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La Rete degli Spettatori: un 2016 contro la decadenza culturale

Pubblicato il 23 gennaio 2016 da Stefano Colagiovanni


La Rete degli Spettatori: un 2016 contro la decadenza culturale

In quali condizioni versa il cinema italiano? In che modo la qualità del cinema nostrano, che i più sottovalutano, può riscattarsi da quel ruolo di outsider cucitogli addosso? E in che modo si possono riscoprire i capolavori di un cinema italiano che ha saputo incantare ed educare, riproponendoli alle nuove generazioni? Questi, e molti altri, sono i quesiti che la Rete degli Spettatori si pone per contrastare quel processo di decadenza culturale che, se trascurato, potrebbe rivelarsi addirittura irreversibile.

La Rete degli Spettatori è un’associazione culturale nata nel 2011, da sempre sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lazio, che si pone l’obiettivo di supportare produttori, distributori e autori indipendenti, per mantenere alta la diffusione di opere di qualità su tutto il territorio nazionale, con un occhio di riguardo alla distribuzione di film attraverso nuovi canali di comunicazione e piattaforme, tutelando la qualità di scelta dello spettatore, primo fruitore di un servizio indispensabile alla crescita culturale personale e collettiva, grazie anche al lavoro di cernita effettuato da una giuria di esperti di cinema, intenta a selezionare liste di titoli utili per raggiungere tale scopo.

Immersi nella quiete della Casa del Cinema, Valerio Jalongo, presidente della Rete degli Spettatori, e Andrea Purgatori, coordinatore nazionale dell’Associazione 100autori, hanno presentato al pubblico in sala il programma e gli obiettivi che la Rete degli Spettatori si è posta per questo 2016. Nel corso della conferenza sono intervenuti diversi esperti nel campo delle telecomunicazioni e non solo, tra cui Emiliano De Maio (Direzione Generale per lo Studente, l’integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, MIUR), Roberto Cicutto (presidente e Ad Istituto Luce Cinecittà), Domenico Dinoia (presidente F.I.C.E), Maurizio Sciarra (presidente Apulia Film Commission).

L’educazione, prima di tutto. E’ questo l’obiettivo fondamentale che la Rete degli Spettatori ha deciso di perseguire e quale modo migliore di educare se non collaborare con le scuole secondarie di secondo grado, proponendo la visione di pellicole realizzate da alcuni dei maestri del cinema neoclassico italiano, per riuscire a ricostruire un passato complesso e ricco di spunti educativi, per inculcarlo nelle nuove generazioni, trasportate da una marea montante di futili show, maldestri e fatiscenti tentativi di intrattenimento da parte di youtubers, grevi rappresentazioni di una società illusa di poter partecipare attivamente a una rivoluzione culturale senza i connotati adatti per potersi definire tale. Così entra in gioco la Rete degli Spettatori con il progetto “Fuori orario - I grandi capolavori del cinema italiano incontrano le scuole”, nel tentativo di rendere fruibile l’insegnamento del cinema, attraverso il cinema, non come apporto subordinato ad altre materie, ma come insegnamento autonomo, didatticamente indipendente. Uno studio accurato della storia recente, dei conflitti che hanno scosso il nostro Paese, di una società che costituiva la base di quella attuale e molto altro ancora. Per l’occasione, sono stati scelti Uomini contro di Francesco Rosi, Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini, Nell’anno del Signore di Luigi Magni, Il conformista di Bernardo Bertolucci e La classe operaia va in paradiso di Elio Petri.

Il cinema viene quindi elevato a strumento di riflessione, di studio sociale, perfino come leva di sostegno per altre materie didattiche. Un progetto che può vantare un elenco corposo di autori aderenti a tale iniziativa, i quali istruiranno gli alunni su quanto loro mostrato. Toccante e intenso il cortometraggio proiettato durante l’incontro, dal titolo Silenzio, un lavoro accurato e certosino, una finestra aperta sul passato, dalla quale un piccolo nucleo famigliare di oggi ricorda la Grande Guerra, attraverso le lettere, le poesie e i racconti di un nonno provato dalla fatica, logorato dagli scontri in cui rimase coinvolto durante il conflitto contro i soldati nemici, ma consapevole di aver contribuito a donare un futuro ai propri cari; il cortometraggio è uno dei tre vincitori del progetto “1914-2014: Un anno lungo un secolo”, per commemorare il centenario della prima Guerra Mondiale, realizzato dal Liceo Scientifico “Albert Nobel” di Torre del Greco, con la supervisione del tutor/regista Marco Turco.

Ma non solo a scuola, perché la Rete degli Spettatori si rivolge a chiunque avverta il bisogno di coltivare e ridar lustro alla cultura cinematografica italiana. Per questo si fa riferimento all’iniziativa “A tutto schermo”, una rassegna coordinata da numerosi giornalisti e critici cinematografici che, dopo aver accuratamente sviscerato una lunga lista di titoli, hanno scelto ben 12 lungometraggi considerati minori o privi di alcun tipo di interesse o addirittura snobbati dalle maggiori case di distribuzione italiane, ma comunque idonei a rafforzare quel concetto di qualità da poter divulgare: tra i titoli scelti troviamo Arianna di Carlo Lavagna, Bagnoli jungle di Antonio Capuano, Bella e perduta di Pietro Marcello, Non essere cattivo di Claudio Caligari e molti altri titoli davvero interessanti, destinati a rappresentare quel cinema di qualità, anche contro tendenza, ma genuino e privo di artifici commerciali che, in un modo o nell’altro, non godono del privilegio di essere considerati validi poiché non appartenenti a quel circuito mainstream che incanala un certo tipo di tendenza, rispetto ad altri. Per questo progetto la Rete degli Spettatori opera su tutto il suolo nazionale, agevolando il noleggio per quei titoli che hanno già trovato un distributore, il tutto per incentivare anche la programmazione di quelle sale di provincia, che non potrebbero in alcun caso usufruire della circuitazione delle anteprime.

Durante l’incontro si è prestata particolare attenzione anche alle nuove piattaforme di diffusione e distribuzione di opere audiovisive, tra tutte Netflix, per la quale ha speso un notevole contributo Stefano Zuliani, l’autore del libro Netflix in Italia e il Big Bang di cinema e tv, elogiando la capacità del network di rendere disponibili titoli consoni all’appagamento del telespettatore medio, come anche di quello che ricerca un determinato collegamento con il passato, e Netflix contribuirà a saziare in un futuro prossimo le esigenze e la ricerca della qualità in merito al cinema italiano d’autore, presente e passato.

In aggiunta a quanto riferito, la Rete degli Spettatori ha istituito un terzo progetto, chiamato “Cinelibrary”, che coincide con la creazione di un archivio contenente video di approfondimento dedicati ai film scelti e inseriti in lista, con lo scopo di saziare qualsiasi curiosità, ricostruire aneddoti e background utili per la miglior comprensione possibile del film da visionare, nonché interviste ad autori e attori. Una fonte inesauribile di materiale d’epoca, aggregati e dispense dalle quali attingere con estrema facilità, grazie soprattutto allo sviluppo delle ultime tecnologie nel campo del digitale, il tutto per rendere la visione e lo studio, l’educazione e l’intrattenimento più completi, esaustivi ed efficienti possibili.

A onor di cronaca, va elogiato il coraggio e l’intraprendenza dell’organizzazione per non aver rimandato l’incontro, essendosi svolto in concomitanza con l’allestimento della camera ardente del compianto maestro Ettore Scola. Così la Casa del Cinema, per una mattina, si è divisa in due, da una parte un pezzo di Storia, divenuto eterno, e dall’altra il presente e, si spera, il futuro di un pezzo di cinema italiano. Tutto questo, a Ettore Scola, sarebbe piaciuto. Ne siamo sicuri.

Sito web: http://www.retedeglispettatori.it
Facebook: Rete degli Spettatori - http://www.facebook.com/rete.spettatori


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