L’allucinazione perversa dell’uguaglianza

Dirty Old Towns - La turnè europea si apre a Milano il 12 Maggio 2006 (con Bologna, 1 Ottobre 2006; Torino, 2 Ottobre 2006; Verona, 5 Ottobre 2006; Londra, 11 Novembre 2006, quelli visti relativi alle Seeger Sessions - Milano, 21 giugno 1992, il primo da raccontare, Verona, 11 Aprile 1993, il secondo).
When you gonna make up your mind. When you gonna love you as much as I do - Nella versione live (Live in Dublin, 2007) Springsteen inserisce la miracolosa versione grattuggiata di Atlantic City e una vecchia canzone americana, Love Of The Common People (qualcos’altro che ci riporta ad All Tomorrow’s Parties, la canzone, per analogia di testo), che in formato dance Paul Young aveva portato alto in classifica tanti anni fa.
Mirror mirror where’s the crystal palace - E’ sicuramente vero allora che il revival neoswing sia stato consacrato nell’Half Time Entertainment Show del Superbowl vinto da St. Louis, ma Springsteen ha spostato dietro di oltre un decennio il recupero della musica tradizionale in versione contemporanea, pop o dance o jazz-swing che sia, facendo notare come artisti del calibro di Paul Young in qualche modo già traspiravano il sospiro di un ritorno alla tradizione; laddove la tradizione in questo caso è la nascita, il ritorno, del crooner, del personaggio cucito su misura attorno al quale far ruotare una serie di situazioni culturali (in ambito pop Robin Williams è una conseguenza di Paul Young, Ray Gelato nel genere più tradizionalei).
Hair is grey and the fires are burning - I concerti qui sono formulati nei termini di un purple-hazed little theater (e forse non è un caso che St. Paul, vicino a Minneapolis, sia stata inserita come location più volte e con una certa insistenza a partire da questa turnè), soft, come le tendine che soffiavano al pubblico le note dei Simply Red nel loro giro di concerti quasi contemporaneo.
You Bet Your Life It Is - La musica sembra suggerita, nella misura in cui questa volta Springsteen sembra chiedere un’attenzione maggiore al testo, alla sua provenienza non tanto storica ma temporale. Un’attenzione maggiore rispetto anche a Devils&Dust perché questa volta il discorso non è solo un discorso sull’interpretazione. In questo caso il discorso è una lezione sulla linea di discendenza della musica americana a partire da Froggie Went A-Courting, roba che risale alla guerra di parole tra Scozia e Inghilterra, un testo scozzese, l’ennesimo tassello scozzese disposto alla nascita della musica americana come da analisi dvorakiana, prodromi e paralipomeni della killer conversation newyorkese dai fratelli Marx a Woody Allen e oltre, evidentemente (original: The frog came to the myl dur; in: The Complaynt of Scotland, 1549).
Leonard Cohen con Greensleeves (poema di Enrico Ottavo più o meno contemporaneo del testo ripreso da Springsteen) ha fatto un tentativo analogo, lui come tanti altri come lui tra De Andrè e i francesi tra gli anni cinquanta e sessanta (Jocobb’s Ladder è un salmo della Bibbia).
They live in a ho-ho-hole - Ad ogni modo il disco è pronto per l’aprile del 2006, fine aprile 2006. Queste le tracce: Old Dan Tucker, Jesse James, Mrs. McGrath, Oh, Mary, Don’t You Weep, John Henry, Erie Canal, Jacob’s Ladder, My Oklahoma Home, Eyes on the Prize, Shenandoah, Pay Me My Money Down, We Shall Overcome, Froggie Went A-Courtin’.
Di primo acchito è tutto quello che i Pogues non sono mai stati davvero tanto in grado di fare da soli. Non è ancora chiaro il motivo per cui Springsteen non abbia cantato Old Dan Tucker, Jase James, John Henry, Eyes On The Prize, Mary Don’t You Weep o Mrs McGrath con Shane MacGowan; ma alla lunga We Shall Overcome è il lavoro neoswing più completo dalla nascita del genere. La sezione fiati è da cabaret, ma fa ballare anche 50.000 persone alla volta. Il disco verrà stampato in due edizioni, la prima e American Land Edition. Ci sarà anche un live, registrato a Dublino. Ma è tempo per tornare alla Old America, quella radiofonica, Radio Days, da viaggio. E’ il tempo di Magic, 2007.
A Milano il disco verrà visto due volte. Il 28 Novembre 2007 al Forum e il 25 Giugno 2008 a San Siro. Tra il Live in Dublin e Magic ci sarà una terza raccolta - Bruce Springsteen & The E Street Band Greatest Hits.
Wipe my nose - Dopo un breve e sostenuto ripasso delle origini si ritorna a casa. Nei vagoni, dentro i rimorchi, caravanpetrols&campers, con gli autosnodati, sandali a pedali e piedi nudi, nelle piste dove davvero si può correre chilometri a occhi chiusi col pedale schiacciato e svegliarsi al primo stop con qualunque cosa davanti agli occhi. E proseguire. Il viaggio è la casa della musica americana quando questa è la voce della musica di Bruce Springsteen (Baby Snakes, Frank Zappa, 1983). The Bruce Springsteen music experience by the recording sessions settima parte - everyone should overcome (2006/2008).
In foto: Jacob’s Ladder, William Blake, 1800 (like a Stairway to Heaven) - Genesi 28: 12-17 - E sognò; ed ecco una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco gli angeli di Dio, che salivano e scendevano per la scala. E l’Eterno stava al disopra d’essa, e gli disse: "Io sono l’Eterno, l’Iddio d’Abrahamo tuo padre e l’Iddio d’Isacco; la terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua progenie; e la tua progenie sarà come la polvere della terra, e tu ti estenderai ad occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzodì; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua progenie. Ed ecco, io son teco, e ti guarderò dovunque tu andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché io non ti abbandonerò prima d’aver fatto quello che t’ho detto". E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: "Certo, l’Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!" Ed ebbe paura, e disse: "Com’è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!". Si veda anche: http://www.levity.com/alchemy/blake....
