Shepherds and Butchers (Panorama)
L’orrore della pena di morte raccontata attraverso gli anni dell’apartheid sudafricana.
Oliver Schmitz riscopre uno degli eventi di razzismo più gravi del Novecento, attraverso la vicenda realmente accaduta di Leon Labuschagne, giovane guardia di un penitenziario, condannata per aver ucciso un gruppo di afrikaans. Lo fa alternando fasi del processo e descrivendo le azioni che hanno portato a quel tragico epilogo.
Lo sceneggiatore e produttore Brian Cox, che per scrivere la sceneggiatura ha preso spunto dal libro del legale Chris Marnewick, decide di ambientare la storia principalmente nell’aula di tribunale ponendo come protagonisti il legale difensore John Weber (interpretato da Steve Coogan) e la guardia condannata Labuschagne (l’esordiente Garion Dowds).
Dialoghi serrati e dettagli taglienti, tanto da far uscire in alcuni punti l’odore dei luoghi dell’esecuzione, Shepherds and Butchers prende la vicenda di Leon come esempio per riflettere sulla brutalità dell’essere umano e sulla pena di morte. I pastori (sheperds) individuati nelle figure delle guardie che eseguivano le condanne erano al tempo stesso giustizieri (butchers), senza che la societá avesse coscienza delle azioni che stavano compiendo. Proprio la coscienza è il punto centrale su cui si muove il film, che vede in Leon l’emblema delle contraddizioni di quella società. La sua coscienza è confusa e irrigidita dalle numerose esecuzioni quotidiane che venivano compiute.
Il sudafricano Oliver Schimtz, conosciuto in Germania per la serie televisiva Türkisch für Anfänger ma anche per il film Life above all, lavora meticolosamente attraverso numerosi flashback per ricostruire la psicologia di Leon e gli istanti e le azioni che hanno preceduto l’omicidio.
Steve Coogan, qui in un ruolo drammatico, sembra particolarmente ispirato nella parte di un legale difensore con l’unico interesse determinato di far emergere la verità dell’accaduto, malgrado la mancanza di innocenza del suo cliente. L’esordiente Dowds si difende bene alla sua prima. L’attrice Andrea Riseborough sembra invece sacrificata nel ruolo dal dialogo tra legale e Leon.
Shepherd and Butchers è complessivamente capace di evitare il facile effetto mainstream (che forse in alcuni punti avrebbe giovato visto il tema) per riuscire alla fine della pellicola a capovolgere la prospettiva soggettiva dell’indiziato su tutto il pubblico.
Proprio come, in una delle ultime scene, il legale di Leon cambia la propria posizione nell’aula di tribunale deserta, lì al posto del proprio cliente.
(Shepherds and Butchers); Regia: Oliver Schmitz; sceneggiatura: Brian Cox; fotografia: Leah Striker; montaggio:Megan Gill; musica: Paul Hepker; interpreti: Steve Coogan, Andrea Riseborough, Garion Dowds; produzione: Anant Singh, Brian Cox, WDR, ARTE, Port au Prince Film & Kultur Produktion; origine: Sudafrica, Stati Uniti, Germania, 2016; durata: 106’