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Sogni e Delitti

Pubblicato il 1 febbraio 2008 da Antonio Valerio Spera


Sogni e Delitti

Da sempre Woody Allen ha amato indagare sia il lato tragico che quello comico dell’esistenza umana. Il suo sguardo ironico e mai compiaciuto pone la propria attenzione sulla doppia faccia della vita. Perfetto conoscitore del teatro greco classico, il regista di New York adora riprendere le tematiche e le strutture narrative della tragedia e della commedia antica rielaborandole dall’interno, scomponendole, facendole proprie e condendole di quel suo umorismo tagliente, intelligente ed arguto.
L’ultimo film di Allen, Scoop, era una commedia gradevole e simpatica ma non di certo una delle sue opere migliori. Prima di questo aveva di girato una delle sue pellicole meglio riuscite, Match Point. Quel film, grazie alla sua perfezione narrativa, rappresenta uno dei momenti più alti della sua filmografia, ma anche e soprattutto una pagina fondamentale - insieme a La Dea dell’Amore, Crimini e Misfatti, Provaci ancora Sam, per citare solo alcuni titoli - della sua attività di rielaborazione del teatro classico.
Il film che segnò l’inizio del suo sodalizio con Scarlett Johansson era una tragedia vecchio stampo, sia per l’evoluzione narrativa che per le tematiche trattate: colpa, fortuna, destino, famiglia, successo, tradimento. Non è un caso infatti che i tragici preferiti di Allen siano Sofocle ed Euripide, due autori che di questi argomenti facevano la struttura stessa delle loro opere.
Cassandra’s Dream, presentato fuori concorso a Venezia 64, è un film che riprende gli stilemi narrativi di Match Point anche se non riesce ad essere compatto come il film del 2005 e si distanzia da esso per il tono ironico e quasi grottesco che aleggia sull’intero racconto. L’evoluzione è da tragedia pura. Il succedersi degli eventi crea un climax emotivo che si conclude con la catarsi finale. E’ giusto sentirsi in colpa? E’ necessaria una punizione? E’ opportuno confessare il proprio delitto? Sono questi gli interrogativi che bussano costantemente nella coscienza dei due protagonisti dopo che hanno ucciso un uomo per conto del ricco zio. In questo modo Allen costruisce un dramma psicologico incentrato esclusivamente sui due fratelli assassini. I personaggi di contorno (tra cui una splendida Hayley Atwell) sono i classici tipi alleniani che fanno da ‘coro’ alla situazione centrale.
La sceneggiatura di Allen tesse una fitta tela di scontri psicologici, di visioni opposte, di destini che confluiscono in unico piano fatale. L’autore prosegue il suo discorso su Dio (esiste o no?), sul destino prescritto che avvolge la nostra esistenza. L’uomo può decidere della propria vita, ma le sue scelte devono sempre sottostare ad un piano ‘superiore’, ad una mappa che indirizza la vita dove vuole.
Gli attori, come in ogni film di Allen, offrono interpretazioni eccellenti. In questo caso, Farrell e McGregor danno alle proprie performance un tono straniante, grottesco, che capovolge l’atmosfera tragica del racconto creando un’apparenza di commedia e lasciando il film in bilico tra i due generi.
Commedia o tragedia? Non si può dare una classificazione a Sogni e Delitti. Il film è infatti quello che Allen vede nella vita stessa. Il comico e il tragico sono le due facce della stessa medaglia, entrambe però sempre e comunque governate dall’ironia.
Cassandra’s Dream è il nome della barca a vela dei due protagonisti. Ma rappresenta anche il fato, il futuro inesorabile da cui non si può sfuggire. Il racconto inizia con i due protagonisti che comprano la barca, ed il film termina esattamente sulla medesima. E’ il piano del fato. E’ ciò che Cassandra ha visto nel suo sogno.


CAST & CREDITS

(Cassandra’s Dream) Regia: Woody Allen; sceneggiatura: Woody Allen; fotografia: Vilmos Zsigmond A.S.C.; montaggio: Alisa Lepselter; musica: Philip Glass; interpreti: Ewan McGregor (Ian), Colin Farrell (Terry), Sally Hawkins (Kate), Tom Wilkinson (zio Howard), Hayley Atwell (Angela); produzione: Iberville Productions Limited; distribuzione: Filmauro; origine: USA 2007; durata: 108’.


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