Quemar las Naves - Torino Film Festival 2008 - Concorso
E’ un Messico quasi astratto quello che viene mostrato in Quemar las Naves. Non è il Messico di Inarritu o Cuaron, denso dei colori della terra ed abitato da personaggi imprigionati nelle dinamiche sociali del paese centroamericano. I personaggi di questo film navigano in una sorte di limbo personale, in cui sono costretti a fare i conti con se stessi piuttosto che con il mondo che li circonda. Sebastiàn e Helena sono due fratelli adolescenti che vivono un rapporto morboso e che devono curare la madre morente che abita con loro in una casa che cade ormai a pezzi. Lui amante della pittura, lei schiava del suo ego, attraversano il periodo di passaggio alla piena maturità. L’opera però non vuole proporre una visione nostalgica o romantica, pregna di empatia e soggettività, di questo difficile momento di transizione, ma si limita a narrare una storia e le emozioni che la portano avanti, mostrandoci le vicende da diversi punti di vista.
Il regista Francisco Franco racchiude il racconto in un tempo ed un spazio limitati, nei quali gli animi dei due giovani protagonisti vengono scossi da un tragico evento (la morte della madre) e scoprono desideri nascosti in profondità. Il loro rapporto, prima quasi sensuale e potenzialmente incestuoso, diventa sempre più un confronto doloroso tra due caratteri che stanno improvvisamente definendo il loro atteggiamento nei confronti dell’amore, del sesso e dell’amicizia. Sebastian dopo la perdita della madre riesce a cominciare una nuova vita, scopre di essere omosessuale ed esprime i suoi sentimenti nella creatività pittorica; Helena invece è ancora troppo legata al ricordo della madre e non riesce ad allontanare i fantasmi della memoria, a bruciare le navi (quemar las naves) del suo passato.
Giocando sul filo tra dramma e commedia, il film rimane sempre in bilico tra diverse tonalità, passando da momenti di ironia ad altri di profonda tristezza. Il regista tratta con affascinante ed avvolgente grazia i suoi personaggi e dimostra ottime capacità nella costruzione del racconto. Il sapiente uso del montaggio, il sempre azzeccato uso della musica diegetica ed extradiegetica, il ritmo elevato della narrazione sono sicuramente il frutto della sua esperienza nell’arte del videoclip (Francisco Franco ha infatti diretto il video di Còmo sé di Julieta Venegas, la quale è interprete di alcune canzoni della colonna sonora del film).
Il tocco di Franco è semplice ed elegante. Il film diverte, affascina e commuove. Gli attori rendono splendidamente le continue sfumature dei loro personaggi. La nostra speranza è che qualche distributore italiano si renda conto che non si tratta del solito teen-drama vuoto e banale e che porti nelle nostre sale quest’opera così profonda ed emozionante nella sua semplicità.
(Quemar las Naves); Regia: Francisco Franco-Alba; sceneggiatura: Maria Reneé Prudencio, Francisco Franco-Alba; fotografia: Erika Licea; montaggio: Sebastiàn Garza; musica: Alejandro Giacomàn; interpreti: Irene Azuela (Helena), Ánegl Onésimo Nevares (Sebastiàn), Claudette Maillé (Eugenia), Bernardo Benìtez (Juan), Ramòn Valdez (Ismael); produzione: Las Naves Producciones, Estudios Churubusco Azteca S.A.; origine: Messico; durata: 105’.