X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Se Dio vuole (Conferenza stampa)

Pubblicato il 8 aprile 2015 da Ilaria Recchi


Se Dio vuole (Conferenza stampa)

Roma, 30 marzo 2015.

Si é tenuta al Multisala Adriano la conferenza stampa del film Se Dio Vuole. Erano presenti il regista Edoardo Falcone, lo sceneggiatore Marco Martani e gli interpreti Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Ilaria Spada, Enrico Oetiker, Laura Morante.

Come è nata la sceneggiatura?

Edoardo Falcone: Abbiamo tentato di dare un approccio diverso alla commedia italiana anche se per avere questo risultato abbiamo lavorato tantissimo sulla sceneggiatura.

Marco Martani: Quando Edoardo mi ha raccontato l’idea del film ho subito pensato che fosse un progetto convincente. É stato divertente sviluppare una commedia con un tono diverso e non banale.

Cosa vi ha spinto a parlare di fede nel film?

E. F.: É un tema che mi affascina da sempre. Parlo della spiritualità in generale. Ringrazio di cuore i bravissimi attori di questo film per aver creduto nel progetto e colgo l’occasione per dire che Don Pietro è il nome del personaggio interpretato da Aldo Fabrizi in Roma città aperta. Un piccolo omaggio che mi sono sentito di fare.

Come descrivere i personaggi del film?

Marco Giallini: Il mio personaggio può essere definito con una frase: molta scienza poca coscienza. Scherzo. Tommaso è un uomo molto attaccato alla realtà, non crede nei miracoli. Ma è anche un personaggio in grado di cambiare nel momento in cui capisce che le cose vanno male.

Alessandro Gassmann: É un prete terreno. Ha una grande fede e cerca di aiutare chi ne ha bisogno. Mi piace molto Don Pietro e poi rappresenta la miccia che fa scattare qualcosa nella famiglia di Tommaso.

Laura Morante: Io interpreto la moglie di Tommaso, una donna che è stata piena di passioni e di ideali ma che negli ultimi anni ha deposto le armi per una vita borghese. É innamorata di suo marito ma è anche infelice e la confessione del figlio scatena un processo di rinnovamento che le fa recuperare gli ideali perduti.

Ilaria Spada: Il mio personaggio fa ridere ma ha anche delle sfaccettature drammatiche. É una persona superficiale che coglie l’occasione per cercare se stessa. Nel suo piccolo è un personaggio molto positivo.

Enrico Oetiker: Andrea è il figlio di Tommaso e Carla. É un ragazzo molto sensibile e incarna un po’ il contraltare del personaggio di Ilaria. É la causa scatenante degli eventi.

Nel film si gioca molto sul fatto che sia meglio un figlio gay di un figlio prete. Un modo per alleggerire l’approccio alla tematica omosessuale?

M. G.: Ognuno fa le proprie scelte. Per me non sarebbe un dramma se mio figlio volesse fare il prete o fosse gay. Perché no? Mi dispiacerebbe solo perché in questa società se la passerebbe male.

A. G.: Concordo con Marco, mi andrebbero bene entrambi i casi. Anche se nella società italiana la vita per lui non sarebbe facile. Speriamo in un cambiamento.

Come sarebbe stato il film con Giallini nei panni di Don Pietro e con Gassmann in quelli di Tommaso?

E. F.: Sarebbe stato più scontato. É molto più giusto così. E poi questo è il primo personaggio di Alessandro che parla in dialetto romanesco. Siamo molto soddisfatti.

M. G.: Ho interpretato spesso personaggi di periferia ma fondamentalmente sono un borghese e ho adorato interpretare Tommaso.

A. G.: Questa è la mia prima volta in dialetto. Personalmente nella vita di tutti i giorni parlo sia l’italiano che il romanesco ma recitare in romanesco è decisamente divertente.

Cosa pensa di Don Pietro?

A. G.: Mi piacerebbe tanto che ci fossero più sacerdoti come lui. Recentemente sono andato in un campo profughi in Giordania e ho trovato molti preti che invece di predicare agiscono. Li ammiro molto.

Il ruolo della musica di Gigi D’Alessio in questo film?

E. F.: Personalmente adoro De Gregori e De Andrè. Abbiamo inserito la musica di D’Alessio in una chiave buffa e ironica. Il tema del film è accettare il diverso. E chi ascolta Gigi D’Alessio è in qualche modo diverso.

M. M.: Il personaggio di Ilaria Spada ama veramente Gigi D’Alessio e il suo sfogo fa ridere perché tutti ci saremmo aspettati una dichiarazione ben più forte di quella di amare la musica del cantante partenopeo.

Per interpretare Tommaso si è ispirato ad Alberto Sordi ne Il medico della mutua?

M. G.: No, non ho pensato a nessuno. Quando interpreto un personaggio vado a braccio. Solo in seguito mi sono reso conto di essermi involontariamente ispirato a un ortopedico che mi ha curato più volte. Questo per dire che esistono veramente persone come Tommaso.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

E. F.: Sto scrivendo con Marco il nuovo film di Fausto Brizzi.

Il film parla anche di incomunicabilità. Pensate di conoscere le persone che avete accanto?

M. G.: In casa non mi conosce nessuno. Ho un figlio adolescente che cerco di tenere a freno, ma fondamentalmente non conosco nessuno. É impossibile conoscere una persona fino in fondo. Ma è importante tentare sempre di conoscere chi abbiamo vicino.

A. G.: Anche io ho un sedicenne che gira per casa e convivo con mia moglie da oltre venti anni. Ci sopportiamo perché forse non abbiamo ancora capito con chi abbiamo a che fare. Mio figlio l’altra sera era in giro con alcuni amici e si è arrabbiato con me perché si è trovato sommerso dai cartelloni di questo film. Gli ho chiesto scusa. Questo perché dobbiamo cercare di conoscere meglio i nostri figli.

Se Dio Vuole uscirà nelle sale italiane il 9 aprile 2015, distribuito da 01 Distribution.


Enregistrer au format PDF