X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Jimi All Is by My Side

Pubblicato il 6 giugno 2014 da Antonio Napolitano
VOTO:


Jimi All Is by My Side

Jimi Hendrix era un Dio e come tutti gli dei viveva a metà strada tra Paradiso e Inferno. Scritto e diretto da John Ridley (vincitore del premio Oscar alla sceneggiatura con 12 anni schiavo), Jimi All Is by My Side, biopic sulla figura del grande musicista di Seattle, ha il grande pregio di non eccedere. Non scende negli inferi dell’uomo, né sale nel paradiso del mito, ma prova a raccontare un grande artista, uno dei più grandi (per molti “il più grande”) e lo fa senza forzature. Il film non ha la presunzione di raccontarne la leggenda, ma si limita ad estrapolare solo un anno della sua vita, il 1966 quando il mito si fece realtà fino ad arrivare alla consacrazione nel 1967 con il concerto di Monterey. Un anno intenso che parte dall’incontro con Linda Keith, allora fidanzata di Keith Richards dei Rolling Stones, che lo scova in un locale e lo aiuta ad entrare nel giro che conta e, passando per l’incontro con Eric Clapton, arriva alla nascita della "Jimi Hendrix Experience", con la partecipazione leggendaria a Monterey per volontà di Paul McCartney.

Proiettato a Roma alla Casa del Cinema durante la presentazione del Biografilm Festival, il film aprirà la manifestazione cinematografica bolognese il 6 giugno al cinema Arlecchino in anteprima italiana dopo aver riscosso grande successo al Toronto International Film Festival dello scorso settembre. Jimi Hendrix è interpretato in maniera superlativa dall’attore e musicista André 3000 (attore per John Singleton e Guy Ritchie nonchè animatore da vent’anni del duo Hip Hop degli OutKast che ha portato al successo mondiale nel 2004 il singolo di successo Hey Ya!), mentre Linda Keith è Imogen Poots giovane attrice sempre più in rampa di lancio dopo aver interpretato V per Vendetta, 28 settimane dopo, Jane Eyre.

Jimi All Is by My Side è un film godibile e interessante nonostante proceda attraverso una narrazione non lineare e un montaggio frenetico, dove sia l’audio che il video all’improvviso vanno fuori sincrono e ogni azione e dialogo sono spezzati e lasciati in sospeso per far posto ai momenti successivi. Non c’è agiografia né taglio documentaristico; nonostante la presenza di diverse interviste reali e materiale d’archivio all’interno del film, tutto procede a fari spenti. Sia il successo che la gavetta di Hendrix sono solo accennati e non sviscerati. Lo spettatore vive il suo exploit e il brivido della jam session con Eric Clapton, ma contemporaneamente vive la sua fragilità senza moralismi, né vittimismi.

Ridley non racconta il mito, ma l’uomo con le sue debolezze e qualità. Un uomo che è un tutt’uno con la sua chitarra, ma che vediamo dover fare i conti con il razzismo, la fame/fama ma anche con la sua superficialità emotiva e con il suo egoismo di sopravvivenza. E più che i dialoghi e le musiche sono le assenze a rappresentarci il mito. Blues is easy to play but hard to feel. E quel montaggio sincopato, quella colonna sonora fatta da un mix di musiche dal repertorio così variegato ed eterogeneo fanno dimenticare allo spettatore che sta guardando il biopic del più grande chitarrista della storia, pensando invece di assistere alla vita di un mortale black musician che sta cercando semplicemente di farcela e di emergere dalla massa.

Ridley oltre a fare delle precise scelte formali non si azzarda a scavare nei sentimenti e nell’evanescenza, ma ci racconta tutto così com’ è. Tutto è abbozzato e abortito. Non c’è spazio per condanne o giudizi. Il giudizio più grande l’ha dato la Storia che ha deciso di regalare all’umanità solo per ventisette anni il più grande chitarrista sulla Terra.


CAST & CREDITS

(Jimi All Is by My Side); Regia: John Ridley; sceneggiatura: John Ridley; fotografia: Tim Fleming; montaggio: Hank Corwin, Chris Gil; interpreti: André 3000, Imogen Poots, Hayley Atwell, Burn Gorman, Ruth Negga; produzione: Darko Entertainment, Freeman Film, Subotica Entertainment, Matador Pictures; distribuzione: I Wonder Pictures; origine: UK/Irlanda, 2013; durata: 118’;


Enregistrer au format PDF