SEGRETARIO PARTICOLARE

Davide Dominici, segretario di un avvocato coinvolto nello scandalo di tangentopoli affronta il presente e il passato perso nelle sue paure, interrogandosi sul senso della sua vita. Costretto ad assistere la moglie malata in ospedale, si trova per caso nella stessa città di un suo vecchio amico, Mattia e coglie l’occasione per incontrarlo. Insieme ricordano i vecchi tempi, fanno gite in campagna, cercano di ritrovare uno slancio vitale perso da tempo, ma si renderanno conto dell’impossibilità di una nuova gioventù con drammatiche conseguenze.
Alternando il racconto al presente, utilizzando numerosi flashback, il regista Nicola Molino, alla sua opera prima, cerca di penetrare nelle emozioni di un ultrasettantenne ormai fuori dal tempo che non racchiude in sé nemmeno la proverbiale saggezza della senilità.
La figura di un anziano in lotta con se stesso, spaurito e sbandato, alla ricerca del significato delle sue azioni passate, potrebbe aprire una riflessione sulla condizione esistenziale di una generazione che spesso è ignorata dal cinema contemporaneo. Purtroppo il film denuncia un’eccessiva lentezza e non acquista particolare spessore. Il tentativo di indagare la crisi di identità del protagonista riesce solo in parte e non è sufficiente per reggere l’intera durata della pellicola. Ci sono evidenti limiti nella scrittura e, a parte i due protagonisti, anche nella recitazione degli attori. Misterioso poi il ruolo di due personaggi (la figlia del compagno di stanza di Mattia e l’anziano Alberto) che appaiono e spariscono nel giro di poche sequenze, senza riuscire a dare un sostanziale contributo alla narrazione.
Il particolare periodo storico-politico sarebbe stato interessante da approfondire attraverso le vicende narrate e ricordate dal protagonista: gli ultimi anni ’80 e i primi anni ’90 sono stati densi di avvenimenti che hanno travolto la classe dirigente, ma purtroppo tutto questo resta sullo sfondo, mai indagato, lasciando spazio alla vicenda melodrammatica.
Ci saranno di sicuro altre occasioni per evitare qeusti difetti, per evitare questi difetti.
Regia, soggetto e sceneggiatura: Nicola Molino; fotografia: Giancarlo Ferrando; montaggio: Mauro Bonanni; musiche: Francesco Gazzarra; scenografia: Alfonso Rastelli; costumi: Rita Carta; interpreti: Sergio Graziani (Davide Dominici), Cosimo Cinieri (Mattia Valeri); produzione: Poetiche Cinematografiche; distribuzione: Sharada Film; origine: Italia 2005; durata: 98’; web info
