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Principessa Mononoke

Pubblicato il 8 maggio 2014 da Raffaella Borgese
VOTO:


Principessa Mononoke

Principessa Mononoke è una storia animata incentrata sull’antica battaglia per la sopravvivenza della natura, un film epico con storie di cavalieri e forze naturali che conquistò gli spettatori giapponesi nell’estate del 1997. In poco tempo superò il film record di incassi nelle sale fino a quel momento : E.T – L’extraterrestre. Il film, diretto dal genio Hayao Miyazaki, tratta problemi universali quali il tentativo degli uomini di vivere in armonia con lo spirito della natura. Tutti i temi cari al regista sono presenti: abitanti di antiche località che cercano di mantenere il loro stile di vita, esseri umani che cercano di sopravvivere in luoghi selvaggi, il conflitto tra ambiente e progresso, la bellezza del mondo animale e la possibilità per il bene e il male di convivere nella stessa persona. La storia prende vita superando i limiti tradizionali sia dell’animazione sia del cinema live – action, grazie alla bellezza degli acquarelli di Miyazaki, a descrizioni del mondo naturale evocative e a personaggi commoventi. Il realismo è ottenuto grazie alla fluidità del movimento dei personaggi e al dinamismo delle scene di azione che permettono di superare i consueti limiti dell’animazione e del cinema live – action. L’ambiente naturale a cui dà vita il regista è fantasioso, ma gli animali, le montagne, i laghi e le praterie corrispondono comunque a criteri estetici realistici.

La scelta è stata di ricorrere sia ai tradizionali frame disegnati a mano da Miyazaki, sia l’animazione realizzata al computer, inoltre per questo film il regista giapponese ha fatto un ampio uso della tecnologia digitale tecnica arricchendo, dunque, il suo lavoro sul piano visivo. Le sequenze high – tech si integrano con quelle disegnate a mano per dare ai personaggi una consistenza umana. Sono stati utilizzati dei nuovi software che possono emulare le pennellate, le linee di contorno e tutte le altre caratteristiche dell’animazione realizzata con i disegni tradizionali, così facendo si è sfruttata la potenzialità della computer grafica ma si è mantenuto nelle immagini l’effetto visivo del disegno fatto a mano. I precedenti film di Miyazaki erano realizzati tutti interamente a mano, ma per questo film avendo usato la più avanzata tecnologia informatica si è ottenuta una maggiore fluidità dei movimenti e un maggior realismo rispetto ai tradizionali anime. Le immagini digitali non compromettono le qualità di Miyazaki di evocare atmosfere e emozioni grazie all’uso nei suoi disegni di ombre e sfumature. La foresta primordiale, mostrata, appare come una presenza viva, intrisa di mistero e tranquillità allo stesso tempo e si ha la sensazione che il regista sia riuscito a catturare qualcosa di realmente esistito in un tempo remoto. Durante la visione conosciamo un insieme di personaggi maschili e femminili ugualmente forti, impegnati a combattere per ciò in cui credono e allo stesso tempo scopriamo la mitologia animista. Miyazaki ha creato una piccola cittadina di frontiera che potrebbe trovarsi ovunque, in un qualsiasi territorio selvaggio e popola il suo villaggio con personaggi che appartengono a gruppi sociali marginali e minoranze oppresse che generalmente non appaiono nei film giapponesi. Traendo spunto dal folklore del suo paese e dalla sua fervida immaginazione dà vita a un insieme di creature della foresta e divinità, alcune come i Kodama hanno radici nei racconti giapponesi, altre prendono spunto dalla letteratura mondiale classica: la ragazza allevata dai lupi che vive nella foresta ricorda sia la leggenda di Romolo e Remo che “Il libro della giungla” di Rudyard Kipling.

Lo scopo di Miyazaki è di rappresentare l’origine dell’insolubile conflitto tra la natura e la moderna civiltà industriale, in questo modo non mette in scena personaggi solo malvagi e eroi senza macchia, perché gli uomini che distruggono l’ambiente non sono poi così cattivi in quanto cercano solo di farcela in un mondo che li ha spinti al limite della sopravvivenza. Così come la principessa e gli dei della foresta non hanno solo nobili intenti perché la lunga battaglia contro gli umani ha indurito i loro cuori, accresciuto la rabbia e li ha divisi tra di loro. Il regista ha dichiarato che il film è adatto a “chiunque abbia finito le scuole elementari”, dopo questo invito non ci sono scuse per non vederlo.


CAST & CREDITS

(Principessa Mononoke) Regia: Hayao Miyazaki; sceneggiatura: Hayao Miyazaki; fotografia: Atsushi Okui; montaggio: Yakeshi Seyama; musica: Joe Hisaishi; personaggi:Ashitaka, San - principessa Mononoke, Madame Eboshi; produzione: Tokuma Shoten, Nippon; distribuzione:Lucky Red; origine: Giappone; durata: 2’15”.


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