Independence day - Rigenerazione

"Dobbiamo convincere un’intera generazione che questa è una battaglia che possiamo vincere!"
Presidente Thomas Whitmore
1996: una nave aliena minaccia l’intera razza umana con un invasione su scala globale dalle conseguenze catastrofiche. Grazie all’ingegno del professor David Levinson (Jeff Goldblum), al coraggio del capitano Steven Hiller (Will Smith) e all’impavdo presidente degli Stati Uniti d’America Thomas Whitmore (Bill Pullman), gli invasori alieni vengono sconfitti e la Terra tratta in salvo.
2016: vent’anni dopo la furiosa battaglia, una nuova minaccia aliena raggiunge la Terra per annientare la razza umana e succhiare via l’energia liquida dal nucleo del pianeta. Toccherà di nuovo al professor Levinson, all’ex presidente Whitmore e a una nuova generazione di soldati difendere il mondo dagli oppressori e neutralizzare la minaccia una volta per tutte.
Roland Emmerich, considerato il papà dei catastrofic-movie (Godzilla, The day after tomorrow, 2012) rispolvera dal cassetto dei ricordi il suo franchise più conosciuto e amato, quell’Indipendence day ormai assurto a cult della fantascienza di serie b, per scriverne il continuo, un naturale proseguimento che funge sia come sequel, sia come punto di partenza per un progetto “intergalattico” molto ambizioso: l’operazione Indepedence day – Rigenerazione non si discosta poi molto da quel che J.J. Abrams ha realizzato con Star Wars Episodio VIII - Il risveglio della Forza, essendo un film che si nutre dei vecchi clichè noti del primo capitolo (alcune sequenze sono state girate come rimandi espliciti e speculari, come il tentativo di comunicare con uno degli alieni imprigionati o la missione all’interno della nave madre a opera dei soldati Jake Morrison/Liam Hemsworth, Dylan Hiller/Jessie Usher, Rain Lao/Angelababy e Charlie Miller/Travis Trope); un tentativo a tratti riuscito di rievocare i fasti di un tempo, inebriando di piacere a colpi di esplosioni e adrenalina quel fanciullo interiore sopito nell’animo di milioni di fan, bombardandone le sinapsi con un’orgia di effetti speciali, ludico autocitazionismo e colpi a effetto.
Se una frangia di cinici detrattori potrebbero additare l’opera di Emmerich come un tantino pretenziosa e fascista non tanto nella forma, ma nel contenuto, stavolta il cineasta che più di tutti ha provato a distruggere la Terra, nasconde con sufficiente accuratezza un elemento nuovo, la venuta di una stirpe aliena pacifica, intenzionata ad aiutare la razza umana, aggiungendo un’ulteriore chiave di lettura (anche se non molto originale), aumentando lo spessore dell’intreccio narrativo, prendendo lo slancio necessario per avviare un franchise secondario, del tutto diverso da quanto visto fino a ora.
Independence day – Rigenerazione perde quell’aura di sottile meraviglia sprigionata dal primo capitolo, ma difficilmente nella storia del cinema operazioni simili hanno saputo conservare e riproporre tale magia: in compenso, l’intrattenimento visivo proposto da Emmerich deflagra davanti agli occhi dello spettatore, privo di eccessi e pretestuosità, regalando sequenze d’azione mai confuse o raffazzonate, impreziosite da un montaggio schietto e focalizzato più sul movimento, piuttosto che volar via alla caccia di primi piani seccanti (straordinaria la sequenza finale dell’inseguimento della regina madre nel deserto e quella dell’assalto finale dei giovani piloti protagonisti, all’intero del ciclone composta dai velivoli alieni).
Independence day – Rigenerazione risulta un prodotto godibile e non pretenzioso e, con ogni probabilità, la riuscita del progetto di rigenerazione portato a termine da Emmerich sta tutto nella volontà di intrattenere ridestando quello spirito immaginifico in cui un’intera generazione si era immersa a suo tempo; non va oltre questo aspetto, d’altronde, limitato dalla sua stessa natura di blockbuster incartato con molteplici strati di effetti digitali, maggiormente propenso a stupire, anzichè sollevare questioni politico-sociali, percettibili tra le righe nel primo capitolo.
Dagli spunti narrativi svelati nel finale si potrebbe presagire un futuro del tutto diverso da quanto visto fino a ora. Chissà se Roland Emmerich ha già scelto quale altro pianeta invadere e minacciare di far saltare in aria!
(Indipendence day - Resurgence); Regia: Roland Emmerich; sceneggiatura: Roland Emmerich, Dean Devlin, James A. Woods, Nicholas Wright; fotografia: Markus Förderer; montaggio: Adam Wolfe; musica: Harald Kloser, Thomas Wanker; interpreti: Liam Hemsworth, Bill Pullman, Jeff Goldblum, Jessie Usher, Maika Monroe, Sela Ward, Charlotte Gainsbourg, Joey King, Judd Hirsch, Vivica A. Fox, William Fichtner, Brent Spiner, DeObia Oparei, Gbenga Akinnagbe, Samantha Logan, Angelababy; produzione: Dean Devlin, Roland Emmerich, Harald Kloser; distribuzione: 20th Century Fox; origine: 2016, U.S.A.; durata: 120’
