Role models

Opera giovanile dai toni accesi e irriverenti, Role models è la nuova offerta che il colosso Universal propone ai sostenitori della teen comedy più estrema. Chiunque abbia ancora negli occhi la saga di American Pie, i pruriti adolescenziali di 40 anni vergine o le scorribande di Road trip e American School, potrà quindi riconoscersi senza troppa fatica nelle situazioni rocambolesche, nel linguaggio sboccato e nei volti simpatici del nuovo film di David Wain. Le componenti essenziali affinché il risultato soddisfi appieno le richieste di questo esigente pubblico ci sono tutte. I produttori Scott Stuber e Mary Parent (insieme al giovane Luke Greenfield) offrono al servizio della causa la loro solida esperienza nel settore, gli autori sono sufficientemente giovani ed ambiziosi per assicurare all’opera quella giusta dose di spregiudicatezza, mentre gli attori principali Paul Rudd e Seann William Scott garantiscono con il loro volto “tipico” la continuità e la riconoscibilità del prodotto di genere. Anche la storia ovviamente risponde a precise e scontate declinazioni. Molto semplice e lineare, essa si basa sulla figura e le vicende di Danny e Wheeler, due giovani ancora immaturi legati da una amicizia che oltrepassa anche le più evidenti differenze caratteriali. Rappresentanti ambulanti di una nota bibita dallo strano colore verde, l’innamorato deluso dal volto imbronciato Danny e il volgare donnaiolo dall’aria infantile Wheeler trascorrono le loro giornate lavorative tentando di convincere schiere di ragazzini maleducati a preferire la loro bevanda energetica alla più comune dose di droga leggera (roba vecchia). Un giorno purtroppo, a causa di una serie di eventi scatenanti, i due vengono arrestati e messi di fronte ad una decisione importante: andare in prigione o effettuare 150 ore di lavoro socialmente utile presso un centro ricreativo per adolescenti. Senza pensarci troppo i due si consegnano alla stramba direttrice del centro che, dopo aver esposto i propri bizzarri metodi, decide di accoppiarli con due dei suoi ospiti più particolari. A Danny viene affidato il sedicenne Augie, ossessionato dai giochi di ruolo ed eterno "bamboccione" insicuro (in famiglia, con la ragazza dei sogni e nel gioco stesso) mentre Wheeler viene accoppiato con il piccolo ma travolgente Ronnie, peste scatenata ed incontenibile rompiscatole. Il film racconta d’ora in poi il percorso delle due nuove coppie di amici, seguendo traiettorie narrative che intrecciano i destini dei quattro protagonisti e mettendo in scena la classica evoluzione comportamentale che porterà tutti e quattro ad esorcizzare definitivamente le rispettive paure, sconfiggere le proprie debolezze e coronare in maniera positiva la loro temporanea convivenza. L’insegnamento unidirezionale d’inizio film si trasforma con il passare del tempo in un transfert reciproco fatto di continui scambi che se da un lato agevola ovviamente la maturazione degli adolescenti, dall’altro (ed ecco il messaggio decisivo del film) permette ai due finti adulti di trarre insegnamenti inaspettati. Il fondamentale passaggio dell’opera di Wain è dedicato proprio alla costruttiva importanza dell’amicizia, un sentimento che gli autori decidono di valorizzare attraverso una sceneggiatura molto più conciliante rispetto alla cattiveria di tante opere passate ed un finale che, oltre ad essere scontato, regala una risoluzione più fiabesca che corrosiva. Un epilogo in cui si attesta in definitiva la natura omnicomprensiva dell’essere umano e la sua predisposizione ad apprendere in qualsiasi era del ciclo vitale. Fatto salvo il senso delicato della seconda parte del film (buonista e gradevole ma non eccelso), c’è da dire che Role models esprime il meglio nella prima parte, dove l’opera sembra essere più libera e spontanea, in cui il cinismo americano spicca sugli altri elementi ed una comicità ficcante intrattiene il pubblico con battute spassose e momenti imbarazzanti (concedendo qualcosa alla solita scurrilità). Il cast ben assortito evidenzia proprio in questa prima parte le capacità dell’inedita coppia di attori Rudd e Scott, anche loro parte di quella schiera di terribili ragazzi della Hollywood recente che, scongiurato il rischio sparizione successivo all’esordio, sembrano ormai confondersi in maniera sempre più sciolta e consapevole con questo tipo di personaggi. A fare la differenza in questo caso è soprattutto la libertà di movimento acquisita dai due attori sul set, una agilità professionale che nell’occasione si coniuga perfettamente con la spontaneità di due compagni di viaggio ancora acerbi ma sorprendentemente coinvolgenti. Il confronto/scontro con i due babies del film regala infatti porzioni di film assolutamente esplosive ed efficaci, capaci però di trainare la visione solo fino al momento fatidico e purtroppo ripetitivo della paralisi narrativa. Fenomeno svilente che ciclicamente torna e che purtroppo contribuisce ad invischiare l’opera di Wain nei reticoli della prevedibilità e della carineria, riducendo l’insieme della stessa ad un coacervo di piacevoli momenti isolati. A dispetto di una sceneggiatura ancora molto lacunosa e di un film non proprio compiuto, è opportuno e doveroso registrare però il decisivo passo in avanti effettuato dal giovane regista Wain rispetto alla pochezza della sua opera d’esordio The Ten. Un film che aveva suscitato non poca irritazione e scetticismo nell’opinione pubblica e che ora viene fortunatamente eclissato da un’opera quanto meno sostenibile come Role models.
(Role models) Regia: David Wain; soggetto: Timothy Dowling, William Blake Herron; sceneggiatura: Paul Rudd, David Wain, Ken Marino, Timothy Dowling; fotografia: Russ T. Alsobrook; montaggio: Erik Kissack; musiche: Craig Wedren; scenografia: Stephen Lineweaver; costumi: Molly Maginnis; interpreti: Seann William Scott (Wheeler), Paul Rudd (Danny), Christopher Mintz-Plasse (Augie), Jane Lynch (Sweeny), Bobb’e J. Thompson (Ronnie), Elizabeth Banks (Beth); produzione: Universal Pictures, Relativity Media, Stuber/Parent; distribuzione: Universal Pictures; origine: USA, Germania; durata: 99’; web info: http://www.rolemodelsmovie.com/.
