IMAGINE ME & YOU

Imagine me and you, I do
I think about you day and night, it’s only right
To think about the girl you love, and hold her tight
So happy together
Happy Together è una famosa canzone molto Sixties dei Turtles. Nei suoi primi versi sono messi bene in evidenza i titoli di due opere stilisticamente molto diverse tra loro (il brano è presente nei titoli di coda di entrambi i film), ma con in comune la trattazione del tema dell’amore omosessuale: un’atipica romantica commedia tipicamente inglese, e un meraviglioso melodramma di Wong Kar-Wai; ovvero lo sbocciare di una passione, e l’inevitabile addio fra due esseri, segno della difficoltà del vivere felicemente insieme.
La storia di Imagine Me & You si svolge a Londra. L’americana Piper Perabo (già ragazza del Coyote Ugly) interpreta Rachel, una trentenne inglese che, il giorno in cui si incammina verso l’altare per sposare il coetaneo Heck (Matthew Goode), si innamora di una donna: la fioraia Luce (Lena Headey), giunta lì per addobbare la chiesa e mai vista prima di allora.
L’esordiente regista Ol Parker (già realizzatore di varie sceneggiature, tra cui, di recente, l’adattamento del romanzo The Eye in the Door per Jonathan Demme) ha detto di essersi ispirato al suo innamoramento a prima vista per l’attrice Thandie Newton, ossia la donna che sarebbe poi diventata sua moglie. Parker ha affermato di aver voluto trattare l’amore in quanto forza della natura: una forza inarrestabile che riesce a smuovere qualsiasi ostacolo, altrimenti inamovibile. Ha inoltre dichiarato che «Il paradosso dell’amore a prima vista, a differenza del desiderio o della semplice confusione, è che si dimostra tale soltanto perdurando». In poche parole, è certo che qualsiasi sentimento esplosivo, debba essere anche graduale, perché non imploda col passare del tempo. Ma perché Rachel dia seguito all’esplosione e all’espressione del suo sentimento verso Luce, è necessario che imploda la sua storia con Heck, al fine di evitare che lei si incagli tra i due opposti sentimenti: ossia l’affetto per Heck e la passione per Luce.
Interessante in modo particolare è il personaggio di Heck: un giovane uomo dolce e introverso, completamente all’oscuro di quanto sta accadendo intorno a lui, tanto da poter apparire passivo, almeno fino a quando non si rivelerà come una parte attivissima del triangolo, ovvero quando lascerà libera Rachel di seguire il proprio istinto. Ma a quel punto anche lui sarà libero: e per lui libertà primariamente significherà lasciare il proprio lavoro nella City e abbandonare Londra, per poter viaggiare lungo il mondo, diventare scrittore di guide turistiche e, soprattutto, innamorarsi di nuovo. In primo luogo innamorarsi nuovamente della vita e di se stesso, e poi di un’altra persona.
Imagine Me & You è una commedia romantica, che non fa ridere in modo particolare, e che neanche cerca di farlo. E questo è un bene. Perché l’amore, almeno quello vero, al massimo può farci sorridere.
Londra è sempre meravigliosa. E lo è ancor di più in questo film: perché ci viene mostrata attraverso scorci che non vogliono restituircene un’immagine stereotipata. La storia è ambientata più che altro nel quartiere di Primrose Hill, il luogo dove vive lo stesso Ol Parker: in questo modo la città che vediamo è uno sfondo vero per una storia minimale che si svolge negli interni del cuore e in esterni che sono sempre a misura d’uomo. L’unico monumento ben riconoscibile è il Tower Bridge: è la scenografia visibile dall’ufficio in cui lavora Heck, ovvero un luogo che lo costringe ad essere ciò che non è. E’ come se la Londra da cartolina fosse un’immagine falsa della realtà, mentre la Londra di tutti i giorni è solamente quella dei londinesi: lavoro in ufficio, una pinta di birra con un amico fedele e la capacità di innamorarsi.
Non si può negare un’intenzione di mischiare il tono di fiaba tipico della commedia d’amore, con una maggiore dose di realismo, fin dall’apparato visivo. Ma appare troppo inverosimile che i genitori di Rachel non decidano di contrastare minimamente la decisione della figlia di lasciare il marito e di cambiare orientamento sessuale, e che, anzi, la seguano e aiutino nella ricerca di Luce. Saranno pure Inglesi, con la loro tipica apertura mentale, ma questa loro ammirabilissima comprensione verso la figlia, sembra più che altro un modo per far terminare sveltamente il film senza intoppi, ed evitare allo sceneggiatore ogni sforzo alla ricerca di un plot maggiormente plausibile!
(id.) Regia, soggetto e sceneggiatura: Ol Parker; fotografia: Ben Davis; montaggio: Alex Mackie; musica: Alex Heffes; scenografia: Eve Mavrakis; interpreti: Piper Perabo (Rachel), Lena Headey (Luce), Matthew Goode (Heck); produzione: Cougar Films Ltd., Fragile Films, X-Filme Creative Pool; distribuzione: 20th Century Fox Italia; origine: Gran Bretagna, Germania e U.S.A. 2005; durata: 94’; web info: sito italiano
