X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Free State of Jones

Pubblicato il 1 dicembre 2016 da Annalaura Imperiali
VOTO:


Free State of Jones

Non è un caso che a meno di un mese dall’esito finale delle ultime elezioni presidenziali americane, quelle che hanno dato vita all’egemonia quadriennale di Donald Trump e che, di conseguenza, hanno fatto tanto discutere il mondo intero, esca un film politico, oltre che storico, come Free State of Jones, dramma americano che porta la firma del regista di Hunger Games (2012) Gary Ross e che, vantando dal canto suo il peso massimo Matthew McConaughey, non può non incuriosire una vasta percentuale del pubblico cinematografico anche italiano.

Free State of Jones racconta l’incredibile e vera storia di Newt Knight, il contadino del Sud degli States che durante la Guerra Civile Americana si ribellò all’esercito confederato, prima disertando, poi amando una donna nera e, infine, combattendo al fianco dei “niggers”, intesi come schiavi che lo stesso Knight esortò a rivoltarsi contro i termini di un potere vecchio, stantio e privo di qualsiasi forma di uguaglianza. Con l’aiuto di un gruppo di “ultimi”, Knight guidò una rivolta che portò la Contea di Jones a separarsi dagli Stati della Confederazione e a dichiarare la propria legittima indipendenza negli anni ’60 del XIX secolo; dalle nozze del personaggio interpretato da McConaughey con l’ex schiava Rachel, inoltre, la storia narra che nascerà la prima comunità di razza mista del dopoguerra americano del 1800. Ma non è tutto: per quanto infatti siano quantitativamente minori rispetto alla trama appena descritta, le scene in cui, attraverso flash-forwards intermittenti, si alterna alla narrazione dell’epoca la diegesi del più recente processo dello Stato del Mississipi contro Davis Knight (il quale, nel 1948, venne accusato di un’illegittima appartenenza alla cittadinanza dello stato stesso in quanto pronipote di Knight, e quindi figlio di una storia di sangue misto), rappresentano un nesso di fabula e intreccio importante ai fini dell’esito del film, conclusosi con un atto di libertà contro tutto e contro tutti.

Il tema è indubbiamente significativo; gli attori, tra cui spicca soprattutto il Premio Oscar come protagonista per Dallas Buyer’s Club, sono decisamente notevoli; la regia e la fotografia di conseguenza, in termini di scelte stilistiche e tecniche quali l’uso continuato di campi lunghi per rendere i luoghi non solo semplici locations, ma anche veri e propri personaggi all’interno del film, sono senza dubbio ragguardevoli. Eppure Free State of Jones, che sicuramente non si può perdere in termini di cinefilia, risulta comunque alquanto pesante - sarà l’argomento trattato – al termine della sua stessa proiezione in sala, lasciando così lo spettatore sì convinto di aver assistito ad un film per cui valga la pena, ma anche di aver guardato un paio di volte di troppo l’orologio durante lo scorrimento delle lunghe – e forse troppe? – due ore e venti minuti di montato finale. Nel complesso, dunque, ci si prepari: Free State of Jones va visto, ma va visto muniti di una certa dose di pazienza, oltre che di un grosso pelo sullo stomaco rispetto alla violenza, pur giustificata, di talune immagini in movimento.


CAST & CREDITS

(Free State of Jones) - Regia: Gary Ross; Soggetto & Sceneggiatura: Gary Ross; Fotografia: Benoît Delhomme; Montaggio: Pamela Martin, Juliette Welfling; Musiche: Nicholas Britell; Scenografia: Philip Messina; Costumi: Louise Frogley; Interpreti: Matthew McConaughey (Newton Knight), Gugu Mbatha-Raw (Rachel Knight), Keri Russell (Serena Knight), Mahershala Ali (Moses Washington), Jacob Lofland (Daniel), Brad Carter (tenente Barbour), Sean Bridgers (Sumrall); Produzione: Bluegrass Films, Huayi Brothers Media, IM Global, Larger Than Life Productions, Route One Films, Vendian Entertainment; Distribuzione: 01 Distribution; Origine: U.S.A., 2016; Durata: 139’


Enregistrer au format PDF