Notizie degli scavi

Nel 1962 Emidio Greco si ritrova tra le mani un romanzo di Lucentini, Notizie dagli scavi. Folgorato dalla lettura, Greco scrive subito una sceneggiatura destinata a rimanere su carta per sino ad oggi. E dopo quarantesette anni ecco finalmente il film, che si avvale dell’interpretazione dell’ottimo Battiston e di Ambra Angiolini. “Il Professore” è un ingenuo ed estremamente infantile quarantenne di corporatura abbondante, che in cambio di vitto e alloggio presta servizio e fa delle commissioni per la così detta Signora, maitresse di una casa di appuntamenti dove albergano Gina e Wanda, le due prostitute di turno che abitano e lavorano nell’appartamento. Prima di loro ricoprivano lo stesso ruolo Lea e la Marchesa, le quali, in un periodo precedente avevano lasciato la casa per gestire liberamente le loro professioni, pur essendo legate tra loro da un rapporto d’amore saffico. Lea però, intenzionata a cambiare vita e ad abbandonare l’amante, si mette in contatto con il Professore, affinché egli si rechi in ospedale a offrire il suo sostegno alla Marchesa, reduce da un tentativo di suicidio. È attraverso il professore che la Marchesa si scopre alla ricerca di un’ingenuità e di una purezza che sente di aver perso, ed è nel suo rapporto con questo adulto-bambino che prova a rintracciare l’autenticità in una relazione che non si basi necessariamente su un interesse di carattere materiale.
Notizie degli scavi rifiuta l’isteria che anima tanto cinema contemporaneo, come lo stesso Greco sostiene, aggiungendo che «ci sono autori ossessionati dal ritmo e terrorizzati dell’idea che il pubblico si annoi». La sua macchina da presa si ferma sugli ambienti, sulle azioni dei personaggi, sui loro volti in lunghe inquadrature accompagnate dai pacati dialoghi sul nulla di questi emarginati. Il vuoto esistenziale delle loro vite prende forma in una rappresentazione cinematografica che non sembra trovare riscontro nell’idea contemporanea che si può avere della vita di una o più prostitute. Queste ragazze sono semplici, si vestono e muovono con un’eleganza d’altri tempi. Non indossano ridottissime minigonne paillettate, o tacchi altissimi che si avvinghiano ai piedi in nastri e fibbie sadomaso, o lunghe ed innaturali unghie in plastica. I loro seni sono naturali e mai ostentati, così come naturali sono le loro labbra e in generale i loro visi, mai volgari o eccessivamente truccati.
Notizie degli scavi è un film che ricerca e trova una poetica del quotidiano che sembra essere ormai smarrita, tanto nel cinema, quanto, soprattutto, nella realtà (di cui il cinema è lo specchio). Se è nel morboso o nell’inquietante che i registi contemporanei trovano una dimensione artistica e poetica di alto livello, Greco restituisce la poesia a dei personaggi ai margini della società, le cui vite, seppur tragiche, sono ancora dignitose. È per questo che è positivo il carattere anacronistico del lungometraggio, perché pur parlando con estrema delicatezza di un tema molto dibattuto in questi anni, come la prostituzione, non è incentrato sull’attualità, pur riuscendo ad essere attuale. L’assoluta assenza di volgarità in Notizie dagli scavi, invita con naturalezza a fare un confronto con un’epoca molto recente, e a prendere coscienza di quanto i (mal)costumi italiani siano radicalmente cambiati nel giro di un ventennio. L’emotività dei protagonisti, la fragilità che tentano disperatamente di nascondere, il pudore del regista, che evoca senza mai mostrare o scoprire un corpo, pur mettendo a nudo i personaggi, ricordano com’era la vita prima che youporn diventasse un’importante fonte d’ispirazione dell’immaginario sessuale degli italiani. Un’epoca dove l’ingenuità poteva essere addirittura poetica.
(tratto dall’omonimo romanzo di Franco Lucentini) Regia: Emidio Greco:; sceneggiatura: Emidio Greco:; fotografia: Francesco Di Giacomo:; scenografia: Marcello Di Carlo:; montaggio: Bruno Sarandrea:; musica: Luis Bacalov:; interpreti: il professore (Giuseppe Battiston), la marchesa (Ambra Angiolini), la signora (Iaia Forte), Lea (Giorgia Salari), Gina (Anna Paola Vellaccio), Wanda (Francesca Fava):; produzione: La Fabbrichetta:; distribuzione: Movimento Film con la collaborazione di Rai Cinema e il supporto di Roma Lazio Filmcommission:; origine; Italia:; durata: 90’:.
