I TRE VOLTI DEL TERRORE

Alla fine della proiezione di questo secondo, coraggioso film diretto da Sergio Stivaletti, dopo il deludente M.D.C. - Maschera di Cera (1997) che doveva segnare il ritorno del grande Lucio Fulci prima che dal cielo chiedessero di lui, si ha come l’impressione di essere stati in qualche modo truffati, imbrogliati, se non addirittura derubati del prezzo del biglietto. Si ha quasi la tentazione di chiedere a gran voce un rimborso: il cinefilo scaltrito o l’amante del genere lamenterà il fatto che investire quegli euro nel noleggio di film come Le cinque chiavi del terrore di Fred Francis o I tre volti della paura di Mario Bava avrebbe sicuramente risolto nel migliore dei modi una giornata che si riempie di noia e dejà vu appena dopo i titoli di coda di questo film. John Phillip Law, nel ruolo di un mad doctor intento a far vivere tre terrificanti episodi a tre improbabili sconosciuti incontrati in treno grazie ad una misteriosa sfera di sua creazione, è altamente improbabile: Stivaletti usa il suo volto per un omaggio al Diabolik di Bava, immemore del fatto che lo stesso regista sanremese a più intervalli si sia lamentato del fatto che Law non riuscisse a reggere la scena seriamente per più di cinque minuti. I giovani attori che gravitano attorno al vecchio dottore (Riccardo Serventi Longhi su tutti) sono di una disarmonia che sconfina nel fastidioso, dando un dannoso taglio dilettantesco al tutto. Neanche l’amichevole presenza di Lamberto Bava e Claudio Simonetti risollevano l’andamento della pellicola, che si spinge verso l’improbabile per non rasentare il ridicolo (Bava jr. compare sul set di Dèmoni 7!!!). Gli sforzi fatti per realizzare effetti speciali di ottima fattura (si veda il lupo mannaro del primo episodio) sono vanificati da una fotografia piatta, da una regia che non osa, da una sceneggiatura asservita al citazionismo ma irrimediabilmente più vicina al fumetto, agli americani E.C. Comics o a Dylan Dog (vedi il make up del secondo episodio), che ai classici gotici che vorrebbe omaggiare. Se una rinascita dell’horror nostrano ci sarà non passerà di certo per i binari morti di cui parla I Tre Volti del Terrore. [agosto 2004]
Regia: Sergio Stivaletti. Sceneggiatura: Sergio Stivaletti, Antonio Tentori. Fotografia: Fabrizio Bracci. Montaggio: Maria Cristina Marra, Letizia Caudullo. Effetti speciali: Apocalypse. Musica: Maurizio Abeni. Interpreti: John Phillip Law, Riccardo Serventi Longhi, Andrea Bruschi, Roberta Terregna, Simone Taddei, Lamberto Bava, Claudio Simonetti, Elisabetta Rocchetti, Emiliano Reggente, Ambre Even. Produzione: Sergio Stivaletti, Lorenzo Von Lorch. Origine: Italia 2004. Durata: 98’. Distribuzione: Istituto Luce.
