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SAW

Pubblicato il 6 gennaio 2005 da Armando Chianese


SAW

Il tutto ha la forma distorta, particolare, degli incubi. Non c’è luce che illumini gli ambienti, non c’è pace che rassicuri i protagonisti e, soprattutto, non c’è posto in cui non possa celarsi lui: il perfido enigmista. Saw (dall’inglese, letteralmente sega) è una pellicola dannatamente riuscita, un thriller a tinte splatter concepito come non se ne vedevano da anni, con una regia perennemente tesa ed allucinata in cui non c’è un attimo di respiro. Raccontarne la trama è come cercare di ricordarsi di un incubo dopo aver finalmente superato lo shock: due uomini si ritrovano prigionieri in una angusta stanzetta con un cadavere sanguinate riverso ai loro piedi, nella stanza accanto c’è un pericoloso serial killer che da un momento all’altro potrebbe ucciderli o perlomeno, in modo “benevolo”, rallentare la loro morte mettendoli davanti a qualche orribile compromesso, come ha fatto con tutte le altre vittime cadute nella sua tela. L’enigmista è geniale, un artista dell’omicidio come body art capace di costruire i suoi capolavori come orribili puzzle composti dai resti amputati di povere vittime. Forse l’ispirazione per scrivere questa storia sarà venuta da un piccolo e allucinante frammento di L.A. Confidential oppure dalla rielaborazione in chiave moderna del sadico omicida di Dalia Nera, sempre di Ellroy. Ma in questa pellicola i vari generi “di paura” si mescolano tra di loro in un crescendo di suspense che sfiora l’horror più malsano ed autarchico, che evoca il dèmone perverso dello snuff movie. Di Saw ci inquieta la cruda scenografia, sanguinante e sozza come i cadaveri delle vittime, e la fotografia crepuscolare a tratti altamente funzionale, quasi una seconda protagonista. Se i difetti ci sono, sono quelli oramai classici del genere: scrittura a tratti debole e poco profonda, attori non sempre a loro agio con le scene thrilling e montaggio assai convulso ed incerto. E se in 101 procure della repubblica il Codacons accusa la distributrice Eagle Pictures di aver affisso cartelloni e manifesti pubblicitari offensivi e orripilanti (arti mozzati sanguinanti e putrefatti), questo faccia ben sperare per la possibilità che la coraggiosa Eagle cambi le sue strategie di marketing. Davvero non se ne può più di quegli assurdi trailer con paragoni inutili e dannosi con altri film.

[gennaio 2005]

Regia: James Wan. Sceneggiatura: James Wan,Leigh Whannell. Fotografia: David A. Armstrong. Montaggio: Kevin Greutert. Musica: Charlie Clouser. Interpreti: Cary Elwes, Danny Glover, Monica Potter, Michael Emerson, Tobin Bell, Ken Leung, Makenzie Vega, Shawnee Smith, Benito Martinez, Dina Meyer, Leigh Whannell. Origine: Usa 2004. Durata: 100’. Distribuzione: Eagle Pictures. Web info: sito ufficiale

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