From Paris with love
Due anni dopo l’inaspettato boom di Io vi Troverò, con 145 milioni di dollari incassati solo negli Usa, ritroviamo la coppia Luc Besson e Pierre Morel in From Paris With Love, pellicola che però delude le aspettative di critica e pubblico.
Praticamente ignorato in patria, con meno di 5 milioni di euro incassati, e non amato negli Usa, con poco più di 24 milioni di dollari raccolti, il film non è riuscito ancora nemmeno a rientrare dei costi di produzione, ben 52 milioni di dollari, fin troppo elevati in considerazione alle immagini che vengono proposte al pubblico. Rispetto alla buona prova di Taken, infatti, Morel cambia completamente direzione, nonostante le varie esplosioni, sparatorie e inseguimenti. Oltre agli eccessivi quaranta cadaveri in 95 minuti di pellicola, ritroviamo infatti una sceneggiatura esageratamente insulsa, ripetitiva, con un John Travolta che non regala nulla di più al film, un Jonathan Rhys-Meyers sempre troppo trattenuto, mai innovativo, ed una Kasia Smutniak che interpreta disastrosamente un personaggio già disastroso di suo.
Charlie Wax (John Travolta) è un agente della Cia, burbero e impulsivo, alle parole preferisce il suo caricatore e la sua pistola; James Reece (Jonathan Rhys Meyers) è invece un pacato agente segreto che lavora sotto copertura come assistente dell’ambasciatore americano a Parigi. La sua prima missione segreta è quella di sconfiggere una organizzazione criminale che traffica droga a Parigi facendo da spalla a Wax, il suo partner statunitense, uno tra i migliori agenti della Cia. Il tumultuoso Charlie Wax destabilizza non solo la vita a Parigi, con sparatorie e inseguimenti, ma anche la vita sentimentale di Reece e della sua fidanzata Caroline (Kasia Smutniak). Ma l’arrivo di Wax a Parigi non servirà solo a sgominare un traffico di stupefacenti, ma piuttosto ad evitare un gravissimo attentato terroristico contro la delegazione statunitense a Parigi.
Imitando molto i personaggi principali dei polizieschi degli ultimi anni, Morel e Besson tratteggiano i profili dei due protagonisti, differenti tra loro ma non dai tanti esempi visti triti e ritriti sul grande schermo. Se Meyers è un agente che non ha mai ucciso nessuno, sempre elegante e contrario ad ogni forma di violenza, Travolta è il suo esatto opposto, grezzo, bruto, e malvestito.
Esagerando nel ritrarre i due protagonisti, Morel e Besson finiscono per rendere il tutto a tratti grottesco. Besson calca forse troppo la mano e sembra emulare i vecchi polizieschi trash del peggior cinema italiano, perdendosi poi completamente con il rapporto d’amore tra Rhys-Meyers e Kasia Smutniak, caratterizzato da dialoghi melensi e soprattutto fuori luogo. La Smutniak veste inoltre i panni di un personaggio esageratamente ambiguo, ideato e recitato male, privo di senso, e portatore di un finale patetico, ma così patetico, da rendere ridicola l’intera pellicola.
Azione, sparatorie, inseguimenti, bazooka, pistole, storie d’amore: non sembrerebbe mancare nulla all’interno di questo film, eppure non funziona, non convince, non riesce ad inventare nulla di nuovo.
Battuta d’arresto quindi per la coppia Besson/Morin, con l’augurio che prossimamente possa creare qualche soggetto sicuramente più degno di nota di questo From Paris with love.
(From Paris with love); Regia: Pierre Morel; soggetto: Luc Besson; sceneggiatura: Adi Hasak; fotografia: Michel Abramowicz; montaggio: Frédéric Thoraval; interpreti: Jonathan Rhys Meyers, John Travolta, Amber Rose Revah, Kasia Smutniak, Richard Durden, Yin Bing, Eric Gordon.; produzione: Europa Corp.; distribuzione: Moviemax; origine: Francia, 2010; durata: 95’