Festival di Roma 2014: il ritorno dell’anima popolare
La 9a Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma – che si terrà dal 16 al 25 ottobre 2014 – cambia nuovamente rotta. Si torna alle origini: da Festival a Festa, a sottolineare il nuovo/vecchio taglio popolare della manifestazione è senza dubbio la scelta della giuria. Niente addetti ai lavori, saranno gli spettatori a premiare i migliori film. “Vogliamo che la città sappia che qui si viene per il cinema” – esordisce Lamberto Mancini, Direttore Generale della Fondazione Cinema per Roma, che prosegue: “Al fine di concedere ed amplificare il senso di festa, abbiamo inserito numerose mostre, eventi ed attività collaterali”. Un cambiamento dunque, che pare guardare più al passato, che al futuro. L’evento della capitale, infatti, non si pone come “concorrente” di Venezia, piuttosto come evento collaterale a questa. Se Venezia ha il “primato” del cinema internazionale di qualità e Torino quello degli esordienti e del cinema di nicchia, Roma vuole essere al contrario una vera e propria festa del cinema popolare e commerciale, senza rinunciare per questo ad essere originale. Si è detta particolarmente entusiasta di questo cambiamento anche Lidia Ravera, Assessore alla Cultura della Regione Lazio – “Finalmente festival e botteghino andranno di pari passo, è una svolta che mi appassiona”, a cui ha fatto eco un altrettanto caldo plauso di Giovanna Marinelli, recente Assessore alla Cultura di Roma Capitale. Ancor più promettente è senza dubbio il rinnovato coinvolgimento del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) che entrerà a far parte del Cda del Festival, una partecipazione che conferma l’importanza della cultura cinematografica – e non solo – nel nostro paese.
Lasciano ben sperare anche le presenze internazionali nel mercato, il 25% in più rispetto allo scorso anno. Presenze date anche dagli incontri, tanto per citarne qualcuno: Takashi Mike che riceverà il premio Maverick Director, Tomas Milian che riceverà invece il Marc’Aurelio Acting Award e terrà una Masterclass all’Auditorium, e ancora Kevin Costner, Clive Owen, Wim Wenders, Richard Gere e molti altri.
Ma le sorprese non finiscono qui, all’interno della manifestazione, infatti, ci saranno 24 prime mondiali, 6 internazionali, 11 europee e 10 nazionali. Il tutto distribuito all’interno di quattro sezioni differenti: Cinema d’Oggi, che incarna lo spirito del vecchio Concorso ed ospita sia film di autori affermati, che film di giovani cineasti; Gala, che meglio incarna il taglio festivo dell’evento romano, ospitando film popolari ma allo stesso tempo originali; Mondo Genere, che vede il protagonismo di opere che sperimentano i più svariati generi cinematografici; Prospettive Italia, per mantenere uno sguardo vigile e attento alle nuove tendenze nel cinema nostrano, dalla fiction al documentario. Senza dimenticare la sezione autonoma ed indipendente di Alice nella città, rivolta invece ad un pubblico più giovane. Fra i titoli della selezione ufficiale citiamo certamente le due commedie che apriranno e chiuderanno il Festival: Soap Opera di Alessandro Genovesi, commedia sentimentale in cui l’elemento comico è scaturito dagli equivoci, e Andiamo a quel paese del duo comico Ficarra e Picone, film che punta ad una maggiore aderenza ai codici della comicità contemporanea. Tra i film italiani ricordiamo ancora: il ritorno di Marco Risi con Tre tocchi; il cortometraggio di Toni D’Angelo Ore 12, definito il “Romeo e Giulietta di Scampia”; il documentario sulla criminalità organizzata nella realtà napoletana di Gateano Di Vaio Largo Baracche; il “rosselliniano” Biagio di Pasquale Scimeca; Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio che chiude così la sua “trilogia ideale”; ed il documentario di Antonello Sarno Giulio Cesare – Compagni di scuola. Tra i titoli stranieri più attesi invece, ricordiamo: Os Maias – (Alguns) episodio da vida romântica di João Botelho; Jia Zhangke, un Gars de Fenyang di Walter Salles; A Most Wanted Man di Anton Corbijn con Philip Seymour Hoffman; A Rose Reborn di Park Chan-Wook; Gone Girl di David Fincher; Kamisama No Iutoori di Takashi Mike; Tusk di Kevin Smith.
Insomma, molte sono le aspettative per questa ultima edizione romana diretta da Marco Muller, oramai già al suo terzo (e forse ultimo?) mandato. Nell’attesa, non ci resta che consultare il programma completo sul sito:
http://www.romacinemafest.it/ecm/we...