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Pollo alle prugne

Pubblicato il 6 aprile 2012 da Giovanna D’Ignazio


Pollo alle prugne

Il favoloso mondo della Satrapi e di Paronnaud sembra una versione dark di quello che fa da scenario alla Amelié di Jean-Pierre Jeunet, senza perdere quella visionarietà ingenua che chi ama il genere definisce romantica e poetica, mentre chi lo odia melensa e sdolcinata. I registi di Persepolis ambientano alla fine degli anni cinquanta la depressione del musicista Nasser Alì Khan, che desidera la morte quando, dopo un litigio con la moglie, questa manda in frantumi il suo amato violino. Dopo aver preso in considerazione la possibilità del suicidio, non trovando alcun metodo adatto alla sua sensibilità, decide semplicemente di aspettare la morte nel suo letto, e questa lo raggiungerà dopo otto giorni di attesa. Il lungometraggio è diviso dunque in otto parti (ognuna dedicata ad un giorno), attraverso le quali il ricordo dei momenti più significativi della vita del protagonista si materializza sullo schermo.

Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, nonostante il successo di Persepolis, hanno deciso di non realizzare un film d’animazione, ma un lungometraggio interpretato da bravi attori, che oltre al già citato Il favoloso mondo di Amelié, evoca, soprattutto per lo stile degli effetti speciali, Big fish di Tim Burton, alla cui influenza forse si devono anche le atmosfere buie e cupe che dominano gran parte della messa in scena. Pollo alle prugne è un film che non consente mezze misure: o incanta o lascia inorriditi; ma sicuramente è una favola delicata e malinconica, che non rinuncia a dei momenti di simpatica irriverenza. Una seconda opera che rappresenta un cambiamento importante e lascia la curiosità di scoprire cosa ne sarà in futuro della carriera di questa coppia di registi.

Che possa piacere o meno Pollo alle prugne è una fantasmagoria cinematografica che si avvale di una bella fotografia, di ottimi effetti speciali e non rinuncia ad un inserto animato che rimanda al precedente successo della Satrapi e di Paronnaud.


CAST & CREDITS

(Poulet aux prunes) Regia e sceneggiatura: Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud; fotografia: Christophe Beaucarne; montaggio: Stéphane Roche; musica: Olivier Bernet; interpreti: Isabella Rossellini (madre di Nasser Ali), Golshifteh Farahani (Irane), Maria De Medeiros (Faranguisse), Mathieu Amalric (Nasser Ali), Chiara Mastroianni (Lili adulta), Jamel Debbouze (Houchang), Edouard Baer (Azrael), Eric Caravaca (Cyrus); produzione: uFilm, Celluloid Dreams Productions, Studio Babelsberg, TheManipulators; distribuzione: Officine Ubu; origine: Francia/Germania; durata: 90’.


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