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Presentazione del 60° Festival del Cinema di Locarno

Pubblicato il 20 giugno 2007 da Gaetano Maiorino


Presentazione del 60° Festival del Cinema di Locarno

Inizia a prendere forma l’edizione numero 60 del Festival Internazionale del Cinema di Locarno. Martedì 19 giugno è stata presentata la manifestazione internazionale, che si terrà dal 1 all’11 agosto 2007, nella cittadina in riva al lago Maggiore. Per festeggiare il 60° compleanno, il festival, coetaneo di quello di Cannes e tra i più importanti in tutto il mondo per quel che riguarda il cinema d’autore, ritorna sulla propria storia consacrando se stesso e i registi che l’hanno reso celebre con la retrospettiva intitolata Retour à Locarno. Saranno protagonisti della prestigiosa iniziativa i cineasti scoperti a Locarno che sono diventati dei maestri nel corso degli anni. Una retrospettiva a loro dedicata permetterà di far confrontare il giovane pubblico del festival di oggi, con i cineasti di ieri che da giovani sono stati in concorso al manifestazione svizzera e la cui carriera è stata fortemente segnata dal loro passaggio alla kermesse.
A conferma del forte legame tra il festival del Canton Ticino e la vicina Italia, tra i registi attesi e sicuramente presenti ci saranno Marco Bellocchio e Marco Tullio Giordana. Ma Locarno è un festival di respiro mondiale e non mancheranno esponenti della cinematografia dell’est europeo come Istvan Szabò, o di quella latino-americana come Raul Ruiz.

A dare corpo al Festival, c’è, come sempre, il Concorso Internazionale, il cui programma ufficiale sarà presentato attorno alla metà di luglio. Si conoscono, tuttavia, alcuni nomi importanti che faranno parte della giuria della competizione. Saranno sicuramente tra gli arbitri della gara il regista cinese Jia Zhang-ke, Leone d’oro a Venezia nel 2006 con Still life, e Saverio Costanzo autore italiano Pardo d’Oro a Locarno nel 2004 con Private. Confermata anche la presenza di Marc Olivier Wahler, Nuria Vidal, giornalista e storica del cinema spagnola e Diego Lerman, Pardo d’Argento nel 2002 con Tan de repente. Da non dimenticare, la sezione dedicata ai giovani talenti. I pardi di domani è la sezione dei cortometraggi che, inaugurata nel 1991, quest’anno subirà una completa rivoluzione proponendo una versione differente dalle precedenti. Se prima la competizione per i corti assegnava due premi, uno alle produzioni svizzere recenti e il secondo riservato a opere monografiche dedicate a una regione geografica o culturale non elvetica, di cui si proponeva anche una retrospettiva, nella edizione 2007 ci sarà un vero e proprio concorso internazionale. Niente più barriere: il premio ai giovani autori diventa a tutti gli effetti un premio alla creatività, dedicato a coloro che non hanno ancora realizzato lungometraggi.

Da ricordare anche la sezione Open Doors, il laboratorio di co-produzione del Festival Internazionale di Locarno organizzato con il sostegno della Direzione dello sviluppo e della Cooperazione della Svizzera. L’organizzazione fa sapere di aver ricevuto adesioni record: 121 progetti registrati, provenienti soprattutto dal medio oriente. Ne verranno selezionati una decina dagli esperti della giuria dedicata, e registi e produttori saranno invitati a partecipare alla Open Doors Factory, workshop il cui obiettivo è aiutare a trovare dei partner per realizzare in il film proprio film.
Per concludere, la rassegna cinematografica premia con il Pardo d’onore il cineasta taiwanese Hou Hsiao- hsien. In competizione a Locarno nel 1985, Hsiao-Hsien ha partecipato al concorso anche in altre due occasioni. Sebbene non abbia ottenuto mai il Pardo d’Oro, il regista del recente Ballon Rouge sarà insignito del riconoscimento perché, come ricorda Frédéric Marie, direttore artistico del festival, Locarno intende celebrare uno dei principali registi della nouvelle vague taiwanese degli anni ’80, che si è imposto come un maestro incontestato della 7° arte.
Prima di lui, nei venti anni di vita del Pardo d’Onore, sono stati premiati autori del calibro di Jaques Rivette, Manoel de Oliveira, Samuel Fuller, Jean-Luc Godard, Bernardo Bertolucci, Ermanno Olmi, Wim Wenders e, l’anno scorso, Aleksandr Sokurov: veri maestri del cinema mondiale.


CAST & CREDITS

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