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Innocents

Pubblicato il 15 novembre 2012 da Lorenzo Vincenti

VOTO:

Innocents

La genesi di un legame affettivo tra due bambini sullo sfondo di una Singapore anni 80 paternalistica e ancora troppo opprimente. È sostanzialmente questo Innocents, film in concorso di Alice nella città diretto dalla regista e documentarista singaporiana Chen-Hsi Wong. Il suo è un ritratto suggestivo che vuole rappresentare al meglio le difficoltà di una società arretrata mentre tenta allo stesso tempo di scavare nella profondità dei classici problemi adolescenziali. Lo fa seguendo, con occhio discreto ma indagatore, i suoi due protagonisti. Due ragazzi alle soglie della pubertà che si rifugiano l’uno nell’altro per sfuggire ad una società che non li capisce o li martirizza ingiustamente. Che siano tra le pareti di una scuola severa e dittatoriale o all’interno di una casa che responsabilizza soltanto senza mai accudire, i due fanciulli vivono egualmente una condizione di disagio evidente. E’ così che, in una unione amichevole fuori dal comune, i due decideranno di estraniarsi totalmente dalla società circostante per ricercare insieme quella fuga sia fisica che mentale di cui non possono fare a meno. Il film della Wong mette insieme una serie di immagini dall’alto valore simbolico sino a divenire un quadro che colpisce lo spettatore per intensità e drammaticità. La composizione di ogni inquadratura, unita ad una fotografia livida, costituisce così il primo binomio fondante di una poetica autoriale che passa attraverso l’impatto visivo per completare un discorso più complesso. Tramite una forte connotazione delle immagini, che si muovono tra un istinto documentarista e un rigore da cinema orientale classico, la regista riesce infatti a completare la sua indagine sociologica, antropologica e per certi versi anche introspettiva. La sua descrizione di due fanciulli esiliati dalla routine di una vita conformista funziona a lungo andare e, una volta superate le farraginose sequenze iniziali in cui il film stenta a decollare, diviene un efficace testimonianza visiva che commuove e fa riflettere. Nella seconda parte soprattutto, nel momento in cui si intensifica il rapporto di amicizia tra i due e si fortifica la distanza tra l’età adulta e quella adolescenziale, diventa una poetica composizione di immagini rivelatorie coerenti e armonicamente alternate. Tutto prosegue con meticolosità ed estrema cura del dettaglio, verso il compimento di un obiettivo unico e identificabile. Verso la realizzazione di quel discorso che la prima parte del film stenta a riconoscere. Malgrado i difetti che esso rivela, Innocents rimane un film da guardare con attenzione e da apprezzare per il coraggio. A visione terminata rimane negli occhi la capacità d’urto dei suoi potenti quadri d’insieme e l’indagine del mondo adolescenziale compiuta in maniera responsabile, puntuale e soprattutto delicata.


CAST & CREDITS

(Innocents) Regia: Chen-Hsi Wong; sceneggiatura: Chen-Hsi Wong; fotografia: Joseph White; montaggio: Jeffrey McMahon; musiche: Rich Ho Kok Tai; interpreti: Nameera Ashley, Cai Chengyue, Norhanisah; produzione: Analog Robot; origine: Singapore; durata: 88’.


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