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Snowden

Pubblicato il 24 novembre 2016 da Stefano Colagiovanni
VOTO:


Snowden

“Segretezza è sicurezza e sicurezza è vittoria!”
- Corbin O’Bryan

Quando si parla di Edward Snowden, si parla dell’uomo più ricercato al mondo. O, meglio ancora, il più irraggiungibile, perché difatti vive tuttora in Russia, protetto dalla decisione del Parlamento Europeo che chiese di ritirare ogni impugnazione penale a suo sfavore, impedendone l’estradizione, così da considerarlo un difensore internazionale dei diritti umani.

Dopo Citizenfour, diretto da Laura Poitras (Oscar come miglior documentario del 2015), ci pensa Oliver Stone, forse il regista più impegnato politicamente a Hollywood (Platoon, Nato il quattro luglio, JFK – Un caso ancora aperto, Wall Street, World Trade Center), a raccontare in maniera definitiva la vita del geniale informatico ribelle statunitense. Snowden è un film che oscilla tra il biopic nell’accessione più classica del genere e il cinema d’inchiesta, poiché l’azione viene veicolata dallo stesso Edward Snowden in combinazione con una ristretta troupe di giornalisti del britannico The Guardian.

Stone attinge a piene mani da due romanzi d’inchiesta, The Snowden files di Luke Harding e da Time of the octopus di Anatoly Kucherena, costruendo una pellicola dall’incalzante incipit in medias res, dalla durata di poco più di due ore, durante le quali non allenta mai la tensione drammatica; la ricostruzione dei fatti raccontati da Snowden, resi in un lungo flashback a tratti interrotto per consentire ai personaggi di proseguire lungo la direttrice narrativa originaria, si sviluppa in maniera lineare, amplificata da una potenza visiva spesso straniante, contaminata da un continuo gioco di riflessi, luci su schermi, colori sintetici, neon e un’infinità di dettagli cromatici in grado di trasformare il campo visivo in un ambiente a tratti asettico, minimale, ma al contempo coinvolgente e adibito a una totale immedesimazione con il protagonista.

Stavola Oliver Stone non ha alcuna intenzione di schierarsi da una parte o dall’altra, incriminando sia il lascito del governo Bush, sia l’operato di Barack Obama, reo di aver concesso l’autorizzazione all’NSA (l’agenzia di sicurezza nazionale americana) di spiare e raccogliere dati in gran quantità di milioni e milioni di individui in tutto il mondo: Snowden è un film neutralmente apolitico che si focalizza sulla distruttiva gestione del governo americano, irrispettoso nei confronti della privacy dei cittadini di tutto il mondo, attraverso operazioni oscure di infiltrazione e furto di dati sensibili; di pari passo, Stone celebra in maniera reiterata e fuori obiettivo colui che considera l’ultimo eroe del nuovo millennio (interpretato da un Joseph Gordon-Levitt impeccabile, in un ruolo costruito per sottrazione), martire che ha avuto il coraggio di rinunciare agli affetti umani che il governo americano stesso idolatra per poi dissanguare (la famiglia, un lavoro vantaggioso, il benessere e l’indipendenza economica), pur di riconsegnare questi stessi affetti sanati a chi ne è stato derubato inconsapevolmente.
Per questo Snowden assolve il suo compito solo in parte: se da un lato Stone rimane impantanato in una celebrazione eccessivamente referenziale del protagonista, impedendo a quest’ultimo di gonfiare il suo mondo paranoico fino allo spasmo, aspetto che avrebbe innervato maggiore imprevedibilità al film, d’altro canto la struttura documentaristica appare solida, ben articolata e comprensibile. Ma resta un biopic innocuo, che si regge solo ed unicamente sulla forza dei fatti realmente accaduti e raccontati e strappa la sufficienza grazie alla regia navigata di Stone.

A lungo andare la passione per il racconto scema e si rattrappisce. E quel che resta sono soltanto dati e date. E su Internet se ne trovano in ogni angolo.


CAST & CREDITS

(Snowden); Regia: Oliver Stone; sceneggiatura: Oliver Stone, Kieran Fitzgerald; fotografia: Anthony Dod Mantle; montaggio: Alex Marquez, Lee Percy; musica: Craig Armstrong, Adam Peters; interpreti: Joseph Gordon-Levitt, Shailene Woodley, Melissa Leo, Zachary Quinto, Tom Wilkinson, Scott Eastwood, Rhys Ifans, Logan Marshall-Green, Nicolas Cage, Timothy Olyphant, Joely Richardson, Ben Schnetzer; produzione: Endgame Entertainment, KrautPack Entertainment, Onda Entertainment, Sacha Inc., Vendian Entertainment; distribuzione: BiM Distribuzione; origine: U.S.A., Germania; durata: 134’


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