Romeo e Giulietta

Da Broadway al grande schermo. Questa volta non si tratta dell’ennesima trasposizione cinematografica della tragedia shakespeariana, bensì di vero e proprio teatro filmato. Un’operazione coraggiosa da parte di Don Roy King, che distribuisce solo per tre giorni nelle sale italiane l’ultima versione del Romeo e Giulietta messo in scena con grande successo nel prestigioso teatro di Broadway. Da una parte una trovata commerciale, senza dubbio, data anche la presenza nel ruolo del Montecchi del divo Orlando Bloom, dall’altra una scelta interessante che consente al pubblico italiano di vivere le emozioni e provare il sapore delle grandi produzioni teatrali newyorkesi.
Futile e fuori luogo sarebbe giudicare cinematograficamente questo prodotto audiovisivo, perché cinema non è. Ci troviamo infatti di fronte a puro teatro filmato, con un brevissimo prologo che ci introduce all’atmosfera di Broadway attraverso un montaggio di immagini delle strade della grande mela e della platea del teatro in cui viene messa in scena la tragedia.
Una tragedia in questo caso rivista e corretta da David Leveaux che trasla il testo di Shakespeare in un’ambientazione contemporanea, con un Romeo in stile bello e dannato, un po’ Brando un po’ James Dean, con tanto di moto e giacchetta di pelle, e una Giulietta teenager in cerca del suo grande amore. Il risultato è uno Shakespeare contaminato di modernità. La lingua infatti, viene mantenuta intatta per diversi tratti e in altri viene riletta in chiave contemporanea, la poesia è spesso interrotta da momenti di recitazione ironica che tendono a banalizzare un po’ troppo l’opera originaria e la messa in scena risente ovviamente dei tempi dello spettacolo di oggi risultando così eccessivamente statica.
Il prodotto finale quindi, quello che è percepibile attraverso il grande schermo, è una versione di Romeo e Giulietta innovativa, originale e intrigante che però sembra perfettamente consona ad una platea come quella di Broadway. In altre parole, non si tratta di un’opera accostabile, ad esempio, all’ultima grande versione italiana della tragedia scespiriana firmata da Fausto Paravidino e Valerio Binasco, accattivante, volutamente scorretta, intelligentemente trasgressiva per riscrittura e regia, ma piuttosto di uno spettacolo teatrale che risente più dell’influenza delle trasposizioni cinematografiche di Luhrman e Carlei.
(Romeo e Giulietta); Regia: Don Roy King; drammaturgia:William Shakespeare; adattamento e regia teatrale: David Leveaux; costumi: Fabio Toblini; scenografie: Jesse Poleshuck; musica e suono: David Van Tieham; luci: David Weiner; interpreti: Orlando Bloom, Condola Rashad, Brent Carver, Jeyne Houdyshell, Chuck Cooper, Roslyn Ruff, Christian Camargo, Conrad Kemp, Corey Hawkins, Geoffrey Owens, Michael Rudko, Tracy Sallows; produzione: Broadway HD; distribuzione: Microcinema; origine: USA, 2014; durata: 136’.
