Jonas Brothers - The 3D concert experience

Jonas Brothers – The 3D concert experience è ufficialmente un documentario di 76 minuti che unisce il racconto di una giornata tipo del giovane gruppo pop statunitense alla rappresentazione parallela del loro concerto al Madison Square Garden di New York. Più concretamente, il film diretto da Bruce Hendricks appare come un lungo spot pubblicitario da dare in pasto all’immenso popolo di giovani sostenitori del gruppo, con l’obiettivo di alimentare ancora di più la loro ingovernabile ingordigia. Questi ultimi, senza dubbio, troveranno nel film prodotto dalla Walt Disney (principale artefice del fenomeno Jonas Brothers e Hannah Montana) spunti di natura extracinematografica sufficientemente validi per apprezzarne il contenuto e la sua accattivante forma. Al di là di questa comprensibile scia di consensi, però, è difficile capire come il film possa suscitare una qualche piacevole emozione nello spettatore qualunque. Questo perché l’opera si risolve in poche ed affrettate scelte che non aprono la porta a letture interessanti, che non evidenziano cioè l’elaborazione preventiva di un discorso più complesso posto alla base dell’opera stessa. Nel corso degli anni abbiamo imparato ad ammirare il film musicale per la sua estraneità a qualsiasi altro tipo di prodotto cinematografico. Ne abbiamo apprezzato la sua delicata composizione, solitamente non incatenata alla rappresentazione esteriore della performance (come avviene invece nel più comune dvd concert di un artista) ma molto più disponibile ad entrare, con le capacità del mezzo cinematografico, nell’intimità del gruppo o del singolo cantante preso in esame. Esempi mitici del genere rockumentary come Year of the horse, L’ultimo valzer, Stop making sense o parentesi più attigue alla struttura del film concerto come il recente Shine a Light, hanno costruito un metodo alla base del film musicale in cui solitamente si tenta di sviluppare un percorso di indagine (nel passato, nei segreti, nella mente dell’artista) in grado di interagire con l’attimo dell’esibizione e costruire con essa un rapporto dialettico costruttivo. Jonas Brothers purtroppo esula da questi compiti, preferisce edulcorare il suo messaggio e confezionarlo nel miglior modo possibile (da qui la scelta al passo con i tempi del 3D), senza conferire dignità alle poche ed inutili porzioni di realtà inserite nell’opera. Da questo punto di vista, solo l’inizio sembra mostrare degli spunti interessanti. Il prologo infatti adesca il proprio pubblico attraverso una intrigante struttura inaugurale, riconducibile vagamente ai racconti romanzati dei film dei Beatles, in cui una finta scena di inseguimento dei fans nei confronti dei tre Jonas fa da cornice alla loro introduzione vera e propria (una sorta di videoclip improvvisato che fa il paio con quello reale posto in conclusione d’opera). Quando il film sembra quindi scegliere e coltivare coraggiosamente una via alternativa, più vicina ad un genere che potremmo definire mock rockumentary (una sorta di falso documentario sul gruppo musicale), i titoli di testa intervengono in maniera perentoria a ricondurre il tutto nei binari della normalità e a fare in modo che il film prosegua su una strada decisamente più breve e comoda; da percorrere cioè rapidamente ed in maniera opportunistica affinché si arrivi a raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo (parliamo di sforzo artistico ovviamente e non economico vista la struttura organizzativa del film). Da questo momento in poi il film tralascia ogni velleità artistica e si getta nella spettacolarizzazione continua dei tre fratelli, esaltandone l’immagine attraverso suggestive riprese in tre dimensioni del concerto e registrazioni più o meno furtive dei loro numerosi impegni contrattuali. Per gli appassionati del genere musicale e principalmente del gruppo americano, il menù è comunque gustoso. Oltre alle scene di delirio che rendono l’idea del fenomeno in perenne ascesa e che, comunque, coinvolgono per la loro passione, il concerto regala infatti uno spettacolo gradevole, composto da una scaletta con circa 15 dei maggiori successi della band, ospiti graditi al fianco dei quali Joe, Kevin e Nick si esibiscono e quel mix di carica, spensieratezza e divertimento tipici di un concerto del genere. Nonostante infatti sia prerogativa del live vivere questo tipo di sensazioni, è opportuno sottolineare in conclusione l’efficacia con cui esse vengono restituite anche attraverso la forza di un semplice schermo piatto. Reso, nell’occasione, ancora più vivo ed energico grazie all’effetto realistico amplificato e suggestivo del 3D.
(Jonas Brothers - The 3D concert experience) Regia: Bruce Hendricks; fotografia: Mitchell Amundsen, Reed Smoot; montaggio: Michael Tronick; interpreti: Kevin Jonas, Joe Jonas, Nick Jonas, Demi Lovato, Taylor Swift; produzione: Walt Disney Pictures; distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures; origine: USA; durata: 76’.
