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La storia della principessa splendente

Pubblicato il 5 novembre 2014 da Francesca Polici
VOTO:


La storia della principessa splendente

Nell’era dell’animazione digitale, dello spettacolare 3d stereoscopico – cavallo di battaglia per i più grandiosi effetti speciali della casa americana Pixar, ed ormai divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica – l’animazione giapponese continua a sorprenderci. Grazie alla sua bidimensionalità formale, capace di emozionare e scendere in profondità, e alla sua tecnica artigianale, che ci rimanda alla magia dei “cartoni di un tempo”, riesce a raccontare con estrema efficacia storie dal sapore leggendario e mitico senza mai mancare di visionarietà. Rimanendo quindi fedele a questi dogmi dell’ usanza artistica nipponica, il maestro d’animazione mondiale Isao Takahata ha realizzato l’estasiante pellicola La storia della principessa splendente. Una fatica costatagli ben quindici anni di lavoro: l’animazione che caratterizza questo sorprendete film è infatti realizzata quasi interamente a mano. Avvalendosi di tecniche all’avanguardia e del contributo di numerosi artisti che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera, Takahata riesce ad impressionare per la bellezza ammaliante che i disegni sprigionano – una bellezza arricchita, senza dubbio, dalle delicate musiche che accompagnano le scorrere delle immagini. Donando unità ed organicità al movimento dei personaggi, perfettamente in relazione con lo sfondo – al contrario dell’animazione tradizionale in cui sfondi e personaggi vengono realizzati in sedi distinte ed unite poi soltanto in una seconda fase produttiva – riesce a mutare la percezione spazio-temporale in modo assolutamente innovativo.

Un’opera senza dubbio ambiziosa che parte da una delle più note leggende giapponesi (Taketori monogatari, il racconto di un tagliatore di bambù), narrandoci la storia di Kaguya. Una creatura dalle forme e i tratti idilliaci che è stata esiliata dalla Luna e sarà costretta a vivere per un periodo definito sulla Terra. Trovata da un tagliatore di bambù, la piccola creatura sarà accudita con grande amore da questo e sua moglie crescendo a vista d’occhio.

Eliminando in toto l’epilogo della storia, l’autore si concentra sulle peripezie che coinvolgono la protagonista durante la sua permanenza sulla Terra. A Takahata non interessa dilungarsi e spiegare il perché questa creatura sia stata esiliata né perché sia stata mandata proprio sulla Terra, preferisce dedicarsi alla costruzione psicologica del personaggio femminile – da un punto di vista drammatico, estremamente complesso e ricco di sfaccettature – e alle dinamiche relazionali che la coinvolgono. In questa operazione è del tutto assente qualsiasi forma di giudizio anche verso personaggi potenzialmente negativi, il regista, infatti, proprio come il suo “allievo” e collaboratore Hayao Miyazaki, non emette alcuna sentenza, piuttosto ci mostra tutta l’umanità e la fragilità di quei personaggi che in un film Disney, invece, sarebbero stati rappresentati come i “cattivi” antagonisti da sconfiggere.

Pur mantenendo lo sfondo fiabesco della tradizione popolare, Isao Takahata, con quella che potremmo definire come una delle migliori produzioni dello Studio Ghibli, impreziosisce la sua ultima fatica di interessanti spunti e riflessioni. In qualche modo, infatti, la pellicola rappresenta una sorta di manifesto della cultura giapponese con tutte le sue contraddizioni. Manifesto che si edifica magistralmente attraverso il percorso formativo di Kaguya. Un’opera a dir poco sublime.


CAST & CREDITS

(Kaguya-Hime no Monogatari); Regia: Isao Takahata; sceneggiatura: Isao Takahata, Riko Sakaguchi; capo animatore e ideatore dei personaggi: Osamu Tanabe; art director: Kazuo Oga; supervisore all’animazione: Kinichi Konischi; animazione painting e texture: Masaya Saito; controllo animazione: Maiko Nogami; colorista: Yukiko Kakita; musica: Joe Hisaishi; voci originali: Aki Asakura, Kengo Kôra, Tatsuya Nakadai, Shichinosuke Nakamura, Nobuko Miyamoto, Caitlyn Leone; voci doppiate: Lucrezia Marricchi, Flavio Aquilone, Carlo Valli, Chiara Salerno, Chiara Fabiano; produzione: Studio Ghibli; distribuzione: Lucky Red; origine: Giappone, 2013; durata: 137’.


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