X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Incontro con Pier Giorgio Bellocchio e Maya Sansa

Pubblicato il 7 settembre 2012 da Antonio Valerio Spera


Incontro con Pier Giorgio Bellocchio e Maya Sansa

Pier Giorgio Bellocchio e Maya Sansa, protagonisti di Bella addormentata, sono stati gli ospiti del quarto Cine-cocktail del LanciaCafé. Nell’incontro informale moderato dalla giornalista Claudia Catalli, i due attori hanno toccato molti argomenti, partendo dall’alchimia che si è creata tra loro dopo tre film girati insieme, fino al rapporto che hanno con il regista Marco Bellocchio. "Ne La Balia - racconta la Sansa - io e Pier Giorgio non eravamo mai nelle stesse scene, lì è stato un incontro di amicizia, sul set, ma non lavorativo, non da un punto di vista attoriale, è nata una bella complicità anche perché abbiamo più o meno la stessa età. In Buongiorno, notte, invece, siamo stati a tutti gli effetti colleghi anche in scena, ed è nata ormai quasi una fratellanza tra noi".
In Bella addormentata, Maya Sansa e Bellocchio sono interpreti di una delle scene più intense della pellicola: "Avevamo due macchine da presa che ci riprendevano contemporaneamente - spiega l’attore - e quel dialogo l’abbiamo girato senza interruzioni, come fosse stato un piano sequenza, che poi ovviamente è stato montato in moviola". I loro sono due ruoli molto complessi e Pier Giorgio Bellocchio durante l’incontro non ha nascosto la preoccupazione che ha provato quando ha saputo che avrebbe dovuto dividere la scena con la Sansa: "Dopo diversi provini, mio padre mi ha annunciato che il ruolo sarebbe stato mio. Ero molto tranquillo, anche perché le attrici in ballo per il personaggio femminile mi davano serenità. Quando mi hanno detto che era stata scelta Maya ho capito che la cosa non era più così semplice e che si sarebbe fatto davvero sul serio, dovevo confrontarmi con una grandissima interprete".
Sul film presentato in concorso a Venezia, Pier Giorgio Bellocchio ha poi aggiunto: "Nel film si parla della libertà di scelta, dell’insindacabile possibilità di ogni essere umano di scegliere della propria vita e del momento in cui quella vita non è più una vita piena, sana, normale. I diritti umani non hanno colori, o partiti politici, trovo assurdo che un parlamento possa tentare di cambiare la legge per queste questioni".
L’attrice, ormai lanciata anche all’estero, non ha lesinato parole di ammirazione per il regista di Bella addormentata: "Marco è un regista straordinario, a lui devo il mio esordio al cinema. Cura nel dettaglio ogni inquadratura e ogni movimento degli attori". Pier Giorgio invece ha svelato il suo rapporto con il padre sul set: "Ho iniziato a sei anni con lui e finirò di recitare in un film di mio padre, che di sicuro continuerà a fare film fino a cent’anno. Quando lavoriamo insieme però discutiamo spesso. I confronti tra me e lui sono normali e negli anni sono stati anche più cruenti e accesi. Ormai sono diventati quasi teatrali, divertenti - scherza - ogni tanto andiamo in scena per tenere sempre il nostro pubblico affezionato”.
Nel finale dell’incontro Pier Giorgio Bellocchio ha voluto poi ironizzare simpaticamente su una critica negativa al film pubblicata su Il Foglio: "è un pezzo di satira cinematografica, leggetelo perché vi divertirete".


Enregistrer au format PDF