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Reeker - Tra la Vita e la Morte

Pubblicato il 6 settembre 2008 da Alfonso Mastrantonio


Reeker - Tra la Vita e la Morte

Se si volesse proporre un esempio paradigmatico del peggio che si aggira nelle sale italiane nella stagione estiva, Reeker sarebbe una scelta assolutamente appropriata: graziato in patria da un modesto e risibile hype sollevato da un pubblico di bocca buonissima, il film ha attraversato l’oceano con 3 abbondanti anni di ritardo, dribblando il mercato dell’home video per far da riempitivo nei cinema, con la speranza di richiamare l’attenzione di teenager in cerca di aria condizionata e accessori brividi di paura in questi ultimi giorni di libertà scolastica. Ci si augura non ci caschi nessuno.

Tutto ciò che di buono questo slasher movie sa offrire si esaurisce nei due divertenti e insanguinati minuti che precedono i titoli di testa. Da lì in poi l’unica cosa terrificante rimane lo spreco di profilmico. California del Sud: ennesima macchinata di giovani in preda agli ormoni si avventura nel deserto in cerca di una fantomatica festa. Manco a dirlo, troveranno solo guai: bloccati da un guasto meccanico nel didascalico Halfway Motel, dovranno lottare tra la vita e la morte inseguiti da un losco figuro dal nero mantello che ama maneggiare vari tipi di ferraglia. Con un po’ di fantasia e conoscenza di certi clichè horror, si può intuire da queste righe lo "sconvolgente" colpo di scena.

Veterano dei low-budget horror, Dave Payne fa quasi tutto da solo e non ne imbrocca una: soggetto più che stravisto, sceneggiatura che vorrebbe ostentare un piglio ironico e scanzonato ma non va oltre le battutacce prepuberali su ciechi e masturbazione, regia piatta condita da effetti digitali passabili forse solo per Youtube, colonna sonora insostenibile che a pedanti colpi di synth ci avverte che, proprio in quel punto, siamo pregati di avere paura. Qualche raro gustoso pezzo di macelleria perde sapore in una sconsolante atmosfera da recita delle medie in cui ritmo e tensione latitano e persino le scene con più alto potenziale di suspence e violenza si stemperano in una goffa barzelletta: ne è un esempio la prolissa e risibile scena della morte in bagno della belloccia, che non può certo essere riscattato dal tocco di ironia finale.

In poche parole, una titolo al quale, come detto, si addice al massimo una distribuzione italiana in DVD, se proprio non si vuole negare la scelta ad un pubblico di sfegatati horrorivori dai gusti facili. Per tutti gli altri: l’estate sta finendo, portate pazienza.


CAST & CREDITS

(Reeker) Regia: Dave Payne; soggetto: Dave Payne; sceneggiatura: Dave Payne; fotografia: Mike Mickens; montaggio: Daniel Barone; musiche: Dave Payne; effetti speciali: Monster FX; interpreti: Devon Gummersall (Jack), Tina Illman (Gretchen), Scott Whyte (Trip), Derek Richardon (Nelson), Arielle Kebbel (Cookie) ; produzione: The Institution; distribuzione: Mediafilm; origine: USA 2005; durata: ’90; web info:sito ufficiale .


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