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Jennifer’s Body

Pubblicato il 10 dicembre 2009 da Antonio Valerio Spera


Jennifer's Body

Dalla commedia all’horror, da Juno a Jennifer. Il nuovo film firmato Diablo Cody all’apparenza segna un passaggio radicale ed inaspettato per la sceneggiatrice premio Oscar. Avevamo lasciato l’ex spogliarellista sul palco del Kodak Theatre a ritirare la statuetta per la miglior sceneggiatura originale grazie ad una commedia sentimentale irriverente ma al contempo dai dolci sentimenti, e la ritroviamo oggi autrice di uno script dalle tonalità opposte, macabre, sanguinose, terrorizzanti. Ma guardando attentamente le due opere, lo scarto netto tra di esse rimane solo in superficie. Non bisogna infatti fermarsi ad un confronto tra l’atmosfera leggera del film di Reitman (che in Jennifer’s Body compare tra i produttori) e quella violenta, fantastica e demoniaca che avvolge le vicende di Jennifer/Megan Fox. Dietro a entrambe le pellicole si cela un comun denominatore costituito dalla volontà di scrutare nell’universo femminile e soprattutto di descrivere l’adolescenza americana, di ritrarre un cambiamento, una trasformazione (sia fisica che psicologica). Juno e Jennifer sono due personaggi all’apparenza opposti: la prima semplice, delicata, ingenua, dal cuore d’oro; la seconda ammaliatrice, sexy, dallo sguardo ipnotizzante, sicura di sé e soprattutto del suo corpo. Eppure c’è un filo non troppo sottile che lega queste due figure: ad avvicinarle non è solo l’iniziale del loro nome ma anche la condizione esistenziale che entrambe vivono, il momento di crescita in cui si trovano, la situazione estrema ed inaspettata che devono affrontare. Juno e Jennifer sono due facce della stessa medaglia, due diverse strade per il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, i due lati dell’esistenza femminile. Non sono figure complementari né opposte, ma viaggiano su due binari paralleli riflettendo in modo diverso la durezza della vita.
Errato sarebbe dunque non considerare unitario il percorso artistico (anche se breve) della sceneggiatrice Diablo Cody. Allo stesso tempo però è giusto sottolineare che esso appare, da un punto di vista qualitativo, evidentemente discontinuo. Jennifer’s Body è infatti un passo indietro per l’autrice. I dialoghi taglienti e brillanti, lo spirito irriverente ed il tocco aggraziato e felice che illuminavano il suo esordio, si perdono qui in una scrittura indubbiamente compatta ma purtroppo priva di slanci e soprattutto incapace di sviluppare in profondità le tematiche proposte. Il problema del film non risiede tanto nella scarsa originalità dello spunto narrativo (di vampiri o simil zombie/demoni ne potremmo enumerare migliaia nel cinema contemporaneo e non) quanto nella difficoltà di allontanarsi dagli standard del genere e di esprimere una sua unicità. Sebbene l’ambientazione liceale funzioni nella parte iniziale ed il film diverta tenendo quasi sempre alta la tensione, si avverte per tutta la durata l’assenza di una vera anima filmica. Solo a sprazzi ed in pochissimi dialoghi si sente il Cody-touch politicamente scorretto e socialmente profondo e Jennifer’s Body alla fine non riesce ad uscire dalla sua dimensione di b-movie con tante idee ma solo accennate.
E’ indubbio che la regia, mai coraggiosa e forse troppo splatter, di Karyn Kusama (Girlfight, Aeon Flux) ci metta del suo e soprattutto che Megan Fox non riesca a farci registrare neanche un’espressione convincente al di fuori di quelle delle sue curve, però è opportuno insistere sulla debolezza della sceneggiatura perché si ha la sensazione che in fase di scrittura Diablo Cody non abbia preso bene le misure dell’horror e che, anziché cercare di plasmare la sua creatività in una nuova forma, abbia tentato di inserirla nei canoni di questo genere, stringendola a tal punto da annullarla quasi totalmente. La aspettiamo al varco con il suo terzo film, sperando che ritorni ai livelli dei suoi inizi e che superi la sufficienza di questo Jennifer’s Body.


CAST & CREDITS

(Jennifer’s Body) Regia: Karyn Kusama; sceneggiatura: Diablo Cody; fotografia: M. David Mullen; montaggio: Plummy Tucker; musica: Theodore Shapiro & Stephen Barton; interpreti: Megan Fox, Amanda Seyfried, Johnny Simmons, Adam Brody, J.K. Simmons; produzione: Fox Atomic, Hard C; distribuzione: 20th Century Fox; origine: USA; durata: 102’.


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