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L’altra faccia del diavolo

Pubblicato il 16 marzo 2012 da Giovanna D’Ignazio
VOTO:


L'altra faccia del diavolo

In seguito all’esordio con la commedia Sparkle and Charm (1999) e al suo secondo film, Stay Alive (2006), William Brent Bell riconferma la sua passione per il genere horror e dirige The Devil Inside - L’altra faccia del diavolo, un mockumentary sulla scia del successo a basso costo The Blair Witch Project (1999) e memore dei classici del genere quali Non aprite quella porta e, ovviamente, L’esorcista, con il quale però non osa (e non può) confrontarsi. Stati Uniti, 1989. In uno scantinato vengono ritrovati i cadaveri di un prete e due fedeli. I tre sono stati brutalmente uccisi da una donna, Maria Rossi, sulla quale stavano praticando un esorcismo. La donna, dichiarata mentalmente inferma, viene trasferita in una clinica psichiatrica a Roma. Vent’anni dopo, nel dicembre 2009, la figlia Isabella decide di girare un documentario sull’argomento e, costantemente accompagnata dall’amico e cameraman Michael, si reca nella capitale italiana per incontrare la madre e approfondire le sue conoscenze riguardati l’esorcismo. A Città del Vaticano Isabella incontra due giovani preti, padre Ben e padre David, che le rivelano di praticare esorcismi all’insaputa dell’istituzione ecclesiastica, la quale, bloccata da lunghe trafile burocratiche e dall’impossibilità di dimostrare scientificamente la natura dei casi di possessione, disapproverebbe il loro operato. Isabella viene così invitata da padre Ben e padre David ad assistere ad un rituale su una ragazza posseduta prima di affrontare l’esorcizzazione della madre, evento in seguito al quale la situazione precipiterà drammaticamente.

The Devil Inside – L’altra faccia del diavolo nasce da un’idea interessante che è però realizzata in maniera scarsamente coinvolgente, pur riuscendo a trasmettere qualche brivido. William Brent Bell tenta in ogni modo di dare credibilità e spessore alla storia, dichiarando che il documentario non è approvato dal Vaticano e infarcendolo di falsi documenti video ed interviste a preti, esorcisti, psichiatri e neurologi esperti, con l’intenzione di informare lo spettatore sulle differenze tra schizofrenia e possessione demoniaca, ottenendo il risultato inverso e mettendo così ulteriormente in dubbio la verosimiglianza di quanto rappresentato. Probabilmente al regista di The Devil Inside – L’altra faccia del diavolo è sembrato necessario, a nuovo millennio ormai avviato, fare lo sforzo di inquadrare razionalmente e nell’ambito del falso documentario, qualcosa che ha sempre spaventato proprio per la sua capacità di sfuggire alla ragione. Se il finale aperto del film dimostra quanto nello scontro tra scienza e religione queste facciano ancora ricorso a metodologie fallimentari e risultino in definitiva essere entrambe sconfitte dall’inquietante e dall’inconoscibile, questa coppia di preti esorcisti armata di crocifisso e siringa carica di tranquillate risulta ugualmente un po’ ridicola nella sua clandestina lotta contro il male.


CAST & CREDITS

(The Davil Inside); Regia: William Brent Bell; sceneggiatura: William Brent Bell, Matthew Peterman; musica originale: Brett Detar, Ben Romans; montaggio: William Brent Bell, Ben Romans; fotografia: Gonzal Amat; interpreti: Fernanda Andrade (Isabella Rossi), Simon Quarterman (padre Ben), Evan Helmuth (padre David), Inout Grama (Michael Schaefer), Suzan Crowley (Maria Rossi); produzione: Matthew Peterman, Morris Paulson; distribuzione: Paramount Pictures; origine: U.S.A.; durata: 87’.


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