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PRESENTAZIONE DELLA PRIMA EDIZONE DELLA FESTA INTERNAZIONALE DI CINEMA DI ROMA, 13-21 OTTOBRE 2006. SALA SINOPOLI AUDITORIUM -ROMA-

Pubblicato il 26 settembre 2006 da Carlo Dutto


PRESENTAZIONE DELLA PRIMA EDIZONE DELLA FESTA INTERNAZIONALE DI CINEMA DI ROMA, 13-21 OTTOBRE 2006. SALA SINOPOLI AUDITORIUM -ROMA-

Si profila una pioggia di star per la prima edizione della Festa internazionale del cinema di Roma. Nicole Kidman, Harrison Ford, Harvey Keitel, Richard Gere, Viggo Mortensen, Daniel Auteil e l’onnipresente Monica Bellucci, quindi Mira Nair, Leonardo Di Caprio, ma soprattutto Sean Connery e il grande Martin Scorsese animeranno la movida romana nel prossimo mese di ottobre per la prima edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma. La presentazione nell’aula Sinopoli dell’Auditorium, dirimpettaio del Villaggio Olimpico, ha messo in evidenza il carattere estremamente glamourous che caratterizzerà questo primo grande festival capitolino, a partire dal prossimo 13 ottobre e si concluderà il 21 ottobre con una festa musicale con Jovanotti come dj d’eccezione. Un festival che non ha dovuto combattere troppo, almeno nelle parole del direttore Bettini, contro la preselezione veneziana (‘abbiamo solo combattuto per avere Black Dahlia, nulla più’), un festival che parte dalla semantica della parola Festa, come ‘condivisione del cinema con gli autori’ per imporre un carattere meno austero e meno apparentemente elitario, una caratteristica popolare più volte sottolineata durante la presentazione.

Numerose le sezioni del Festival, ecco le principali:

SEZIONE IN CONCORSO/FUORI CONCORSO

Sedici in tutto i film in concorso e fuori concorso, che saranno giudicati dalla giuria popolare composta da 500 comuni cittadini supervisionati dall’occhio critico del decano delle giurie Ettore Scola.
Opere assolutamente inedite, tre delle quali italiane, dall’ultimo film di Cristina Comencini, A casa nostra, vite governate dal denaro nella Milano contemporanea, con Valeria Golino, Luca Zingaretti e Giuseppe Battiston. Quindi il documentario di Davide Ferrario, che accompagnato dallo scrittore Belpoliti, ripercorre il viaggio di ritorno di Primo Levi dal campo di sterminio di Auschwitz, già ripercorso da Rosi ne La tregua. Da segnalare il ritorno di un autore molto amato in Italia, Otar Iosseliani, con Jardins en automne, che vede un ruolo inedito femminile affidato a Michel Piccoli (avete letto bene!). Inoltre, film da Hong Kong che affrontano il rapporto padre-figlio (Fu Zi, di Patrick Tam), una storia moderna iraniana, per la seconda regia di Niki Karimi; la storia di un gioco da tavolo in The Go Master del cinese Tian Zhuangzhuang (un nuovo scioglilingua che metterà in crisi giurati e giornalisti) e infine il viaggio in Armenia di un malato terminale nel nuovo lavoro del francese Robert Guediguian.

SEZIONE PREMIERE

Una sezione, secondo le parole della sfavillante curatrice Piera Dettasis, ‘ad alto tasso di star’, che presenta in anteprima Fur, del regista Steven Shainberg, con l’australiana diva Nicole nei panni della fotografa americana Diane Arbus. Quindi il nuovo film di Lasse Hallstrom, L’imbroglio, sulla finta autobiografia di Howard Hughes architettata da quel genio Clifford Irving, già protagonista di F for Fake del maestro Welles.
Mira Nair ci presenta una famiglia indiana e il suo traumatico inserimento nella società newyorkese in The namesake. Attesa per The prestige di Christopher Nolan che narra la storia di due illusionisti inglesi di fine Ottocento e della loro rivalità.
La sconosciuta segna invece il ritorno alla regia di Giuseppe Tornatore, quindi Uno su due, di quell’Eugenio Cappuccio rivelazione qualche anno fa con lo spumeggiante Il Caricatore.
E per finire, l’attesissimo N (Io e Napoleone), a firma Paolo Virzì, con Daniel Auteuil, Elio Germano e la diva Bellucci, qui in un ruolo ‘che gioca molto sul suo stereotipo’ (Detassis dixit).

SEZIONE EVENTI SPECIALI

Assolutamente da non perdere il ritorno all’epopea gangsteristica a firma Martin Scorsese, cui verrà dedicata una intera giornata e un incontro con il pubblico (mano ai taccuini...) domenica 15 ottobre alle 15, sala Sinopoli. Si prevedono risse e atti di follia indiscriminata per trovare un centimetro quadro libero. Dopo l’incontro Scorsese presenterà The departed, un film con Leonardo Di Caprio e Matt Damon e Jack Nicholson e Martin Sheen e chi più ne ha più ne metta!
I curatori puntano inoltre sul successo della commedia Borat, di Larry Charles: un giornalista kazakho che si innamora di Pamela Anderson (nell’impegnativo ruolo di sé stessa...), ma la sezione si segnala soprattutto per Viaggio segreto di Roberto Andò, con Alessio Boni ed Emir Kusturica, due fratelli che indagano sulla morte della madre.

SEZIONE EXTRA

Si va dalle opere di videoarte alla satira fantascientifica di Fascisti su Marte, film di marchio Guzzanti, ‘con una insolita voce off che ricorda il linguaggio di Gadda’, sottolineano i curatori.
Ma anche Sorelle, il progetto di Marco Bellocchio realizzato con gli studenti della scuola di Fare Cinema e un ritratto del mito Monicelli sul set del suo nuovo film Rose nel deserto.
Segnaliamo anche il documentario (Premio David 2006) Il bravo gatto prende i topi, di Conversano e Grignaffini, un viaggio nelle aree rurali della Cina.
Antonioni e il suo Chung Kuo sempre nella memoria. La dichiarazione di poetica di Pippo Delbono in Grido, il nuovo film di Zhang Yimou e il ritorno della grandissima documentarista contro Barbara Kopple, su un gruppo country americano che si vergogna d’essere texano come il duce Bush, in Shut Up and Sing.

SEZIONE ALICE NELLA CITTA’

Il cinema nel cinema per spettatori più giovani (perché, poi, solo loro?), in un concorso con giuria junior, in cui si segnala la curiosità della regia di Morgan Freeman, un road-movie, protagonista naturalmente un ragazzino e un ladruncolo in fuga dai servizi sociali.

SEZIONE RETROSPETTIVE

La prima è dedicata a Sean Connery, che ha scelto personalmente pellicole e spezzoni dei suoi film da mostrare e commentare con il pubblico (anche qui, si prevedono resse bibliche) il 13 ottobre in sala Sinopoli alle 17. Quindi una retrospettiva sull’Actor’s Studio, che il curatore Mario Sesti ha spalmato in tre anni di Festival, a partire da questa edizione, in cui (rullo dei tamburi) sarà lo stesso direttore della scuola, Harvey Keitel, a parlare del periodo degli anni ‘40-‘50 della gloriosa scuola di recitazione e vita.

SEZIONE NEW CINEMA NETWORK - EUROPA

In collaborazione con il festival Tribeca, saranno 11 le opere presentate, per un progetto impegnativo che aiuti i giovani registi presentati a trovare i fondi necessari per una sperata opera seconda. Coadiuvati in questo da Gabriele Salvatores, film da tutto il Vecchio Continente, Islanda, Italia (Luciano Melchionna con Gas), Germania, Svezia, Spagna, Stati Uniti (ma non erano solo europei?).

SEZIONE OMAGGI

Omaggi al cinema italiano, a partire dalla mostra di Isabella Rossellini, felicissima in caschetto nero, che ha presentato un cortometraggio ispirato all’insigne padre Roberto, quindi Luchino Visconti, Mario Soldati e il produttore Goffredo Lombardo. Le proiezioni nella sala Teatro Studio dell’Auditorium.

PREMI

Nella sezione concorso, tre soli premi, il Marco Aurelio disegnato da Bulgari, per il Miglior Film, Attore e Attrice. Numerosi i premi collaterali, da quelli di Cinemavvenire a quelli degli sponsor Cult, Blockbuster e 3 Italia.

BONARIE POLEMICHE

Queste di chi scrive, bonarie e non. Primo, ci si chiede come funzionerà il sistema di acquisto biglietti, che a prima vista appare assai confusionario. Bene insistere sulla semantica della nozione di Festa invece che Festival...una festa delle star che incontrano il pubblico, questo sembra di primo impatto il carattere pregnante della manifestazione. Tante star, un diluvio di stelle per bagni di folla oceanici, autografi e flash, tappeti rossi e lustrini. Ottimo, nelle parole di Veltroni, davvero coraggiosa la sfida. Vedremo la qualità dei film se sono, come si è detto durante le sterili polemiche estive, gli ‘scarti’ delle selezioni della Biennale. Veltroni ha parlato di un cinema che non deve essere un ‘panda da salvare’, ma poi l’impressione, dai numerosi discorsi di chi si è avvicendato sul palco della Sala Sinopoli è che il denaro sia il collante di tutto. Il cinema come un veicolo di sviluppo economico, come incentivo economico, come canalizzatore di flusso economico, un concetto di Cultura che è anche e (spesso soprattutto) un fatto economico. Lo hanno sottolineato tutti i maggiori sponsor, da Luigi Abete presidente di Bnl al presidente della camera di commercio. Lo sottolinea senza tante parole il fatto che Finmeccanica (uno dei maggiori produttori italiani di armi), uno dei maggiori sponsor della Festa, presenti un master sulla Tecnologia e Innovazione....

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Per le informazioni sui biglietti, le prevendite i luoghi e gli incontri: www.romacinemafest.org

www.auditorium.org

tel. 06 0606 tel. 06 45496767 tel. 06 45496776


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