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No impact man (DVD)

Pubblicato il 6 agosto 2012 da Alessandro Izzi


No impact man (DVD)

Si può essere ecologicamente corretti vivendo nel cuore della Grande Mela? Si può sperare che le proprie azioni non abbiano un qualche tipo di ripercussione sul mondo circostante?
Colin Beavan sembra convinto di si. Così, dopo aver annunciato in una diretta televisiva che per un anno intero condurrà una vita ad impatto ambientale zero, si dà da fare sul serio sotto l’occhio vigile di una telecamera che ne documenta le gesta per le future generazioni.
Condurre una vita senza ripercussioni sensibili sull’ambiente implica, inutile sottolinearlo, una serie di rinunce anche importanti che non possono non suonare strane in quella che è forse la città simbolo del capitalismo occidentale. Niente più macchina, ad esempio, visto l’alto tasso di inquinamento che essa produce. Ma neanche più mezzi pubblici, taxi o motori che vanno sostituiti dalla più ecologica bicicletta o dalle più sane passeggiate. Niente più ascensore, neanche se la meta è l’ultimo di centocinquanta piani. Niente più caffè (prodotto troppo lontano e, quindi, obbligato ad un lungo viaggio per arrivare sulle tavole americane), niente più shopper e neanche TV o corrente elettrica.
Pensare che Colin Beaven (che porta con sé a carico moglie e figlia piccola nel nuovo corso di vita) diventi una sorta di Robinson Crusoe in un’isola selvaggia nel cuore di Manhattan sarebbe, però, sostanzialmente errato. Il brillante ecologista, presto inviso da tutti gli amici perché non usa più frigorifero e non si potrebbe più giurare sulla freschezza delle sue uova, infatti, si lascia aperta qualche finestra tecnologica non proprio ad impatto zero. Ad esempio il suo portatile funziona ed è connesso ad Internet per far sì che egli possa quotidianamente aggiornare il blog nel quale racconta le meraviglie del compostaggio.
Se ci mettessimo a rimarcare le contraddizioni della scelta ecologica di Beaven faremmo in fondo il suo gioco. Dire, come alcuni hanno fatto, che andare in bicicletta non risolve sino in fondo il problema dal momento che quella bicicletta non è stata prodotta ad impatto zero (come non lo sono le scarpe che si indossa quando si va a piedi), non centra il nocciolo del problema.
Colin Beaven cerca, in fondo, la provocazione. E questa provocazione è filmata, passo passo, da due registi che usano la corrente elettrica per filmare la famiglia mentre cena a lume di candela e che hanno bisogno della tecnologia per combatterla sul suo stesso terreno.
L’ambiguità è il pane di operazioni di questo tipo che non cercano tanto la conversione del pubblico, quanto la possibilità di aprire spazi di dibattito, di dimostrare che una vita diversa, magari non proprio quella ad impatto zero propugnata con convizione da Beavan, è possibile.
L’ambiguità è il pane su cui Colin versa sale a profusione, sperando che faccia male a quegli occidentali che lo mangiano non consapevoli del fatto che a noi tutti sanguinano le gengive. Il problema dei due registi, Laura Gabbert e Justin Schein, è che non sanno abbastanza cavalcare l’onda di questa ambiguità e consegnano al proprio pubblico un prodotto meno dirompente di quanto non sarebbe stato lecito aspettarsi.
Peccato: le premesse erano ben altrimenti promettenti.

La qualità audio- video

Discreto sotto il profilo video (il documentario alterna riprese in ambienti e condizioni di luce spesso precarie che non era facile comprimere nel modo più giusto), il DVD ha il suo punto di forza, forse, nella resa dei colori.
Buono l’audio nella doppia traccia italiano e inglese (canonico, ma pulito 2.0). Da preferirsi quella originale.

Extra

Carino il libro di interviste (più un opuscolo in verità), mentre il cortometraggio a sorpresa lascia un poco più perplessi soprattutto in considerazione del fatto che ha ben poco a che vedere col documentario di cui dovrebbe essere un corollario.


(No impact man); Regia: Laura Gabbert, Justin Schein; genere: documentario; distribuzione dvd: mt0.
formato video: 16/9; audio: Italiano e Inglese Dolby digital 2.0; sottotitoli: assenti

Extra: 1) Cortometraggio a sorpresa 2) Libro di 36 pagine a cura di Daniel Tarozzi: No impact man


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