Il Giorno del Falco
Rodolfo Bisatti, alla sua opera d’esordio nell’ambito della sezione Giornate degli Autori, dichiara di aver voluto raccontare una storia quotidiana partendo da un fatto di cronaca non inconsueto: una rapina compiuta da due onesti e incensurati lavoratori, stanchi e stufi di una vita di miseria e frustrazioni. Il terzo protagonista della storia un solerte, squallido e rapace giornalista di una televisione privata indaga con curiosità malsana sulla vita sotterranea dei due “banditi”, un meccanico e un fioraio ambulante, per scoprire la ragione del loro gesto. La storia offrirebbe quindi, almeno nelle intenzioni, un interessante squarcio sul mondo giornalistico locale e i giochi di potere gerarchico al suo interno. Il regista tuttavia nell’illustrare il mondo dei media delle televisioni locali e quello di una provincia dell’Italia del nord sempre più impoverita, adotta un taglio onirico e surreale e uno stile narrativo molto confuso a tratti incomprensibile. Il tutto è peggiorato da un affastellarsi privo di senso di particolari anche insignificanti e inutili ai fini della narrazione in un pasticcio non si sa se goliardico e volutamente paradossale o ipotesi più probabile semplicemente un involucro poliedrico molto pretenzioso con intenti pseudofilosofici (deve essere questa una recente moda tutta italiana.....). La recitazione degli attori, scelti fra non professionisti, deliberata dal regista, poteva avere un senso se si trattava di un film di taglio documentaristico, nel contesto specifico serve solo a peggiorare la situazione. Ci dispiace per Olmi padrino d’eccezione del film: non se lo meritava.
[Settembre 2004]
Regia: Rodolfo Bisatti sceneggiatura: Rodolfo Bisatti, Maurizio Pasetti fotografia: Fabio Olmi montaggio: Paolo Cottignola musica: Alessandro Canmanini, Maurizio Pasetti interpreti: Stefano Cassetti, Mario Rodighiero, Giacomo DE Domenico, Mario Pigatto produzione: Ipotesi Cinema e Rai Cinema origine: Italia durata: 90 min. distribuzione: Mikado Film