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Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe

Pubblicato il 2 maggio 2013 da Alessandro Boni
VOTO:


Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe

Tommy Wirkola! Chi era costui? E’ presumibile che in pochi sapranno rispondere alla domanda, giacché il personaggio in questione è un trentatreenne regista norvegese che, al suo attivo, ha solo alcuni lavori distribuiti perlopiù nel suo paese d’origine; tra questi, il più conosciuto è Dead Snow del 2009, un horror-splatter, con venature demenziali, che narra le vicende di studenti in vacanza sulla neve alle prese con zombie nazisti. E’ evidente che le eminenze grigie di Hollywood abbiano intravisto notevoli potenzialità in questo semisconosciuto cineasta, al punto di affidargli un’importante produzione da 50 milioni di dollari; Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe è infatti sia scritto che diretto da Wirkola, che costruisce una pellicola a tratti anche originale ma messa in scena in modo un po’ grezzo ed approssimativo, sulla falsariga di un B-movie d’altri tempi. L’intuizione dei guru hollywoodiani si è comunque rivelata vincente, dal punto di vista del botteghino, considerato che l’incasso mondiale ha superato finora i 165 milioni; poco importa, nella logica del business, che il prodotto vada a collocarsi nel novero dei film di puro intrattenimento, distinguendosi solo per la suggestiva atmosfera gotica di fondo e per i ritmi incalzanti, ma senza troppi barlumi di qualità.

A differenza di recenti riproposizioni di fiabe classiche – come Biancaneve, Biancaneve e il cacciatore e Il cacciatore di giganti – la pellicola di Wirkola non si configura come una rilettura della famosa favola dei Fratelli Grimm bensì come una sorta di “sequel” della stessa, in cui Hansel e Gretel sono ormai cresciuti ed hanno apparentemente superato il trauma dell’abbandono da parte dei genitori e delle successive vicende con la maligna megera che voleva mangiarli. Sono infatti diventati veri e propri cacciatori di streghe a pagamento, talmente capaci ed affidabili da essere incaricati dal sindaco di Augusta di liberare la città e i dintorni dai maligni esseri demoniaci che li infestano. Molti bambini sono stati infatti rapiti per essere sacrificati durante un sabba infernale organizzato dalla strega Muriel; ci sarà bisogno di tutta l’abilità e di tutto l’armamentario dei due fratelli, alla guida di un gruppo di esasperati cittadini, per sconfiggere il male in un finale dalle forti tinte splatter.

Traendo forse ispirazione dall’universo dei fumetti e delle “graphic novel”, per Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe Wirkola costruisce un mondo fuori dal tempo, grosso modo riconducibile al Seicento ma zeppo di anacronismi per quanto concerne tecnologia, abbigliamento e medicina (con tanto di sostanze iniettabili per curare il diabete). Ciò contribuisce a conferire alla pellicola una tonalità grottesca di fondo che, in un certo senso, risulta opportuna per stemperare l’impatto visivo di alcune sequenze, i cui contenuti “gore” sembrano francamente eccessivi ed ingiustificati. Quella di porre particolare attenzione all’enfatizzazione dell’effetto-shock sullo spettatore sembra peraltro una precisa scelta produttiva, pienamente condivisa dal regista. Grande cura è stata quindi posta nell’opera di make-up, che si rivela quantomai efficace nel donare il giusto aspetto terrificante e repellente alle creature maligne; anche per quel che concerne la realizzazione in 3D, il lavoro svolto è stato tecnicamente molto valido ed ha puntato in prevalenza a costruire effetti spettacolari che, soprattutto nelle scene più truculente, “escono fuori dallo schermo” e sembrano travolgere la platea.
In sostanza, quindi, Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe si rivolge ad un pubblico in cerca di emozioni facili e di “pugni allo stomaco”, a cui poco importa l’esilità della trama e la non eccelsa qualità della messa in scena. Lo spettatore più esigente, di contro, non potrà non storcere il naso di fronte ad alcune pecche fin troppo evidenti: dalla modalità grossolana di organizzazione e ripresa di alcune scene, alla caoticità del montaggio che rovina intere sequenze, fino alla quantomai insufficiente caratterizzazione dei personaggi. Un film, in definitiva, che non fornisce di certo argomenti per poter qualificare Tommy Wirkola come un autore emergente di grandi prospettive.


CAST & CREDITS

(Hansel & Gretel: Witch Hunters) Regia: Tommy Wirkola; sceneggiatura: Tommy Wirkola; fotografia: Michael Bonvillain; montaggio: Jim Page; musica: Atli Orvarsson; scenografia: Stephen Scott; interpreti: Jeremy Renner, Gemma Arterton, Peter Stormare, Famke Janssen; produzione: Paramount Pictures, Metro-Goldwyn-Mayer Pictures, Gary Sanchez Productions; distribuzione: Universal Pictures; origine: Germania, Usa; durata: 88’.


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