Cristina Comencini torna dietro la macchina da presa per dirigere Latin LOVER, commedia corale, divertente ed emozionante, ultima apparizione artistica di una indiscussa protagonista del cinema italiano: Virna Lisa.

Saverio Crispo (Francesco Scianna), attore di fama internazionale, è morto da dieci anni e le sue donne, due vedove (Virna Lisi, Marisa Paredes) e quattro figlie (Angela Finocchiaro, Valeria Bruni Tedeschi, Candela Pena, Pihla Viitala), ognuna di nazionalità diversa, si riuniscono per celebrare il decennale di questa dipartita, soggiornando nella casa del paesino pugliese in cui l’uomo è nato.
Tra conferenze stampa, proiezioni e rivelazioni notturne le donne, inizialmente in competizione, si affronteranno e si confideranno, in un crescendo di emozioni e di situazioni tragicomiche che porterà alla conoscenza della vera natura di Crispo, uomo affascinante, traditore impenitente, figura fortemente mitizzata.

Affiancata da Giulia Calenda la regista scrive e mette in scena una storia ricca di sentimenti, capace di stimolare numerosi interrogativi.
Chi era veramente Saverio Crispo e quanti segreti ha saputo mantenere? Perché le due mogli hanno scelto di sacrificare ogni cosa per lui? Per quale motivo le figlie non riescono a vivere senza cercare le attenzioni del padre seppure scomparso?
Queste sono solo alcune delle domande che Cristina Comencini induce nello spettatore. Quesiti a cui la regista risponde alternando comicità e serietà e ponendo al centro del film, a dispetto del titolo, i molti personaggi femminili, impegnati ognuno in maniera diversa nella ricerca di una propria identità personale e nel raggiungimento della capacità di liberarsi dallo sguardo maschile; consapevolezza, quest’ultima, restituita dalla straordinaria interpretazione di Marisa Paredes: prima tra tutte in grado di abbandonare fragilità e dipendenze.
Degno di nota, dato l’enorme impatto visivo ed emozionale, è poi il rifacimento di frammenti di diversi capolavori del passato. Tale ricostruzione viene utilizzata per delineare la figura e la carriera di Saverio Crispo ma anche per attestare la vastità del panorama cinematografico degli anni Sessanta e Settanta, mostrando e ricordando come gli attori dell’epoca si divertissero e fossero stimolati a interpretare tipologie umane sempre differenti.

Latin Lover, avvalendosi di un cast artistico internazionale, riesce a riproporre la maestosità del cinema nostrano di una volta senza scadere nel melenso e nel nostalgico, ricreando le atmosfere della cosiddetta commedia all’italiana, capace di far riflettere divertendo.