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La seconda volta non si scorda mai

Pubblicato il 11 aprile 2008 da Antonio Valerio Spera


La seconda volta non si scorda mai

Tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 il panorama del cinema italiano venne positivamente travolto da un’ondata di giovani comici che, proveniente dal teatro e dalla televisione, portò una ventata di freschezza, di divertimento ma anche di satira e di dolce malinconia. Parliamo di Carlo Verdone, Maurizio Nichetti, Roberto Benigni, Francesco Nuti, Massimo Troisi. Sui testi di storia del cinema vengono solitamente chiamati i Nuovi Comici, riunendoli dunque in un unico ideale gruppo artistico. Ognuno di loro però aveva un proprio stile, propri personaggi e proprie tonalità. Una cosa sicuramente li accomunava: la straordinaria capacità nell’adattarsi al mezzo cinematografico, non solo come attori, ma anche come sceneggiatori e registi (Nuti però iniziò più tardi a dirigersi da solo).
Sulla loro scia, nei decenni successivi ci hanno provato in tanti, ma in pochi sono riusciti, almeno in termini di successo al botteghino, a raggiungere i risultati dei loro “predecessori”. Solo Pieraccioni ed Aldo Giovanni e Giacomo, infatti, sono stati capaci di dominare le classifiche del box office italiano e a realizzare commedie popolari di un livello accettabile. Loro costituiscono un’eccezione. Nelle sale italiane abbiamo visto passare i vari Panariello, Bebo Storti, i Fichi d’India, Alessandro Paci, Ale e Franz, Enrico Brignano, eppure a mala pena che ce ne ricordiamo. Alcuni forti del loro successo televisivo, altri della loro fama regionale costruita sui palchi dei teatri, hanno tentato la fortuna al cinema con risultati meno che sufficienti ed in altri casi pessimi.
Nel 2005 ci prova anche Alessandro Siani con Ti lascio perché ti amo troppo, film che nonostante il successo al botteghino campano non uscì dal microcosmo regionale. Poi Siani è riuscito a farsi conoscere dal pubblico nazionale partecipando agli ultimi due film di Natale di Neri Parenti. Adesso torna con La seconda volta non si scorda mai come vero ed unico mattatore. O almeno ci prova. Bisogna infatti fare una considerazione: la comicità di Siani si adatta poco al mezzo cinema, o comunque considerando le due pellicole di cui è autore e protagonista, si adatta poco alle storie che costruisce attorno al suo personaggio. Troppo leggere e romantiche, poco graffianti e soprattutto troppo banali.
E’ proprio qui, sostanzialmente, la differenza tra i film dei Nuovi Comici degli anni ’80 e quelli dei comici attuali, nei quali inseriamo anche Siani. Se nei primi la volontà di portare sul grande schermo una star televisiva o teatrale si accostava anche ad un obiettivo autoriale che portava le stesse opere ad avere toni di critica sociale, ad esprimere i sentimenti e le paure di un’epoca, a far ridere con amarezza e disincanto, oggi come oggi i comici che tentano la ribalta cinematografica si ritrovano invece prigionieri (anche per loro stessa colpa) di un prodotto finalizzato semplicemente ad un successo improbabile.
Alessandro Siani però una scelta giusta l’ha fatta: non ha avuto la presunzione di dirigersi da solo, affidando la regia a Francesco Ranieri Martinotti. Ma il risultato non è comunque dei migliori. A parte dei momenti isolati, il film a stento riesce a divertire come vorrebbe. La sceneggiatura rimane appiattita sul classico schema della commedia romantica ed appare scollegata nelle sue parti. Ma ciò che manca soprattutto al film è il ritmo. Quasi tutto girato in interni, il film sembra costruito esclusivamente per le gag del suo protagonista al quale cerca costantemente di appigliarsi nell’attesa di un suo exploit. Siani però, seppur simpatico e vitale, non riesce a sganciarsi dalla sua macchietta teatrale, dimostrandosi ancora poco adatto alle sfumature necessarie ad un film simile.
Non bastano le curve della Canalis a salvare la pellicola. Arrivato alla seconda opera da protagonista, è evidente che il comico partenopeo debba ancora trovare la sua dimensione cinematografica.


CAST & CREDITS

(La seconda volta non si scorda mai); Regia: Francesco Ranieri Martinotti; sceneggiatura: Francesco Ranieri Martinotti, Alessandro Siani, Francesco Albanese; fotografia: Mario Amura; montaggio: Mauro Menicocci; musica: Pino Daniele; interpreti: Alessandro Siani (Giulio), Elisabetta Canalis (Ilaria), Francesco Albanese (Mario Saggiamo), Miriam Candurro (Chiara), Marco Messeri (Vescovo), Enzo De Caro (Avv. Ridolfi), Fiorenza Marchegiani (Marisa), Sergio Solli (Nicola); produzione: Lunarossa Cinematografica e Mikado Film; distribuzione: Mikado film; origine: Italia, 2008; durata: 100’.


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