LA CASA DEI MILLE CORPI

Uno dei padri dell’horror contemporaneo, il maestro Wes Craven, ha sempre asserito che questo genere ha determinati ritmi produttivi e cicliche rinascite in cui emergono, dal mare piatto di certi momentacci che ne fanno presagire l’imminente fine, produzioni indipendenti e registi o storie di ottima qualità. Come sconfessare queste parole dopo aver visto La Casa dei 1000 Corpi? A chi dovesse credere, sbirciando i credit con pignoleria svizzera, che questo film di appena 88 minuti sia solo un capriccio del musicista heavy Rob Zombi, c’è da avvertirlo del fatto che questi da cultore del cinema di genere a tinte splatter quale è ha trovato il tempo, negli anni, di firmare alcuni brani per pellicole come Il Corvo o Matrix. La Casa dei 1000 Corpi non è soltanto una fiera dell’eccesso, ma è anche sano citazionismo del genere a cui appartiene. I ragazzi che la notte della vigilia di Halloween, su uno sgangherato camioncino, si fermano improvvisamente sotto una pioggia battente per fare benzina o per caricare la bella sconosciuta di turno, attendendo che qualcosa o qualcuno esca fuori dalle tenebre per sterminarli, ricordano indubbiamente i fasti di Non Aprite quella Porta di Hooper o le atmosfere che animano l’attesa dell’omicidio (l’uso di climax e anticlimax) del primo tempo del carpenteriano Halloween. Siamo davanti a una frenetica festa di sangue, come se ne vedevano poche negli ultimi anni. Qualcosa di originale ma nello stesso tempo assolutamente schietto, senza pretese. Rob Zombie rinuncia alle sofisticatezze di regia e ci serve un piatto al sangue (è il caso di dirlo) il cui sapore gli amanti del genere avevano irrimediabilmente dimenticato o esorcizzato a suon di remake, sequel o teen movie velati di drammaturgia spicciola, da problemi adolescenziali o famiglie in sfacelo. Rob Zombie osa e alza il tiro, si spinge verso il delirio in una fiera degli orrori allestita come il teatro del Grand Guignol. Una nota dolente la perenne presenza in soundtrack di un rock duro che toglie il respiro ma anche la concentrazione per la visione delle immagini che proseguono per vie contigue ma, proprio come il genere vuole, a tratti senza una logica ferrea.
[luglio 2004]
(The House of 1000 Corpses) Regia: Rob Zombie. Sceneggiatura: Rob Zombie. Fotografia: Alex Poppas, Tom Richmond. Montaggio: Robert e Sean Lambert, Kathryn Himoff. Musiche: Rob Zombie, Scott Humphrey. Interpreti: Sid Haig, Bill Moseley, Sheri Moon, Karen Black, Chris Hardwick, Erin Daniels, Jennifer Jostyn, Rainn Wilson, Tom Towles, Walt Goggins. Produzione: Andy Gould. Durata: 88’. Origine: Usa 2003. Distribuzione: Eagle Pictures. Web info:sito ufficiale
