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Ritratto di mio padre - Roma 2010 - Omaggi

Pubblicato il 30 ottobre 2010 da Antonio Valerio Spera


Ritratto di mio padre - Roma 2010 - Omaggi

Di Ugo Tognazzi abbiamo sempre saputo tutto o quasi. La sua dimensione privata era divisa da quella pubblica da un velo il più delle volte trasparente. Tognazzi era un libro aperto, non nascondeva nulla di sé: le sue relazioni extraconiugali, le sue feste casalinghe con gli amici, la sua passione per la cucina, quella per le donne, il suo edonismo, e negli ultimi tempi la sua depressione. Ritratto di mio padre, documentario ed omaggio commosso della figlia Maria Sole, in fondo non ci racconta nulla di nuovo. Attraverso le parole dei figli Ricky e Gianmarco (e anche del suo figlio norvegese Thomas) e degli artisti-amici che hanno lavorato con lui, da Villaggio a Bertolucci, da Monicelli a Scola, da Laura Morante a Valeria Golino e Michele Placido, la regista non vuole svelarci nulla di sorprendente e di nuovo sulla figura del padre, ma solo regalarci un viaggio di un’ora e mezza, immersivo e malinconico, nell’esistenza di un uomo che non ha perso un attimo per vivere pienamente e che purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Lo sguardo commosso e coinvolto di Maria Sole Tognazzi ci catapulta in un’epoca in cui il cinema italiano era vera industria fondata su idee, comunione artistica, amicizia e pura passione, in cui fare spettacolo (teatro, cinema e televisione) era un lavoro socialmente importante e personalmente divertente, in cui Cinecittà era come Hollywood e Torvajanica come Beverly Hills. Quel cinema che oggi non c’è più rivive attraverso i super8 “casalinghi” di Tognazzi, home movies girati dallo stesso attore o dai suoi amici durante gli eventi, le cene, i viaggi da lui organizzati. Ecco dunque passare sullo schermo Raimondo Vianello, Marco Ferreri, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Luciano Salce, colleghi di una vita, ritratti in quegli sprazzi di intimità comune in cui il lavoro diventava magicamente pura amicizia.
Notevole il lavoro di ricerca e selezione del materiale audiovisivo e soprattutto di montaggio. Lo straordinario editing di Walter Fasano mescola alla perfezione il materiale d’archivio televisivo con quello amatoriale e gli spezzoni dei film di cui Tognazzi fu protagonista in un ritmato e piacevole racconto dell’esistenza dell’attore di La grande abbuffata. Apprezzabile allo stesso modo la musica di Sergio Cammeriere, che firma una colonna sonora leggera ed emozionante, come la canzone Sempre, scritta con Gianmarco Tognazzi, che intona nel finale dell’opera
Ritratto di mio padre è l’ultimo caloroso abbraccio di una filmmaker al proprio genitore. E’ il loro ultimo viaggio insieme, un viaggio fatto di ricordi e di amore, da cui esplode un forte sentimento di nostalgia ed il rammarico per tutto ciò che ci sarebbe potuto essere e che mai c’è stato. Un viaggio immaginario in una realtà passata che solo grazie al cinema si poteva intraprendere. Un omaggio necessario a vent’anni esatti dalla scomparsa del grande Ugo, un artista unico, irriverente, versatile che non ha eredi oggi nel nostro cinema.


CAST & CREDITS

(Ritratto di mio padre) Regia: Maria Sole Tognazzi; sceneggiatura: Maria Sole Tognazzi, Manuela Tempesta; fotografia: Marco Montenovi; montaggio: Walter Fasano; musica: Sergio Cammariere; interpreti: Ugo Tognazzi, Gianmarco Tognazzi, Ricky Tognazzi, Bernardo Bertolucci, Pupi Avati, Mario Monicelli, Paolo Villaggio, Laura Morante, Michele Placido; produzione: Ascent Film, Blue Film, La7, Surf Film; origine: Italia; durata: 81‘.


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