X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



La Grande Bellezza

Pubblicato il 28 maggio 2013 da Agostino Devastato

VOTO:

La Grande Bellezza

Dall’ambizione, dal coraggio e dalla costante ricerca della sfida suprema, possono nascere autentiche imprese o noiosissimi fallimenti, non una via di mezzo. La grande bellezza, ultima straordinaria opera di Paolo Sorrentino, è esattamente questo, un film che non lascia indifferenti, che si avvicina, forse senza raggiungerlo, al capolavoro senza mai far vedere nemmeno lontanamente le ombre di un clamoroso fallimento. L’ambizione era alta, la sfida veramente eterna, come il soggetto scelto dal regista partenopeo, cioè Roma, e tutto il suo clamore e la sua bellezza.

“è tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l’emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza e poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile”, recita così una delle frasi di Jep Gambardella, ex scrittore riciclato a giornalista dell’effimero e del nulla, che ci porta per mano in questa Roma, assolutamente sorprendente e insensibile.

È un viaggio al termine della notte, quello che Sorrentino si propone di farci fare con La grande Bellezza, un viaggio alla ricerca della bellezza, che si nasconde sotto il rumore della mondanità decadente, un viaggio che inizia in un tripudio di carrellate e di altissimo cinema e prosegue in maniera inafferrabile, imprevedibile e assolutamente affascinante. Adoperando, come sempre, l’estrema sensualità visiva di cui è capace, Sorrentino ci immerge in quell’universo che è Roma. Attraverso una carrellata di personaggi/metafore, interpretati da un cast di altissimo livello, viaggiamo per le strade di questo universo che ha come confini il sacro e il divino da un lato, il turpe, il decrepito e la bruttezza dall’altro. L’universo dell’animo umano sembra essere sintetizzato dall’eterna bellezza di Roma.

Inafferrabile, sembra essere l’aggettivo più adatto per La grande bellezza, è come un enorme macigno che ci sfiora ma che non riusciamo immediatamente né a comprendere né a farci colpire. Siamo sicuramente di fronte ad un film importante, un’opera complessa, dotata di quella stratificazione e potenza di cui solo le grandi opere possono essere dotate, e per questo ad una prima visione assume le sembianze di qualcosa di troppo grande, o forse di troppo bello, per essere afferrato.


CAST & CREDITS

(La Grande Bellezza); Regia: Paolo Sorrentino; sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello; fotografia: Luca Bigazzi; montaggio: Cristiano Travaglioli; musica: Lele Marchitelli; interpreti: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso; produzione: Indigo Film, Medusa Film, Phatè distribuzione: Medusa film; origine: Italia, 2013; durata: (esempio) 150’; Proposta di voto: 4 stelle su 5


Enregistrer au format PDF