Parker

Tra i più prolifici scrittori di polizieschi d’azione, Donald E.Westlake utilizzò vari pseudonimi nella sua lunga carriera letteraria: sotto quello di Richard Stark, nel 1963 diede vita al personaggio di Parker - rapinatore determinato ed efficiente ma votato ad un rigido codice etico – che da allora fu il protagonista di ben 24 romanzi da cui furono tratte nel tempo 7 trasposizioni cinematografiche (tra queste, Senza un attimo di tregua del 1967, di John Boorman con Lee Marvin, e Payback – La rivincita di Porter del 1999, con Mel Gibson). Per questo ottavo adattamento per lo schermo – Parker - la produzione ha deciso di affidare la regia ad un solido professionista come Taylor Hackford, la cui attività è impreziosita da cult come Ufficiale e gentiluomo e L’avvocato del diavolo, nonché da Ray, nominato agli Oscar nel 2005 come miglior film e miglior regia. Pur potendo contare su un budget certamente non esiguo (35 mln di dollari), Hackford non riesce tuttavia a conferire un’impronta decisa e caratterizzata al suo lavoro, mostrandosi non completamente a suo agio con un genere, come l’action, che si basa sull’energia, sulla vitalità, sul ritmo. Di conseguenza, il film finisce per non soddisfare pienamente il suo principale target di pubblico, quello amante dell’azione frenetica e delle sequenze adrenaliniche; più in generale, comunque, la pellicola evidenzia alcuni rilevanti punti deboli che ne abbassano drasticamente la capacità di coinvolgimento, come l’ampia scontatezza di molti snodi narrativi e la grossa difficoltà di alimentare una reale tensione.
Dotato di grandi capacità di pianificazione e di un’abbondante dose di sangue freddo, Parker (Jason Statham) svolge le sue attività criminose ispirandosi a poche ma precise regole morali: ruba soltanto a chi possiede tanto, cerca di usare meno possibile metodi violenti ed uccide solo se assolutamente necessario. Quando entra in conflitto con una banda di malavitosi, deve inizialmente soccombere e viene creduto morto; da quel momento, però, sarà implacabile coi suoi nemici e realizzerà un elaborato piano per vendicarsi. Nello scenario sfarzoso di Palm Beach, Parker si fingerà un ricco texano in cerca di casa e troverà la collaborazione di Leslie (Jennifer Lopez), un affascinante agente immobiliare; riuscirà a mandare all’aria un colpo milionario della gang rivale e ad accumulare un corposo bottino.
Basandosi sul diciannovesimo romanzo con Parker protagonista – Flashfire: fuoco a volontà - John J. McLaughlin realizza una sceneggiatura insolitamente fiacca, che non riesce ad alimentare la giusta tensione né a tratteggiare in modo convincente i personaggi, che non risultano quindi in grado di catturare simpatia ed interesse. Nella messa in scena, poi, il valore aggiunto apportato dal regista non si rivela particolarmente elevato, non compensando così i problemi generati dalla scarsa efficacia dello script; Hackford, infatti, non confeziona sequenze dal forte impatto visivo né riesce a conferire alla narrazione il giusto ritmo, limitandosi ad un compitino tecnicamente ineccepibile ma poco ispirato. Alla fine, Parker non emoziona e non coinvolge, finendo per configurarsi come un prodotto piuttosto anonimo e privo di mordente, che non riserva particolari sorprese nelle sue quasi due ore di durata.
Con la sua corposa presenza scenica, Jason Statham si conferma peraltro come uno degli interpreti più iconici del cinema action, così carismatico e convincente nel suo ruolo da duro dal cuore buono e perfettamente a suo agio nelle scene più “muscolari”; anche il resto del cast appare adeguato e ben assortito, con Jennifer Lopez ad elargire fascino e curve e Nick Nolte, pur se molto provato a livello fisico, ad offrire una breve ma buona prova recitativa. Nel suo complesso, però, Parker non riesce mai a decollare e se si esclude qualche sequenza spettacolare – come una rocambolesca scazzottata in un hotel od il “redde rationem” finale – non possiede i requisiti adatti per restare a lungo nella memoria degli amanti del genere.
(Parker) Regia: Taylor Hackford; sceneggiatura: John J. McLaughlin; fotografia: J. Michael Muro; montaggio: Mark Warner; musica: David Buckley; scenografia: Missy Stewart; interpreti: Jason Statham, Jennifer Lopez; produzione: Incentive Filmed Entertainment, Sierra Pictures, Alexander/Mitchell Productions, Current Entertainment, Sidney Kimmel Entertainment; distribuzione: Indie Pictures; origine: Usa; durata: 118’.
