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Julie & Julia

Pubblicato il 28 ottobre 2009 da Antonio Valerio Spera


Julie & Julia

“Tratto da due storie vere”. Così recita la locandina. Si tratta di due storie lontane nel tempo ma legate tra loro, che Nora Ephron ci presenta in montaggio alternato per tutta la durata del film. Da una parte c’è Julia Child, americana trasferitasi momentaneamente a Parigi negli anni ’50, che tenta di dare un senso alla sua vita frequentando un corso di cucina; dall’altra c’è Julie, trentenne nel periodo post 9/11 che seguendo gli insegnamenti culinari dei libri e dei video della vecchia Julia (diventata negli anni nota cuoca e considerata l’importatrice della cucina francese negli States), apre un blog personale in cui racconta giornalmente la sua sfida con se stessa: realizzare tutte le 545 ricette della Child in un solo anno.
Così come già succedeva in Insonnia d’amore e C’è posta per te, l’autrice americana sdoppia la narrazione, intrecciando due vicende. Ma se nei film con la coppia Hanks-Ryan, esse poi andavano inevitabilmente a confluire in un lieto fine da romanzo rosa, in quest’ultimo le vite di Julia e di Julie si toccano solo astrattamente: il distacco temporale tra le due, ovviamente, non poteva portare a nessun contatto concreto (che la Ephron evita anche nel finale, non facendo incontrare Julie con la novantenne Julia). La pellicola però non appare come una semplice giustapposizione incrociata di due racconti separati tra loro e le due storie dialogano costantemente. Diversamente da quanto accadeva nelle opere precedentemente citate, in cui la palla del racconto passava da una parte all’altra grazie all’infinito scambio di telefonate e di posta elettronica tra i due protagonisti, in Julie & Julia il “botta e risposta” tra le due vicende avviene attraverso un gioco continuo di corrispondenze che vede ogni azione di Julia trovare il suo parallelo in una di Julie.
Julie & Julia è il racconto di queste due storie, è il ritratto di due donne all’apparenza molto diverse ma in realtà molto simili per la loro forza di volontà. Sono due racconti al femminile, due storie d’amore ambientate in due differenti periodi storici di rinascita: se infatti Julie lavora in un call-center che cerca di ridare fiducia al popolo americano dopo l’11 settembre, Julia vive i cambiamenti sociali del secondo dopoguerra. Questo contorno socio-politico viene però messo in secondo piano dalla Ephron e alla fine funziona solo da cornice ininfluente ai fini della narrazione. La regista e sceneggiatrice, come sempre, privilegia invece le caratterizzazioni emotive dei personaggi, mettendo in evidenza le loro debolezze, i rancori, i dubbi, e punta tutto sulle dinamiche da commedia romantica. Ciò non costituisce di certo un limite per l’opera. In pieno stile-Ephron, Julie & Julia è un film delicato, leggero, mai volgare, un’opera per il grande pubblico che funziona semplicemente per quello che è e non per i suoi sottotesti o i suoi discorsi sociali appena accennati. E’ una commedia dei buoni sentimenti, gustosa e zuccherata come le splendide pietanze preparate dalle due protagoniste.
Nora Ephron risale nettamente dopo il debole Vita da Strega e firma forse la sua opera migliore. Senza alcun dubbio la durata (123 minuti) risulta eccessiva e nella parte finale il film perde evidentemente la sua verve, ma è da apprezzare il notevole lavoro di sceneggiatura (trarre un unico film da due libri non è cosa semplice), la messa in scena semplice ma essenziale, il ritmo veloce della narrazione e le ottime e divertenti caratterizzazioni dei personaggi.
La regista deve però ringraziare la forma straordinaria delle sue due interpreti. Amy Adams impersona alla grande i nervosismi e le insicurezze dei trentenni del nuovo millennio, mentre Meryl Streep domina la scena da vera leonessa: studia minuziosamente il suo personaggio e cura con attenzione ogni minimo tic e ogni piccola sfumatura. Ed il suo improbabile francese è già storia.


CAST & CREDITS

(Julie&Julia) Regia: Nora Ephron; soggetto: tratto dai libri Julie & Julia di Julie Powell e My Life in France di Julia Child e Alex Prud’homme; sceneggiatura: Nora Ephron; fotografia: Stephen Goldblatt; montaggio: Richard Marks; musica: Alexandre Desplat; scenografia: Mark Ricker; costumi: Ann Roth; interpreti: Meryl Streep (Julia), Amy Adams (Julie), Stanley Tucci (Paul), Chris Messina (Eric); produzione: Scott Rudin Productions; distribuzione: Sony Picture Releasing Italia; origine: USA; durata: 123’.


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