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Planes 2 – Missione antincendio

Pubblicato il 25 agosto 2014 da Francesca Polici
VOTO:


Planes 2 – Missione antincendio

Dopo lo straordinario successo di Planes, spin-off del riuscitissimo Cars, il sequel Planes 2 – Missione antincendio è pronto ad occupare le sale italiane. Questa volta però con un veterano della Disney dietro la macchina da presa, Roberts Gannaway, che vanta alle spalle una lunga carriera come autore, produttore e regista nella casa di produzione più famosa al mondo. E, a dirla tutta, il cambio di mano si avverte, eccome, nella pellicola. Se Planes puntava ad un pubblico giovanissimo con i suoi turbini di colore ed un 3D spettacolare – pur non rinunciando ai soliti moralismi e sentimentalismi tanto cari alla Disney – il suo sequel è rivolto ad un pubblico più largo, fondendo con maggiore maestria l’ironia e la fantasia a tematiche fortemente sociali. Il film infatti, pur mantenendo quei caratteri tipici del suo marchio, riesce a compiere quel salto che mancava al primo episodio.

Avevamo lasciato il simpatico Dusty, ex aereo agricolo che sognava di diventare un aereo di competizione, alle prese con il suo frastagliato percorso portato a termine con grande coraggio. Grazie alla sua determinazione, infatti, Dusty era riuscito a superare i suoi limiti fisici e ad elevarsi ad alta quota, divenendo un campione indiscusso dell’aviazione. Ma le peripezie avventurose che non mancano mai, costringono il nostro protagonista a reinventarsi totalmente, diventando così un aereo cisterna utilizzato per spegnere gli incendi.

Inutile dilungarsi sulle odissee che coinvolgono il nostro personaggio al fianco degli immancabili amici – come il divertente Blade e il vecchio Mayday –, ciò che risulta certamente più interessante ed innovativo è infatti la finezza della parabola raccontata. Dusty, nel suo reinventarsi, decide di passare dall’individualismo assoluto, cui lo costringeva il suo ruolo precedente, alla collettività e l’altruismo. Caratteri di cui la costruzione del suo personaggio è pregno. Non è forse casuale che in un momento di crisi, non solo economica quanto etica e morale, un personaggio – seppur di fantasia – per ricostruirsi una sua identità, decida di ripartire dagli altri, così come, forse, che il cattivo del film sia un Suv. Certo, rimane un film d’animazione della Disney e come tale non mancano i voli incredibili o le avventure a tinte vivaci, ma il tocco di una mano più matura e certamente più sensibile al sociale è evidente. Non si può certo definire Planes un film non riuscito, ma il suo sequel è senza dubbio un prodotto che si lascia apprezzare maggiormente da un pubblico più variegato.


CAST & CREDITS

(Planes: Fire and Rescue); Regia: Roberts Gannaway; sceneggiatura: Jeffrey M. Howard; montaggio: Dan Molina; musica: Mark Mancina; voci versione originale: Dane Cook, Ed Harris, Julie Bowen, Hal Holbrook, Teri Hatcher, Stasy Keach, Wes Study, Regina King; distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia; origine: Usa, 2014; durata: 83’


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