Killer Elite

Nei dichiarati intendimenti del regista esordiente Gary McKendry, Killer Elite avrebbe avuto l’ambizioso obiettivo di travalicare i tradizionali confini dell’action-thriller per spingersi più in profondità ad indagare nelle psicologie e nelle motivazioni dei personaggi, peraltro ispirati a persone realmente esistite. A conti fatti, però, il film finisce per non convincere né sotto l’aspetto meramente spettacolare né per quel che attiene alla componente drammatica: troppo superficiale e retorico nelle parti dedicate all’approfondimento del “lato umano”, troppo stereotipato e poco coinvolgente nelle sequenze dedicate all’azione pura, piuttosto anonime e prive di spunti innovativi. Si rivela quindi una parziale delusione questa trasposizione cinematografica del romanzo di Ranulph Fiennes, The Feather Men, che racconta gli imbarazzanti retroscena di alcune azioni militari in Oman delle SAS, le forze speciali britanniche. Il responso del botteghino è peraltro impietoso al riguardo: nonostante un cast stellare ed un budget di 70 milioni di dollari, dal lancio di settembre 2011 gli incassi non hanno finora superato i 56 milioni in tutto il mondo.
Danny (Statham) è un mercenario che, stanco degli orrori della sua professione, decide di intraprendere una vita più tranquilla in Australia e taglia tutti i contatti con la sua rete di conoscenze di un tempo. Viene però a sapere che il suo amico e mentore Hunter (De Niro) è in pericolo di vita, prigioniero di uno sceicco dell’Oman per aver rifiutato la missione di vendicare la morte dei suoi figli, uccisi da alcuni ex-membri delle SAS. Sarà Danny ad occuparsi della cosa per salvare l’amico ma dovrà vedersela coi "Feather Men", una organizzazione paramilitare segreta che protegge quegli ex-militari ed è guidata da Spike (Owen), soldato d’elite assetato d’azione.
Dalle immagini del film traspare un notevole sforzo di ricostruzione storica, che ha consentito di ricreare, anche nei dettagli più minuziosi, un’ambientazione perfettamente “anni ‘80”. La definizione di un habitat credibile ed appropriato non basta tuttavia a dare il sufficiente spessore ad una storia interessante ma che andava forse narrata con maggiore coraggio, mettendo veramente in primo piano le problematiche interiori e le contraddizioni di personaggi estremi ma reali; sono invece muscoli ed adrenalina a farla troppo spesso da padroni. Anche le velleità di introspezione sbandierate dal regista perdono di attendibilità di fronte alla singolare scelta di Jason Statham per il ruolo più tormentato e potenzialmente più sviluppabile sotto il profilo psicologico; l’attore inglese non appare infatti come il più adatto ad arricchire di sfumature caratteriali il suo personaggio ed è invece molto più a suo agio nell’azione pura. Da segnalare anche la presenza, come lussuoso comprimario, del Robert De Niro degli ultimi tempi, anonimo e dimesso al punto di dar l’impressione di aver ormai perso la voglia di confrontarsi con sfide professionali all’altezza del suo monumentale passato.
Il lato “action”, fatto di inseguimenti e sparatorie, rappresenta così l’elemento centrale di Killer Elite, relegando praticamente al ruolo di fastidiose intromissioni i tentativi di virata su registri più riflessivi ed intimistici. Di fatto, il film giunge a collocarsi in una sorta di terra di nessuno, a metà strada tra i territori di matrice “stalloniana” e le atmosfere più dilatate e rarefatte di pellicole come il recente La talpa; una sorta di ibrido che finisce per scontentare gli amanti di entrambi i generi. Un’occasione mancata, quindi; l’ennesimo sacrificio di una storia potenzialmente valida sull’altare della spettacolarità, garanzia di richiamo per il pubblico. Il problema è che in questo caso non sono arrivati neanche gli incassi.
(Killer Elite) Regia: Gary McKendry; sceneggiatura: Matt Sherring; fotografia: Simon Duggan; montaggio: John Gilbert; musica: Johnny Klimek, Reinhold Heil; scenografia: Michelle McGahey; interpreti: Jason Statham, Clive Owen, Robert De Niro, Dominic Purcell; produzione: Omnilab Media, Ambience Entertainment, Current Entertainment, Palomar Pictures; distribuzione: Key Films (Lucky Red); origine: Usa, Australia; durata: 116’.
