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I Coniugi

Pubblicato il 28 gennaio 2016 da Giammario Di Risio


I Coniugi

Abbiamo due coppie che sin dall’inizio governano lo spazio e il racconto. C’è una cena da preparare, aperitivi da sistemare a tavola, bevande da versare nei bicchieri vuoti. Tuttavia l’atmosfera è tesa, caratterizzata da continui dubbi. I padroni di casa, la farmacista Patrizia e suo marito, l’insegnante Saverio, attendono l’amico Berto e la sua nuova compagna di venticinque anni più giovane, l’avvenente e determinata Luana. Tutto nella “norma” del nostro vivere quotidiano se non fosse che l’ex moglie di Berto è, di fatto, la migliore amica di Patrizia. Da questa base si dipanano una serie di incroci ed equivoci che tedieranno, condizioneranno i Nostri portandoli a sviscerare il passato, fagocitare il presente e sognare un futuro completamente e possibilmente riconfigurato. Incroci amorosi, tradimenti, segreti che vengono a galla, diventano la rete drammaturgica che si espande grazie a un indovinato tema: la vincita milionaria di uno dei protagonisti. I sedici milioni di euro che piombano nella vita pulsante del dramma sono il MacGuffin, la bomba che fa deflagrare l’assetto delle due coppie.

La tematica non ha bisogno di agganci evidenti al contemporaneo, ma si concentra sui meccanismi della coppia, quest’ultima continuamente messa in crisi durante tutta la commedia. Una coppia messa alla prova, una doppia coppia condizionata, quattro soggetti che si accoppiano e si scoppiano a seconda del momento, a seconda del fine e della conseguenza, del desiderio e dell’istituzione, della razionalità e dell’istinto. Lo spazio è univoco, quella casa che diventa testimone di passaggi repentini e determinanti in un tempo drammaturgico che oscilla a mò di elettrocardiogramma, di fatto simbolo, segno dei cambiamenti dei personaggi.

La recitazione è varia e costruita bene, dai toni anglosassoni e contenuti di Felice Della Corte, Saverio, alle oscillazioni progressive e perentorie di Francesca Nunzi, Patrizia, passando per l’ottima gestualità e “eloquenza vulcanica” di Roberto D’Alessandro, Berto, e per la ricchezza di sfumature mimiche e il rigore formale di Claudia Vismara, Luana.

I Coniugi, dal testo del francese Eric Assous e per la regia di Giancarlo Fares, è una commedia che fa ridere e riflettere con un’impostazione i cui toni leggeri, quanto graffianti, risultano pienamente assimilabili dallo spettatore contemporaneo. Quest’ultimo può rilassarsi e farsi trasportare dalla vicenda quanto riflettere interrogando la propria sensibilità. L’opera è in scena fino al 31 gennaio al Teatro Nino Manfredi di Ostia.


(Les Conjoints); Regia: Giancarlo Fares; drammaturgia: Éric Assous; costumi: Lucia Mirabile; musica: Massimiliano Pace; interpreti: Felice Della Corte, Francesca Nunzi, Roberto D’Alessandro, Claudia Vismara; teatro e date spettacolo: Al Teatro Nino Manfredi di Ostia dal 19 al 31 gennaio 2016.


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