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L’era glaciale 4 - Continenti alla deriva

Pubblicato il 28 settembre 2012 da Antonio Valerio Spera
VOTO:


L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva

Sono passati dieci anni da quando L’era glaciale si presentò per la prima volta sugli schermi di tutto il mondo. Era la risposta cinematografica della Fox ai grandi successi d’animazione Pixar e Dreamworks. Il successo fu enorme con quasi 400 milioni di dollari incassati in tutto il mondo. Gli immancabili capitoli successivi ne hanno confermato lo straordinario impatto sul pubblico, addirittura raddoppiando le cifre ottenuto dal primo episodio. Ecco perché era inevitabile aspettarsi anche un quarto film della saga. E così è stato: L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva è finalmente arrivato. Uscito nelle sale americane il 13 luglio e pronto ad arrivare in Italia quando la stagione sarà ormai entrata nel vivo (il 28 settembre per l’esattezza), il film d’animazione è stato presentato in anteprima nella cornice ad esso forse più congeniale, il Giffoni Film Festival.

La forza di questo quarto capitolo è la stessa di tutta la saga: i personaggi. Perché se è vero che i protagonisti rimangono sempre gli stessi, il mammuth Manny (a doppiarlo è la new entry Filippo Timi, che ha preso il posto di Leo Gullotta), la tigre Diego, il bradipo Sid e l’ormai icona Scrat, scoiattolo causa di tutti i cambiamenti della Terra, la saga ha sempre offerto nuovi spunti, un’evoluzione dei loro caratteri e figure di contorno capaci di rubargli spesso la scena. Così dopo l’entrata in scena della compagna di Manny, Ellie, mammuth cresciuta come un opossum, ormai diventata vera coprotagonista delle vicende preistoriche dei nostri beniamini, ecco la piccola figlia della coppia, Pesca, nata alla fine del terzo episodio e qui motore del racconto. Insieme a lei la tigre Shira, che farà perdere per la prima volta la testa a Diego, il villain dell’occasione capitan Sbudella, primate in veste di pirata dei mari doppiato in Italia dall’ottimo Francesco Pannofino , e l’esilarante “nonnina” tutta pelo e niente denti del bradipo Sid.
La famiglia de L’era glaciale dunque si allarga sempre di più e il tema stesso della famiglia, dominante anche nei precedenti episodi, qui viene ancora più battuto dagli autori. Siamo una famiglia perché ci proteggiamo a vicenda, afferma più volte Diego nel film. Intento dimostrato dalle avventure che si trovano ad affrontare i tre strambi animali preistorici: dopo che lo scoiattolo Scrat ha causato la deriva dei continenti (esilarante come sempre il prologo del film) rincorrendo fino al centro della terra la sua amata ghianda, il trio (insieme alla nonna di Sid) si ritrova a dover far gruppo su un iceberg spinto dalle correnti marine per ritrovare la strada verso casa, verso il loro eterogeneo branco alle prese nel frattempo con l’inarrestabile movimento di una parete rocciosa che li sta spingendo piano piano nell’oceano.

Tra il trascinante umorismo slapstick dei bradipi e di Scrat, innumerevoli citazioni cinematografiche che vanno da Pirati dei Caraibi fino a Mission: Impossible e con un ritmo frenetico da grande film d’avventura, L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva è un turbine di trovate, divertimento e risate che non ha nulla da invidiare agli episodi precedenti né alle altre saghe d’animazione protagoniste del nuovo millennio. Anzi, il prodotto della Fox, a differenza dei concorrenti (da Madagascar a Shrek), negli anni non ha minimamente perso di brillantezza, proseguendo con sequel sempre all’altezza per originalità e qualità. Qualità riscontrabile non solo nella narrazione ma anche nelle tecniche di animazione: straordinaria ad esempio la sequenza della tempesta nell’oceano e impeccabile il 3D che immerge totalmente lo spettatore nello schermo.

Attendiamoci anche un quinto capitolo. Nel finale, l’inizio di un nuovo viaggio per i nostri protagonisti lascia le porte aperte per un altro sequel.


CAST & CREDITS

(Ice Age: Continental Drift) Regia: Steve Martino, Mike Thurmeier; sceneggiatura: Michael Berg, Jason Fuchs, Mike Reiss; fotografia: Renato Falcao; montaggio: James Palumbo, David Ian Salter; musica: John Powell; voci italiane: Filippo Timi (Manny), Claudio Bisio (Sid), Pino Insegno (Diego), Roberta Lanfranchi (Ellie), Isabelle Adriani (Pesca), Francesco Pannofino (capitan Sbudella), Hong-hu Ada Perotti (Shira); produzione: Blue Sky Studios; distribuzione: 20th Century Fox; origine: USA; durata: 94’.


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