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Il magico Natale di Rupert

Pubblicato il 19 dicembre 2011 da Alessandro Boni
VOTO:


Il magico Natale di Rupert

Un esempio emblematico del destino di molti film italiani che tentano di avventurarsi in territori insoliti e vengono invece schiacciati da logiche di mercato fortemente penalizzanti per chi propone qualcosa di nuovo ed ambizioso. Il magico Natale di Rupert – opera prima di Flavio Moretti, già autore di alcuni interessanti corti – ha avuto in effetti una storia piuttosto travagliata: ottenuto il finanziamento statale come “prodotto d’interesse culturale”, è stato lanciato nelle sale tradizionali nel dicembre 2004, con una distribuzione a dir poco “timida” ed una promozione quasi inesistente, finendo per risultare pressoché invisibile, schiacciato dalla pirotecnica offerta cinematografica di fine anno. La pellicola, per le sue caratteristiche di originalità nel panorama nostrano, non meritava tuttavia di rimanere completamente ignorata; viene quindi ora rilanciata attraverso Distribuzione Indipendente, circuito alternativo che propone cinema di qualità attraverso una rete affiliata di cineclub e circoli culturali.

La storia si incentra sul giovane Rupert – pigrissimo teledipendente goloso di merendine – che come ogni anno, a Natale, viene scaricato dai genitori a casa di sua nonna Porfiria; quest’ultima, che vorrebbe renderlo più attivo e responsabile, ritiene educativo tartassarlo con continue faccende domestiche e commissioni. Nel corso di uno di questi incarichi, Rupert scopre in soffitta un baule con molte invenzioni di un misterioso ex coinquilino scienziato, scomparso anni prima insieme al nonno mentre provavano una macchina del tempo. Il ragazzo, dapprima colpito da un paio d’occhiali che rendono “vivi” i fumetti, attiva poi una strana lampada che si mette a lanciare, a sua insaputa, segnali codificati ad un’astronave in orbita attorno alla Terra, attirando così l’attenzione di piccoli ma perfidi alieni, decisi a distruggere la casa …

Dando prova di possedere notevole talento visionario e spiccata inventiva, Moretti riesce a mettere in scena un insolito fantasy condito di soffuse atmosfere retrò, che rimandano all’immaginario fantascientifico e fumettistico degli anni Cinquanta e Sessanta. Grazie ad una scenografia volutamente “finta” e ricreando un’ambientazione temporalmente indefinita - che mescola elementi del presente e del passato - il regista conferisce alla sua opera toni surreali e fiabeschi; senza far ricorso a mirabolanti effetti speciali ma sfruttando la sua passione per il modellismo, realizza inoltre in modo artigianale trucchi ed animazioni credibili, rispolverando tecniche ormai desuete come la prospettiva forzata. Il risultato è un film inusuale e coraggioso che trasporta in una sorta di universo alternativo e che fornisce altresì l’opportunità di riflettere sulla solitudine e sull’incomunicabilità, sull’invadenza dei media e sul ruolo insostituibile e terapeutico della fantasia.

Qualche nota stonata scaturisce peraltro dalla sceneggiatura e dalla qualità della recitazione. La struttura narrativa risente in effetti di alcune incongruenze piuttosto evidenti, che lasciano interdetti pur considerando il contesto favolistico del film ed i suoi toni grotteschi; l’interprete di Rupert (Gianmaria Corolla), inoltre, non sembra sintonizzato sul suo personaggio e non riesce a rendere credibile l’immagine di ragazzo timido e solitario. Si tratta certamente di pecche non marginali che si riverberano fastidiosamente sulla valutazione complessiva dell’opera; è altrettanto vero, però, che Flavio Moretti, con pochi capitali e tanta fantasia, ha avuto il coraggio di affrontare un genere finora riservato alle grandi produzioni americane ed ha mostrato grande voglia di fare cinema in modo non banale ed omologato. Una rarità ed un esempio, di questi tempi, in Italia.


CAST & CREDITS

(Il magico Natale di Rupert) Regia: Flavio Moretti; sceneggiatura: Flavio Moretti; fotografia: Pietro Sciortino; montaggio: Ilaria Fraioli; musica: Andrea Tosi; scenografia: Giuseppe Garau; interpreti: Gianmaria Corolla, Piera Cravignani, Clara Droetto, Renato Liprandi; produzione: Unistudio, Orione Cinematografica, RaiCinema; distribuzione: Distribuzione Indipendente; origine: Italia; durata: 85’.


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