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La naciòn mapuce - italiana.doc - tff 2007

Pubblicato il 4 dicembre 2007 da Antonio Valerio Spera


La naciòn mapuce - italiana.doc - tff 2007

Quando ci troviamo di fronte a documentari su popolazioni poco conosciute, su etnie ancora chiuse nelle loro tradizioni, su luoghi di cui si parla poco, ciò che salta subito in mente è quel genere di film didattici e illustrativi che passano spesso anche in televisione. Sono purtroppo convenzioni che fanno ormai parte della nostra cultura e dalle quali è difficile allontanarsi. Uno dei modi per riuscire a distaccarsi da quest’idea televisiva di documentari didattici è vedere La naciòn Mapuce.
Il film, diretto da Fausta Quattrini, è un’immersione totale all’interno dei Mapuche, popolo originario della Patagonia. Non solo mostra le loro tradizioni, i loro riti, il loro stile di vita, ma ne ricostruisce la storia e ne racconta i valori. La narrazione inoltre riesce ad inglobare in sé la profonda analisi di tematiche quali il senso di appartenenza ad un popolo ed il diritto alla terra. Il popolo Mapuche viene rappresentato in tutte le sue sfaccettature mettendo in risalto le difficoltà che deve affrontare nel confronto con l’avanzata dell’industrializzazione e della logica del profitto.
Rispetto agli altri documentari presentati in concorso in Italiana.doc, l’opera di Fausta Quattrini si fa notare per uno stile ben definito, per uno spiccato senso cinematografico, per una sensibilità toccante e per una capacità straordinaria nel rendere suggestiva ogni inquadratura. La regista ed il produttore Incalcaterra (che firmano insieme la fotografia) hanno lavorato tre anni nel territorio sudamericano dove vivono i Mapuche. Il lungo lavoro svolto sul luogo è servito ad acquisire una conoscenza quasi completa della loro cultura e di conseguenza a realizzare un quadro che, almeno per chi è ignorante in materia, sembra non tralasciare nessun aspetto del loro mondo.
E’ riduttivo definire La naciòn Mapuce un semplice documentario. L’opera infatti non solo mostra dettagliatamente una realtà poco conosciuta, ma riesce a dare allo sviluppo narrativo il respiro di un racconto di fiction. Il film della Quattrini parla solo per immagini e questo è un pregio per chi realizza documentari. Grazie ad una regia capace di fondere alla perfezione stile e contenuto, di non perdersi in un’eccessiva presentazione dello splendore dei paesaggi e di descrivere la vita dei Mapuche lasciando che siano essi stessi a mostrarcela, la Quattrini raggiunge un risultato cinematografico eccellente. L’autrice riesce ad esprimere ciò che vuole senza l’uso di una voce fuori campo e senza l’aiuto di didascalie. La realtà scivola davanti alla macchina da presa come fosse inconsapevole di essere ripresa: sembra che non sia la Quattrini a mostrarci le tradizioni ed i problemi attuali di quel popolo, ma che i Mapuche stessi si stiano raccontando con la loro quotidianità. La mano della regista rimane invisibile, immersa e nascosta in un’identità unica con il popolo sudamericano.
Sorretto da una fotografia che rende al meglio i colori della Patagonia, alternando chiaroscuri a tinte cromatiche più vive e accese, La naciòn Mapuce ha vinto il premio come miglior film nella sezione Italiana.doc. Non possiamo che condividere in pieno la scelta della giuria.


CAST & CREDITS

(La naciòn Mapuce) Regia: Fausta Quattrini; soggetto: Fausta Quattrini, Daniele Incalcaterra; sceneggiatura: Fausta Quattrini, Lara Fremder; fotografia: Fausta Quattrini, Daniele Incalcaterra; montaggio: Fausta Quattrini; suono: Daniele Incalcaterra, Andrés Pineyro, Gaspar Scheuer; produttore: Daniele Incalcaterra; origine: Svizzera-Italia-Argentina; durata: 96’.


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