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Matt Bianco: un po’ di New Wave, qualche disco e un concerto al Blue Note Milano.

Pubblicato il 1 febbraio 2012 da Emiliano Paladini


Matt Bianco: un po' di New Wave, qualche disco e un concerto al Blue Note Milano.

All’inizio fu Joe Jackson: la nascita di un genere pop divergente rispetto alle teorie da rock classico sul quale si formeranno gli omologhi americani tipo Television - ai quali i Dire Straits si affiancheranno con le medesime pozioni magiche di chitarra elettrica, dando però vita a qualcosa di molto maggiore e altrettanto unico. Si va quindi per la nascita di un’idea di musica molto facile, ascoltabile, fruibile in qualunque momento; ma allo stesso tempo attenta agli arrangiamenti, con una prima dose minima di elettronica e con tempi ed elegie musicali esotiche; suonato il tutto con una certa grazia, competenza, eleganza e abilità tecnica non indifferente. Le atmosfere sono quindi molto patinate, e il cantato soave e lucido crea i presupposti per il lancio di un range musicale piuttosto nuovo sul quale si ritaglierà, anche grazie a innesti vari e diversi, il sinth-pop più vellutato degli anni ottanta, quelli anche dei Metallica, tra l’altro, che della New Wave sono l’altra faccia della medaglia, e che al Fillmore, San Francisco, il 10 dicembre 2011, nell’ultima notte di quattro dei concerti del 30mo anniversario si sono presentati in questo modo: Dave Mustaine, Ron McGovney, Lars Ulrich e James Hetfield; poi con Glenn Danzig dei Misfits, e Butler e Osbourne dei Blak Sabbath; e poi ancora con: Judas Priest, Lou Reed e Robert Trujillo, ex Suicidal Tendencies e Infectious Grooves ora bassista dei Metallica. Joe Jackson è ad ogni modo di Burton Upon Trent, nel perimetro della National Forest, il paese inglese della birra. A Burton c’è la sede europea della Coors (Golden, Colorado, vicino a Denver, MillerCoors dal 2007, Molson Coors in generale dal 2005 con sedi a Denver e a Montreal) che ha incorporato i marchi Bass e Carling. Ma in questo caso la notizia è che il noto nightclub locale, 76 Club, dove i Sex Pistols registrarono il loro Anarchy In The UK: Live At The 76 Club, dovrebbe riaprire i battenti per il 24 febbraio 2012 successivamente al concerto di gruppi che resero celebre la scena musicale del club stesso, tenutosi alla Burton Town Hall (50th Anniversary Reunion) nel novembre del 2011 in occasione dei 50 anni di storia del locale nato nel 1961 col nome di The Mocambo, e all’epoca vi suonarono anche i Dire Straits - now look at them yo-yos: si passa da un discorso all’altro, da un gruppo all’altro e da un genere musicale all’altro seguendo il filo conduttore di una canzone, dei suoi sviluppi e della sua storia - Joe Jackson comunque. Nel settembre 1978 esce il suo primo singolo: Is She Really Going Out With Him? (Oh My Golly, potrebbe essere una risposta, quella dei Pixies, avvicinando un altro discorso new wave - ma quando la New Wave sarà genere consolidato negli anni ottanta, in questo caso, nel caso dei Pixies, si parlerà di Alternative Rock Music). Il suo primo disco è del 1979. Il titolo è Look Sharp. L’ultima traccia è Got The Time, rifatta dagli Anthrax su Persistence Of Time del 21 agosto 1990 (ci sarà subito dopo il tour coi Public Enemy), ma gli Anthrax avevano già provato a incrociare le strade musicali di Joe Jackson con I’M The Man, nel 1987, titolo anche del secondo disco dello stesso Joe Jackson; e in tutti i casi, proprio tornando agli ambienti musicali di Joe Jackson, si tratta di roba da club, CBGB o pub rock bands inglesi che siano, qualcosa quindi più da ascolto e meditazione, considerando i generi da balrooms, whisky a go-go o da disco-clubs, preparati dall’ascolto di musica da dj, come nel caso della Northern Soul ascoltata prima su vinile (pionieristici della diffusione e dell’assimilazione i clubs di Manchester) e poi ripresa a modo loro e al loro inizio da gruppi tipo Beatles o Rolling Stones. Ma qui ci si infila in un tema che a svolgerlo bene, bisognerebbe rileggersi tutti i giornali a tema dell’epoca e stilare tutte le note del caso. Comunque il discorso è grosso modo quello della New Wave, fatto di testi complessi, riflessioni incerte, oniriche, a differenza di quei lampi di lucidità estrema messi chiaramente per iscritto su The Wall (dentro ci sono i più formidabili elementi per costruire un perfetto ambiente tecnicamente New Wave). E comunque il discorso si chiude dicendo che, come punti di riferimento, considerando tutto, due sono le più grandi new wave rock bands riconosciute a livello mondiale: Talking Heads e Depeche Mode. E calcolate queste coordinate i Matt Bianco salgono sul palco del Blue Note Milano. Gli Smiths sono molto lontani, e in genere lo è tutto l’ambiente di riferimento da canzone breve New Wave anche posteriore come nel caso degli Eurythmics o degli Everything But The Girls. E a parte qualche breve contatto, di cui si diceva all’inizio, con un certo classy synth-pop, i Matt Bianco si staccano immediatamente dalla scena di riferimento e cominciano un proprio studio sulla musica; lasciandosi andare in lunghi innamoramenti col suono, gli strumenti musicali, e la ricerca melodica più scanzonata, senza mai affondare il colpo verso spazi particolarmente insoliti o invadenti nei confronti del perimetro di uno standard sempre molto melodico, ascoltabile e facile, intuitivo. Per cui dopo la vivace introduzione alle musiche del gruppo, si comincia a entrare nel vivo con Good Times e Hi-Fi Bossa Nova, Don’t Blame It On That Girl, Wap Bam Boogie, Whose Side Are You On?, delineando il percorso che porta alla disgregazione di quel genere di musica sofisticata di inizio anni settanta - da Brian Ferry, Brian Eno, David Bowie, Lou Reed, da cui probabilmente parte l’idea di new wave, e moltissimi altri - oltre il quale rimangono tracce di un nuovo jazz molto vintage, con molti riferimenti cablati in elettronico all’ingenuità degli anni cinquanta, e tanta voglia di uscire dagli schemi spontaneizzando al massimo ogni dettaglio musicale. I Matt Bianco oggi sono questa cosa quà. Raccolgono in maniera completa questo tipo di evoluzione musicale, arrivando a qualcosa di molto più classico con libere proposte live.


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