Sono entrato nel mio giardino
Il documentarista israeliano Avi Mograbi in Sono entrato nel mio giardino si abbandona al racconto dei propri ricordi e sogni confrontandoli con quelli dell’amico egiziano Ali Al-Azhari e dando vita ad un documentario intimista, nel quale entrambi evocano nostalgicamente le storie delle proprie famiglie. Storie inscritte nel grande conflitto che ha condizionato la vita di milioni di civili in tutto il Medio Oriente: quello tra arabi ed israeliani. Sono entrato nel mio giardino è fondamentalmente un lungo dialogo tra Avi ed Ali, che presuppone l’approfondita conoscenza dell’intricata situazione medio-orientale e che per questo comunica ben poco alla maggior parte degli occidentali, che di quella storia sono informati solo superficialmente. Diventano dunque alquanto inutili, sebbene affascinanti, le fotografie di famiglia dei due interlocutori ed i brevi filmati che intervallano questa conversazione tra amici. Quel che emerge evidente è l’insensatezza di un conflitto che ricalca qualsiasi altro conflitto culturale e razziale della Storia universale ed è proprio questo il principale merito del documentario che mette in gioco, senza spiegarli, gli innumerevoli elementi di una realtà e di una storia tanto sfaccettata e complessa, quanto sconosciuta al grande pubblico.
(Dans un jardin je suis entre); Regia: Avi Mograbi; origine: Francia, Israele, Svizzera, 2012; durata: 97’;