La peggior settimana della mia vita

Una commedia gradevole e divertente, che si affida prevalentemente alle situazioni farsesche piuttosto che alle battute e che mantiene sempre buon ritmo ed equilibrio, senza mai scadere nella volgarità. Si fatica a credere che una siffatta descrizione sintetica possa riferirsi ad un film comico italiano, considerata la recente proliferazione di sottoprodotti in cui domina spesso sciatteria e cattivo gusto. E invece è così: alla sua prima regia cinematografica, Alessandro Genovesi – già sceneggiatore nel 2010 di Happy Family diretto da Gabriele Salvatores – riesce a sorprendere, sfornando un prodotto di qualità in cui si ride spesso, grazie al susseguirsi continuo di gag e situazioni paradossali. Un discorso a parte va poi fatto per il protagonista, Fabio De Luigi, che è anche co-sceneggiatore insieme allo stesso Genovesi; confermandosi attore brillante di razza, contribuisce ad arricchire significativamente il film, in virtù della sua comicità non urlata, della sua gestualità un po’ goffa e della sua incisiva mimica facciale, spesso esilarante.
Paolo (Fabio De Luigi) e Margherita (Cristiana Capotondi) si amano e stanno per sposarsi; lui è un pubblicitario malinconico e vagamente imbranato e lei, invece, una veterinaria alto-borghese, la cui famiglia, piuttosto snob, vive in una villa sul lago di Como. E proprio qui nascono i problemi perché papà Giorgio (Antonio Catania) e mamma Clara (Monica Guerritore) non è che accettino con entusiasmo la scelta fatta dalla figlia. Nell’intento di far breccia nei cuori dei futuri suoceri, nella settimana che precede il matrimonio Paolo cerca fare il massimo per migliorare il loro giudizio nei suoi confronti; ogni sua azione si ritorcerà però contro di lui ed ogni suo tentativo di farsi benvolere si trasformerà in una gaffe. Un vero incubo, ancor più peggiorato dagli interventi in suo “aiuto” tentati dall’amico Ivano (Alessandro Siani), che riesce sempre a fare o dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Ad un certo punto le tanto attese nozze sembrano addirittura a forte rischio …
Ispirandosi ad una sit-com della BBC dal titolo omonimo, The worst week of my life, Genovesi ha cercato di trasferire nel film lo stesso humour leggero, scevro da volgarità ma molto coinvolgente. Ha poi rielaborato le situazioni in un contesto italiano e le ha riprodotte con uno stile espressivo che miscela echi e suggestioni del cinema del passato. Ecco quindi che le atmosfere si rifanno a volte a quelle della commedia sofisticata americana alla Scandalo a Filadelfia, che il ritmo incalzante delle gag riporta alla mente Hollywood Party, che le tematiche affrontate ed il tipo di umorismo ricordano Ti presento i miei, senza dimenticare gli inevitabili influssi di tanti film di Totò e Peppino. E il prodotto finale rappresenta una sintesi felice di tante influenze.
Molto azzeccato e ben amalgamato si rivela poi l’intero cast, che risulta particolarmente efficace anche in quanto sembra divertirsi sul set. Oltre al già citato De Luigi, una menzione meritano Antonio Catania, eccellente caratterista perfetto nei ruoli di antagonista comico “serio”, Monica Guerritore, che rivela inaspettate doti brillanti e tempi comici da veterana del genere, ed anche Gisella Sofio, che trasuda simpatia pur in una parte di contorno.
In definitiva, un prodotto d’intrattenimento che centra l’obiettivo di divertire con leggerezza ed eleganza pur non distinguendosi per particolare originalità; quanto basta comunque per ergersi diverse spanne più in alto delle tante “Vacanze” o “Natali” che purtroppo affliggono il cinema brillante italiano.
(La peggior settimana della mia vita) Regia: Alessandro Genovesi; sceneggiatura: Alessandro Genovesi, Fabio De Luigi; fotografia: Federico Masiero; montaggio: Claudio Di Mauro; musica: Pivio, Aldo De Scalzi; scenografia: Paolo Sansoni; interpreti: Fabio De Luigi (Paolo), Cristiana Capotondi (Margherita), Alessandro Siani (Ivano), Monica Guerritore (Clara), Antonio Catania (Giorgio); produzione: Colorado Film, RTI; distribuzione: Warner Bros. Pictures; origine: Italia; durata: 93’.
