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Venezia 74 - Ryuichi Sakamoto: Coda

Pubblicato il 8 settembre 2017 da Monia Manzo

VOTO:

Venezia 74 - Ryuichi Sakamoto: Coda

Ryuichi Sakamoto: Coda, Il documentario firmato da Stephen Nomura Schieble e inserito nella sezione “Fuori Concorso”, è un fedelissimo e pregevole ritratto di uno dei più geniali compositori e musicisti del mondo orientale e del cinema di sempre.
Il progetto di Schible prende avvio nel 2012, quando lo tsunami e il disastro nella centrale di Fukushima sovvertono per sempre gli equilibri della società giapponese. Sakamoto, da allora, è impegnato nello schieramento di quanti chiedono di abbandonare l’energia nucleare e i suoi pericoli per salvaguardare l’ambiente, tanto provato da quella tragedia. “Fukushima ha scatenato in me un senso di colpa, perché mi sono reso conto che fino a quel momento non avevo prestato sufficiente attenzione alla natura, soprattutto nella sua dimensione sonora” racconta Sakamoto. “Siamo circondati di suoni, ma raramente riusciamo a percepirli come musica”.
La bellezza del lavoro diretto dal regista nippoamericano è la finezza e la delicatezza con cui ritrae l’immagine di Sakamoto, un uomo sempre leggero nella propria pienezza, avvolto da un’aura di quasi sacralità, grazie alla musica e al suo carisma.
Ciò che colpisce maggiormente di questo ritratto è che nonostante la forza dell’artista sia sempre molto presente, il Sakamoto persona non sparisce mai, anzi accompagna con grazia qualsiasi idea o discorso, rendendoci l’immagine che tutti avremmo voluto.
In fin dei conti come non aspettarsi una profondità simile da chi ha composto non musica, ma dei veri e propri capolavori che si concedono, come colonne sonore ad altrettanto geniali opere, come i film di Bertolucci, “Il tè nel deserto”, “L’ultimo imperatore” oppure Furyo di Nagisa Ôshima, un film cult grazie alla magnetica presenza dell’immenso e mai dimenticato David Bowie.
È proprio in Furyio del 1983, in cui Sakamoto veste anche i panni di attore, oltretutto tra i principali del film,-quando pose come condizione per accettare il lavoro, quella di scrivere anche le musiche del film- che potremmo già intuire l’umanità e versatilità di questo artista il quale oggi dimostra di non avere timore di parlare nemmeno della malattia, che lo afflitto fino a poco tempo fa e che potrebbe tornare da un momento all’altro. Ci commuovono le sue parole sincere, composte, di una profondità autentica, con cui dichiara di voler riuscire a dire ancora molto in musica Siamo assolutamente convinti che possa farcela ancora ad incantarci, non è un caso che stia già scrivendo le musiche per il prossimo film del premio Oscar e amico Inarritû.


CAST & CREDITS

(Ryuichi Sakamoto: Coda) Regia:Stephen Nomura; fotografia: Tom Richmond, Neo Sora; montaggio: Hisayo Kushida ; musica: Stephen Nomura interpreti: produzione: Stephen Nomura Schieble ; origine: Giappone ; durata:100’


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